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Break Even Point: come calcolare il dato più importante per il tuo business

venerdì 28 marzo 2025
2' di lettura

Hai fatto tutto per bene. O almeno così sembrava. Hai definito il prezzo. Hai contato i costi fissi. Hai messo giù il tuo business plan, ordinato e pulito. Hai persino calcolato il tuo Break Even Point: "Se vendo tot prodotti, vado in pari". Fine dei dubbi… o forse no?

Perché poi il tuo progetto parte. Le vendite arrivano. Ma a fine mese, i conti non tornano. Niente margine. Nessuna sostenibilità. Lo stipendio? Ancora rimandato. E allora ti chiedi: "Come può essere? Ho seguito tutto alla lettera". Il problema non è nel calcolo. È in quello che manca dentro il calcolo.

C’è una voce che nei file Excel finisce quasi sempre nel posto sbagliato. Una voce che non è né fissa né trascurabile. È il piano di marketing.

Se consideri il marketing un costo fisso, calcolato “alla buona”, rischi di distruggere la logica del tuo BEP. Perché in realtà è un costo variabile legato a ogni singola vendita.

È ciò che ti permette di acquisire clienti, ma anche ciò che – se non lo controlli – ti divora il margine. E allora la vera domanda diventa: "Quanto mi costa davvero vendere ogni prodotto?”
“Il mio piano è davvero sostenibile nel tempo?". "Quanto budget serve davvero per raggiungere il punto di pareggio?".

Guarda questo video con gli esperti della Central Marketing Intelligence per scoprire come calcolare correttamente il Break Even Point, come integrare il tuo piano di marketing nel modello economico e Come capire se il budget che hai è sufficiente per sostenere il progetto nel tempo! 

E se vuoi approfondire questo e altri temi fondamentali per chi fa business e per chi prende decisioni in azienda, da oggi è arrivato il manuale perfetto per l’imprenditore, che ti guiderà in modo data-driven in ogni tua scelta di business!
 

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Gasparri, "i banchi a rotelle": come manda in tilt i 5 Stelle, caos in aula

Momento polemico assai gustoso questa mattina al Senato, dove l'aula di Palazzo Madama è chiamata a votare la fiducia sulla legge di bilancio. La discussone come spesso accade in questi casi è scivolata su argomenti per così dire laterali. 

"Voglio ringraziare il ministro Giorgetti per il lavoro che ha condotto insieme a tutto il governo. Perché, probabilmente, grazie a questa legge di bilancio usciremo dalla procedura di infrazione. Ed è un risultato storico per il nostro Paese, perché vuol dire risparmiare interessi sul debito pubblico. Noi abbiamo ottenuto molti risultati in questi anni. Quando si emettono i titoli pubblici c'è la ressa a comprarli. Vuol dire credibilità del nostro Paese", ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in dichiarazione di voto sulla manovra.

"Le società di rating hanno promosso l'Italia, e quelli che oggi dicono che non contano erano i primi a parlare quando i giudizi erano negativi. Quindi io credo che possiamo essere soddisfatti. Il tasso di inflazione era all'8% nel 2022 e oggi è sotto il 2 per cento. Vuol dire tutelare il potere d'acquisto delle famiglie. I salari devono crescere, è vero, ma in questi anni sono cresciuti più di quanto non fossero diminuiti prima. È una tendenza che dobbiamo incoraggiare. E questo governo, con il ministro Zangrillo, ha rinnovato i contratti di lavoro per tante categorie. Se poi qualche sindacato non firma quei contratti, vuol dire che non vuole gli aumenti retributivi per i lavoratori". 

Quindi la battuta fulminante: "Questo governo ha rinnovato decine di contratti di lavoro per tante categorie. Vuol dire miglioramento dei salari, potere d'acquisto. Siamo quelli che hanno tagliato il cuneo fiscale, vuol dire aiutare famiglie e i redditi. Certo dobbiamo fare di più ma non abbiamo comprato i banchi a rotelle. Abbiamo pensato ai bonus libri e a bonus per la scuola, anche paritaria".

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A chiudere la querelle ci ha pensato il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Chiudiamo ancora con i banchi a rotelle, sono diventati un cult di quest'aula". 

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev - agenziavista.it

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