Tra le rovine di Deir al-Balah, nel centro di Gaza, domenica scorsa la gente si è riunita per una proiezione cinematografica speciale. La folla, compresi i bambini, si è seduta su sedie di plastica per guardare “The Voice of Hind Rajab”, un film della regista tunisina Kaouther Ben Hania che descrive le ultime ore di vita di una bambina palestinese di sei anni intrappolata in un'auto crivellata di proiettili dalle Idf. Hind Rajab, cinque membri della sua famiglia e due medici sono stati trovati morti 12 giorni dopo. La storia ha attirato l'attenzione internazionale in seguito alle sue disperate richieste di aiuto nel gennaio 2024. Il film, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia del 2025 con una standing ovation, è un documento sconvolgente della guerra tra Israele e Hamas, ambientato interamente all'interno del centro di smistamento del servizio di soccorso della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese. Utilizza l'audio reale della chiamata di Hind, mentre gli attori interpretano i primi soccorritori.
Un vergogna che la Rai non trasmetta 'No toher land'. Di cosa ha paura la Rai? Chi le impedisce di trasmettere quel film? E' forse arrivata qualche telefonata dall'ambasciata israeliana? La censura è partita da un dirigente della Rai? Chi e perché? Invito La7 o Mediaset a trasmetterlo. Mediaset si sta dimostrando più libera della Rai" così Rula Jebreal, a margine della conferenza in cui è stato presantato il suo libro "Genocidio".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Se c’è un tema di autonomia del Garante per la Privacy dopo i fatti emersi su Report? Direi di sì. Intanto sul caso Sangiuliano l’Ordine dei giornalisti aveva già derubricato l’episodio. Ci troviamo di fronte ad un fatto inquietante” così l'ex presidente del consiglio Giuseppe Conte alla Camera sul caso della sanzione da parte del Garante della privacy a Report per la trasmissione della telefonata tra l’ex ministro della cultura e sua moglie. Nei giorni prima della decisione sulla sanzione il membro dell’Autorità Ghiglia ha incontrato membri di FdI nella sede del partito a Roma. “Un membro del Garante della privacy” continua Conte, “che il giorno prima di decidere sulla multa a Report, guarda caso, si trova nella sede di Fratelli d’Italia dove incontra anche Arianna Meloni. Io dico che siamo di fronte a un mondo alla rovescia. Un mondo capovolto. Ricordiamo anche che la commissione di Vigilanza Rai è paralizzata da un anno nelle sue funzioni. La presidenza di quella commissione spetta all’opposizione
"In Libano non ci sono persone colpite, è un terreno molto difficile, sappiamo bene quali sono i rischi. Bisogna che tutte le parti in campo rispettino la presenza dell'Unifil, che è una presenza delle Nazioni Unite e tutti i paesi in campo sono parte delle Nazioni Unite e adesso bisogna lavorare perché tutta la tensione nell'area diminuisca. È ovvio che ancora il cessate il fuoco sia fragile e che ancora non sia iniziata la seconda fase per arrivare verso una vera pace. Però dobbiamo sostenere, lavorare tutti affinché si possa rinforzare e consolidare una situazione per poi avviare la ricostruzione, un percorso che porti alla convivenza pacifica fra due stati che si riconoscono reciprocamente. Difficilissimo, però bisogna farlo, cioè dobbiamo andare avanti tutti quanti". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno sulla pace promosso dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma, dopo l'attacco di ieri dell'esercito israeliano al contingente in Libano.
Incursione pro-Pal durante il Consiglio regionale delle Marche. La prima seduta è stata aperta da Andrea Cardilli, presidente provvisorio in attesa dell’elezione, durante la seduta in corso, di quello effettivo. Proprio durante i saluti e la presentazione di consiglieri e assessori, un’attivista a favore della Palestina è intervenuta dal pubblico sventolando una bandiera e chiedendo che la Regione Marche interrompa "i rapporti con Israele" e che "venga riconosciuto lo Stato palestinese". L'attivista - che ha proseguito durante l'intervento del presidente protempore - è stata accompagnata fuori dall'aula dal personale della vigilanza presente nell’emiciclo di Palazzo Leopardi in Ancona.
Prima di essere messa alla porta, la pro-Pal ha letto un comunicato per chiedere alla Regione Marche di "interrompere ogni rapporto con Israele". Vicino a lei, un altro attivista ha esposto una bandiera palestinese e un'altra bandiera è stata esposta nell'altro lato dello spazio dedicato al pubblico. In seguito, sono iniziate le votazioni per eleggere il presidente dell'Assemblea legislativa regionale. Ma non è tutto perché di fronte a Palazzo Leopardi, sede del Consiglio Regionale, il coordinamento Marche per la Palestina ha organizzato questa mattina un sit-in di protesta. "Abbiamo già raccolto più di 5mila firme. - ha detto un attivista al megafono - Chiediamo l'interruzione di ogni tipo di rapporto economico, culturale e accademico con uno Stato genocida".
Intanto a fine seduta è stato eletto Gianluca Pasqui, consigliere regionale di Forza Italia e già vice presidente dell'Assemblea legislativa nella scorsa legislatura. Pasqui, 54 anni da compiere, di Camerino (Macerata) ed ex sindaco della città camerte, è stato eletto dall'Assemblea, come previsto dagli accordi di maggioranza, con 20 voti favorevoli e 11 schede bianche.