Manifestazione in favore del Sì ai cinque quesiti referendari, in programma alle urne il prossimo 8-9 giugno. In piazza Capranica, a Roma, si sono riuniti i comitati indipendenti, composti, tra gli altri, da delegazioni di Potere al Popolo, Unione Sindacale di Base (USB) e Cambiare Rotta. Una piccola parte, in accordo con le forze dell'ordine, si è quindi spostata sotto l'obelisco di piazza Montecitorio, all'ingresso della Camera dei Deputati. Qui era nel frattempo in corso, dalla mattina, un altro presidio in favore del popolo di Gaza, durante in quale alcune persone hanno esposto una grande bandiera palestinese. "Noi non possiamo che schierarci per i 5 sì - ha detto Giovanna Di Matteo di Potere al Popolo - perché per quanto questi quesiti ci sembrino in parte molto timidi, siamo convinti si faccia un passo in avanti rispetto ai diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e delle persone straniere, cittadini che lavorano, vivono e molto spesso sono anche nati qui". L'esponente di PaP sottolinea come queste siano "delle toppe che l'opposizione sta provando a mettere rispetto a 30-40 anni dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici" e quelli dei migranti, denunciando la complicità sia del PD che del Movimento 5 Stelle. Le fa eco Guido Lutrario, dell'USB: "Se riusciremo a vincerli, questi referendum saranno uno schiaffo alla precarietà, una scelta del popolo italiano di invertire la rotta rispetto alle leggi della precarietà, approvate, purtroppo, anche da governi di centrosinistra, poi sostenute e peggiorate dai governi di centrodestra". Il sindacalista afferma quindi: "Sarà una scelta di civiltà per ridare diritti a milioni di cittadini stranieri che vivono oggi una condizione di ricattabilità".
La nuova puntata di Camera con Vista, la trasmissione di Alexander Jakhnagiev prodotta da Agenzia Vista, in onda su La7 la domenica alle 09.40 e in replica il lunedì notte.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Una discarica abusiva di olii e componenti di veicoli, pericolosa per possibili problemi ambientali di suolo, sottosuolo e acque sotterranee, è stata scoperta dai Carabinieri in provincia di Trieste all'interno di un'area interamente recintata, dove è stato trovato anche un rudimentale prefabbricato e una gran quantità di parti meccaniche, pneumatici, vernici, oli esausti e due targhe di auto rubata. Nell'area c'era inoltre una trentina di veicoli, alcuni privi di anche di targhe e altri in stato di abbandono. I Carabinieri della Stazione di San Dorligo hanno effettuato un controllo nell'area di circa mille metri quadri in uso a un cittadino bosniaco di 47 anni. Al termine degli accertamenti è stato denunciato per ricettazione, illecita gestione di rifiuti e gli è stata comminata una sanzione amministrativa di 10 mila euro, l'intera area è stata sequestrata così come il materiale illecito trovato, compresi i veicoli.
L’ex mister giallorosso ora dirigente dell’As Roma, Claudio Ranieri, questa mattina si è presentato in un campo di periferia a Roma in zona Marconi per assistere alla partita del nipote nel campionato esordienti promosso dalle Acli. Una visita che ha accolto tutti di sorpresa facendo impazzire di gioia i ragazzi e genitori. Il mister si è concesso a foto e firme di autografi. Si è intrattenuto con i ragazzi facendo battute e stimolandoli nell’impegno, oggi infatti si svolgevano le finali del campionato giovanile. Alla domanda di un ragazzo presente che gli chiedeva se rimarrà a Roma (dopo le voci che lo vogliono sulla panchina della nazionale) ha sorriso glissando sulla risposta.
Roma oggi è blindata in occasione del corteo pro Palestina per il quale sono attese fino a 50mila persone. Una manifestazione annunciata da tempo, promossa dai partiti di centrosinistra e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, che partirà alle 14 da piazza Vittorio Emanuele II e arriverà a Porta San Giovanni. Sul palco prenderanno la parola i leader dell’opposizione, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. La manifestazione esprimerà diverse richieste come il cessate il fuoco immediato a Gaza, la sospensione dell’invio di armi a Israele, l'accesso libero agli aiuti umanitari e lo stop all'accordo di associazione Ue-Israele. A differenza delle proteste organizzate in passato questa volta non parteciperanno gruppi esplicitamente pro Palestina, ma solo diverse realtà associative.