CATEGORIE

Autonomia, rottura tra Lega e M5s: "Così non si va avanti", "la vergogna delle gabbie salariali"

di Davide Locano domenica 14 luglio 2019
2' di lettura

Ancora niente accordo sull'Autonomia. Lega e Movimento 5 Stelle sono punto a capo: il tavolo a Palazzo Chigi è stato interrotto e posticipato. "Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e fanno l'opposto", hanno tuonato i leghisti. Poi le durissime da Matteo Salvini: "Così non si va avanti, non è possibile. Prima si fa un passo avanti e poi si fanno due passi indietro". Poi le bordate dei grillini, che attaccano il Carroccio sulla retribuzioni: "La Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al centro-Sud. Per il M5S è totalmente inaccettabile", replica Luigi Di Maio. Ancora una volta scontro totale, muro contro muro. Ancora una volta non si capisce come faccia a restare in piedi questo governo che non è d'accordo mai, su nulla. Leggi anche: Vittorio Feltri, amarissima verità sull'Autonomia: ecco perché la Lega deve rassegnarsi "Una simile proposta - hanno continuato dal Movimento - spaccherebbe il Paese e la consideriamo discriminatoria e razzista. Impedirebbe ai giovani di emanciparsi, alla famiglie di mandare i figli a studiare in altre università. Diventerebbe difficile e costoso anche prendere un treno da Roma e Milano". Per il leader pentastellato il vero problema non è l'Autonomia: "Il tema è che stamattina il tavolo si è bloccato sulla regionalizzazione della scuola. Noi crediamo che un bambino in Italia non scelga in quale regione nascere e non è giusto che si dica che, siccome una regione ha più soldi, i bambini che nascono lì hanno più diritto all'istruzione di altri bambini che nascono in una regione in cui ci sono meno soldi". Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) le parole di Erika Stefani contro il M5s Le gabbie salariali - secondo i 5 Stelle - sono già state  utilizzate in passato con pessimi risultati, tanto da essere abolite nel '72. "Reintrodurle significherebbe riportare l'Italia indietro di mezzo secolo. Follia pura" inveiscono. Ma i leghisti non hanno ceduto ed è stato proprio Luca Zaia, forte sostenitore dell'autonomia della sua Regione Veneto, a sostenere la presa di posizione di Salvini: "Siamo davanti a una farsa, un'autentica farsa. Sono stanco di vedere come alcuni vogliono portare l'autonomia verso l'agonia. Sappiano però che, finché ci sarò io, l'autonomia non sarà morta né, tanto meno, le istanze dei veneti".

L'angolo della Giustizia Il Codice della strada e i buoni risultati da non sprecare

Sotto accusa Nardella e Funaro, esposto del centrodestra in Procura: "Il sistema di potere Pd a Firenze"

Altro caso Milano, altri bimbi dall'imam. Insorge la Lega: "Basta, una deriva"

tag

Ti potrebbero interessare

Il Codice della strada e i buoni risultati da non sprecare

Bruno Ferraro

Nardella e Funaro, esposto del centrodestra in Procura: "Il sistema di potere Pd a Firenze"

Milano, altri bimbi dall'imam. Insorge la Lega: "Basta, una deriva"

Fabio Rubini

DiMartedì, Elsa Fornero ossessionata da Salvini: "Come vorrei vederlo"

Katharina Zeller, il video che la sbugiarda

E dopo alcuni giorni arrivano le scuse. Il neo-sindaco di Merano, Katharina Zeller, che durante la cerimonia di passaggi...

Contro Meloni il Pd arruola pure Mirko Tremaglia. Ma fa una figuraccia

Che figuraccia, compagni. D’altra parte è inevitabile: quando si usa il passato per fini politici, i risult...
Alberto Busacca

Gaza-show dell'opposizione: "Genocidio siete complici"

Il risultato della votazione sulle mozioni «concernenti iniziative in relazione all’evoluzione della situazi...
Tommaso Montesano

Capezzone: "E parlano subito di imboscata": ecco il gioco sporco della sinistra

Nel suo "Occhio al caffè" Daniele Capezzone presenta i principali temi che trovano spazio sui quotidian...