Trenta pagine sul caso Gregoretti per mandare a picco Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Il leader della Lega Matteo Salvini ha depositato alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari la sua memoria difensiva relativa alle accuse di "sequestro di persona" dei 131 migranti tenuti bloccati a bordo della nave militare prima dello sbarco lo scorso luglio, quando ancora era ministro degli Interni, per le quali il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio nei suoi confronti. Ora sarà il Senato a dover concedere il via libera ai giudici, ma Salvini promette battaglia politica pur sostenendo di non temere l'eventuale processo, e di anzi attenderlo per dimostrare come si tratti, in realtà, di una causa "politica". Leggi anche: Gregoretti, ecco la memoria difensiva integrale di Salvini depositata in Senato La tesi è chiara: Salvini ha "agito nell'interesse dell’Italia, col pieno coinvolgimento di Palazzo Chigi e dei ministeri competenti, in modo perfettamente sovrapponibile a quanto accaduto per la nave Diciotti - spiegano dallo staff del leghista -. Una vicenda, quest’ultima, che aveva convinto il Senato (20 marzo 2019) a negare l'autorizzazione a procedere nei confronti del titolare dell'Interno". Ora però il M5s non governa più con la Lega, ma con il Pd, e ha annunciato il proprio voto favorevole. Proprio per dimostrare l'ipocrisia di Luigi Di Maio e ministri grillini, Salvini ripercorre minuziosamente tutti gli avvenimenti che hanno preceduto lo sbarco degli immigrati dalla Gregoretti, sottolineando il ruolo attivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri anche per coinvolgere i Paesi europei nella redistribuzione. Leggi anche: "Salvini non ha i numeri in aula". Gregoretti, tutto già scritto? Così fregano il Capitano Come documentato da una mail allegata alla memoria, il premier Conte aveva "investito della questione alcuni Stati membri: Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda", raggiungendo "un accordo per l'accoglienza anche con la Cei", dopo "una riunione di coordinamento del 2 agosto 2019 convocata dalla Commissione Europea". C'è inoltre "traccia di comunicazioni tra il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma con gli uffici di Gabinetto dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Difesa, dell'Interno e degli Affari Esteri". Il 26 luglio 2019, giorno prima dell'arrivo della Gregoretti nella rada del porto di Catania, Conte aveva poi "inoltrato formale richiesta di redistribuzione degli immigrati ad altri Paesi europei". "È dunque evidente come fosse il governo, in modo collegiale, a gestire tale attività", conclude Salvini. Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Salvini: "Non vedo l'ora di andare in tribunale"