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New York, agente fuori servizio ferito durante rapina: il video dell'aggressione

lunedì 21 luglio 2025
1' di lettura

 Un agente fuori servizio ferito a colpi di pistola in un parco di Manhattan, a New York, nel corso di una rapina. La vittima è un 42enne che non sarebbe in pericolo di vita. Le autorità, che hanno diffuso le immagini della rapina finita male, escludono che vi siano motivazioni politiche dietro il ferimento. L'agente della Dogana e Protezione Frontiere, che non era in divisa, era seduto sotto il ponte George Washington quando è stato avvicinato da un uomo in sella a un motorino, che gli ha sparato al viso e al braccio. La vittima ha risposto al fuoco mentre i due malviventi si allontanavano. Il Dipartimento della Sicurezza Nazionale ha diffuso questo video sostenendo che l'autore della sparatoria era stato arrestato nel 2023 per ingresso illegale nel Paese, ma poi rilasciato. Il fatto è stato commentato sui social anche il presidente Usa Trump in un post in cui attaccava i democratici per aver fallito nel garantire la sicurezza dei confini Usa. Al momento non è stato eseguito alcun arresto.

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Inchiesta urbanistica Milano, Tancredi dopo l'interrogatorio: "Rispetto per i giudici"

“Non ho niente da dire. Ho parlato con i giudici e bisogna avere rispetto per loro”. Con queste parole l’ex assessore all’urbanistica del comune di Milano, Giancarlo Tancredi, ha risposto ai cronisti al termine dell’interrogatorio davanti ai gip nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che ha investito palazzo Marino. Tancredi è uno dei principali indagati nel fascicolo aperto dalla procura milanese sulle presunte irregolarità nelle procedure urbanistiche del capoluogo lombardo. L’ex assessore è uscito dal tribunale da via Manara, evitando di rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Al Senato l'incontro Ugl sulla partecipazione dei lavoratori con il Ministro Calderone

La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese alla luce delle novità introdotte dalla recente normativa. È il tema al centro dell’incontro che si è svolto in Senato: “Partecipazione dei lavoratori. Riflessioni sulla Legge 15 maggio 2025, n. 76”. L’evento, tenutosi su iniziativa del Senatore Maurizio Gasparri in collaborazione con il sindacato UGL, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui contenuti e sull’impatto che tali norme avranno sui diritti e sul ruolo dei lavoratori all’interno delle aziende.

Novità principali della Legge 15 maggio 2025, n. 76

La Legge 15 maggio 2025, n. 76 introduce un quadro normativo organico volto a promuovere la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita dell’impresa, attuando il principio dell’art. 46 della Costituzione. Gli obiettivi della riforma sono favorire la collaborazione fra datore di lavoro e dipendenti, preservare e incrementare i livelli occupazionali e valorizzare il lavoro sul piano economico e sociale. La legge riconosce quattro forme di partecipazione: gestionale, economico-finanziaria, organizzativa e consultiva, disciplinate con criteri di flessibilità e affidate alla contrattazione collettiva. Sono previste agevolazioni fiscali per la partecipazione al capitale e incentivi specifici per il 2025. Le imprese possono istituire commissioni paritetiche e figure aziendali dedicate a welfare, formazione, inclusione e qualità del lavoro. La norma impone obblighi formativi per i rappresentanti dei lavoratori e istituisce una Commissione nazionale presso il CNEL per monitoraggio e indirizzo.

Per Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: “Il principio della partecipazione è sancito nella parte economica della nostra Carta Costituzionale, a dimostrazione del fatto che non si tratta di un elemento accessorio, ma di un fondamento imprescindibile in un’economia avanzata. Questa legge dà corpo e forza a principi dal sapore antico, ma che risultano estremamente attuali per accompagnare il mondo del lavoro nella fase di transizione che stiamo vivendo. Nei Paesi europei, dove la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali è una pratica consolidata, si è riscontrato un aumento della produttività e un rafforzamento delle tutele. In tal senso, riteniamo che questa legge potrà favorire lo sviluppo di percorsi formativi attraverso un coinvolgimento attivo dei lavoratori nei processi decisionali. Auspico, quindi, che tali norme possano rappresentare la fine di una stagione di conflitti e l'inizio di un nuovo patto sociale fondato sul dialogo e sulla collaborazione. Tutti sono protagonisti e devono fare la loro parte nell'interesse del Paese”.

Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha dichiarato: “Le norme approvate rappresentano il frutto di una visione orientata al rinnovamento della legislazione, al fine di attuare il principio della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Si tratta di un primo passo significativo, che riflette anche il cambiamento che sta vivendo il sindacato, chiamato a confrontarsi con le profonde trasformazioni del mondo del lavoro. In tale contesto, si impone anche una riflessione sul tema della rappresentanza e della libertà sindacale, nella prospettiva di rafforzare la contrattazione collettiva e fornire nuovi strumenti di tutela. Il salario resta al centro dell’impegno del Governo, che agisce su più fronti: il rafforzamento della contrattazione collettiva, l’utilizzo della leva fiscale e il sostegno alla produttività. Ringrazio il Segretario Generale dell’UGL, Paolo Capone, per aver posto, con costanza e convinzione, il tema della partecipazione dei lavoratori al centro del dibattito pubblico e istituzionale”.

Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica, ha affermato: “La cultura partecipativa è un aspetto fondamentale della nostra democrazia economica, e voglio ringraziare l’UGL per aver sostenuto con determinazione questa importante battaglia. Il principio della partecipazione trova finalmente attuazione concreta grazie a questa legge. Oggi le sfide che i sindacati si trovano ad affrontare riguardano anche lo strapotere delle grandi multinazionali digitali. Non sono contrario all’intelligenza artificiale, ma serve una regolamentazione chiara. L’innovazione deve andare di pari passo con la valorizzazione del lavoro umano. Le imprese devono poter generare profitti, certo, ma anche creare occupazione. È, quindi, essenziale introdurre regole certe, garantire equità fiscale e far pagare le tasse anche ai colossi del web, affinché si possa realizzare una partecipazione effettiva dei lavoratori e preservare gli equilibri economici e sociali del nostro Paese”.

Secondo il Senatore Graziano Delrio: “Questa legge rappresenta un cambiamento culturale, in linea con quanto previsto dall’articolo 46 della Costituzione. La discussione su questo tema ha radici lontane, ma oggi si carica di una nuova urgenza. Pochi sanno che le aziende capaci di attivare percorsi reali di partecipazione riescono ad aumentare produttività e competitività, grazie alla condivisione di obiettivi comuni. Non si tratta di annullare i ruoli, bensì di affrontare insieme le sfide della modernità. I vantaggi reputazionali per le imprese che scelgono la via della partecipazione sono rilevanti e duraturi. C’è ancora molta strada da percorrere, ma questa legge rappresenta un passo avanti concreto nella direzione giusta”.

Maurizio Sacconi, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha osservato: “Un integrale coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali implica anche la possibilità concreta di partecipare alle decisioni. Il merito del Governo è stato quello di avvicinare e armonizzare posizioni diverse, con l’obiettivo di promuovere un nuovo patto sociale. In una fase delicata come quella attuale, in cui si impone la necessità di rafforzare il mercato interno e sostenere i salari, la vera sfida è coniugare crescita della produttività e aumento dei redditi. Questa legge si inserisce esattamente all'interno di tale percorso. Il vero tema è tornare all'età dell’oro che ha vissuto il nostro Paese, quella in cui più lavoro significava più guadagno”.

Paolo Capone, Segretario Generale UGL, ha rilevato: “L’approvazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori rappresenta un passaggio storico che dà finalmente attuazione all’articolo 46 della Costituzione. Il principio della partecipazione, da sempre è parte integrante dell’identità dell’UGL e del suo progetto di democrazia economica. La norma introduce strumenti concreti per valorizzare il ruolo attivo dei lavoratori: dalla distribuzione degli utili con tassazione agevolata, alle forme di partecipazione finanziaria, fino alla possibilità di presenza nei consigli di amministrazione e nelle commissioni paritetiche. Si delinea un modello più avanzato di relazioni industriali, fondato sulla collaborazione tra capitale e lavoro e sul superamento del conflitto di classe. Riteniamo cruciale ora lavorare per rendere strutturale l’applicazione della norma, prevedendo l’obbligatorietà di forme di partecipazione almeno nelle aziende pubbliche e gradualmente anche in quelle private. L’UGL continuerà a battersi affinché la partecipazione dei lavoratori diventi un pilastro del nostro sistema produttivo, in un’ottica di corresponsabilità, equità e crescita condivisa”.

Nel corso dell’evento è stato presentato il volume di Giuseppe Mosa, “Diritti al cuore dell’impresa. Profili della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”.

Oregon, incendio mostruoso: brucia "mezza New York"

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