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F1, Monza: il Gran premio d'Italia visto dalle Frecce Tricolori

domenica 9 settembre 2018
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Monza (askanews) - Il questa fantastica sequenza le spettacolari immagini del circuito di Monza visto dagli aerei delle Frecce Tricolori durante il sorvolo che ha preceduto la partenza del Gran premio d'Italia.

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In Spagna servizi d'emergenza pronti per i colpi di calore

Madrid, 27 giu. (askanews) - Anche in Spagna ci si prepara alle temperature estreme; l'agenzia meteorologica statale ha previsto un'ondata di calore con picchi di oltre 40 gradi, soprattutto al Sud, per i prossimi giorni e i servizi di emergenza si stanno attrezzando per essere pronti a intervenire nel caso di persone colpite da un colpo di calore improvviso.

"In primo luogo dobbiamo abbassare la temperatura, posizionare il paziente in una zona d'ombra o metterlo direttamente in terapia intensiva con l'aria condizionata, ma evitare sempre l'esposizione al sole - spiega Gemma Rodrìguez, supervisore del pronto intervento di Madrid - infine, un'altra possibilità sono gli impacchi: rinfrescarli con soluzione fisiologica fredda o acqua ghiacciata per raffreddare un po' il paziente. Nei casi più estremi, dobbiamo ricorrere alla terapia salina. Abbiamo della soluzione salina qui nel frigorifero e la somministriamo per via endovenosa".

Come si rileva un colpo di calore? "Soprattutto - dice -se la temperatura supera i 40 gradi si può avere un'idea, poi se la pelle è calda, secca o molto sudata, in presenza di vomito, debolezza, confusione e nei casi più estremi con grave perdita di coscienza".

"In linea di principio, è difficile individuarlo fin dall'inizio perché si viene chiamati per un'altra condizione patologica, ad esempio una persona che non è cosciente, una persona che è caduta. Per esempio, un lavoratore su un'impalcatura, al momento si pensa a una caduta o a un colpo, ma la causa primaria potrebbe essere un colpo di calore" spiega ancora.

TMNews

Israele attacca una struttura di Hezbollah nel Sud del Libano

Milano, 27 giu. (askanews) - Il fumo si alza in cielo in seguito a una serie di attacchi israeliani alla periferia del villaggio di Kfar Tibnit, nel Libano meridionale.

I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito un sito in Libano utilizzato per la gestione di sistemi di fuoco e difesa del movimento sciita libanese Hezbollah. L'attacco ha avuto luogo nella zona di Beaufort Ridge, nel sud del Paese, ha annunciato il portavoce dell'Idf.

Secondo quanto spiegato, "il sito fa parte di un progetto sotterraneo reso inutilizzabile a seguito di attacchi delle Forze di difesa israeliane". "Nei giorni scorsi, le IDF hanno identificato i tentativi di Hezbollah di riabilitare il sito e, di conseguenza, l'infrastruttura terroristica è stata attaccata", è stato precisato.

Le IDF hanno osservato che "l'esistenza del sito e i tentativi di riabilitarlo costituiscono una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano".

TMNews

Samuel torna con "Maree" tra club culture e songwriting esistenziale

Milano, 27 giu. (askanews) - Ci sono tutta la potenza dell'elettronica e della tecno, ma anche la poesia visionaria che prende ispirazione dal mare nell'ultimo album di Samuel. Maree segna un nuovo capitolo solista per l'artista, che per la prima volta è affiancato dall'etichetta indipendente Asian Fake.

"Allora questo disco nasce come terzo episodio di un mio viaggio da solista in cui affronto come prima istanza il mondo del pop. Essendo un cantante la cosa più pop che ho è la voce e quindi tutto si concentra sullo sviluppo e l'espressività della mia voce.

Poi passiamo attraverso la pandemia e quindi diventa tutto più intimista, ci chiudiamo in casa, io in studio e scrivo un album più cantautorale, che va a toccare delle dinamiche più intime, nebbiose. Al mio terzo appuntamento invece mi torna la voglia di ritornare in consolle, luogo che io ho frequentato tantissimo a cavallo tra le fine degli anni '90 e la fine dei '10. Quindi inizio a fare tantissimi DJ set. Nel frattempo mi trasferisco a Venezia e gioco è fatto. Viene fuori un disco da club in cui ci sono delle liriche, perché ovviamente essendo un cantante le liriche ce le devo mettere. E' un lavoro che faccio da sempre anche con i subsonica, con Motel Connection, quello di mettere delle voci sopra la musica techno".

Scritto a Venezia, città in cui lo storico leader dei Subsonica si è trasferito, e grazie a cui è tornato alle origini, Maree è un album che riporta al dancefloor, ma che attraversa anche il pop più estremo, il cantautorato e la techno.

"Tutto viene costruito e pensato al flusso di queste maree che sono la vita, il polmone di Venezia e della laguna. Quindi tutto torna, tutto si chiude, c'è l'acqua, perché l'acqua fa parte della mia vita da sempre, è il mio luogo ideale, e c'è l'amore per questa musica incredibile che è la musica elettronica".

Un'elettronica d'autore che vibra nel buio, il disco nasce per far ballare e riflettere, in perfetto equilibrio tra club culture e songwriting esistenziale e che Samuel porterà dal vivo quest'estate.

TMNews

Samuel: giuste proteste per nozze di Bezos a Venezia, ma non basta

Milano, 27 giu. (askanews) - In occasione dell'uscita del suo nuovo album solista Maree, Samuel, storico leader dei Subsonica, parla di Venezia, città in cui si è trasferito e in cui ha scritto questo disco. Ama la città e la rispetta e del matrimonio dell'anno di Bezos dice: giuste le proteste, ma il punto è che bisogna ridare degli spazi ai veneziani e far vivere la città.

"Più che analizzare Besos che adesso fa ovviamente tanta notizia perché si è creata una cosa grande, c'è da analizzare che cosa è successo Venezia negli anni. Venezia credo sia stato il luogo che ha inventato il turismo già nel settecento; quindi più che un evento spot come questo matrimonio ma come ce ne sono stati moltissimi altri, c'è da analizzare quanto Venezia deve ritornare a dare degli spazi ai veneziani, a far vivere chi è nato, chi è cresciuto e chi vuole restare in quella città, a dargli la possibilità di vivere bene in quella città.

Ci sono ancora degli spazi, io vivo in un luogo molto local, in un luogo in cui ci sono i veneziani, in cui scendo sotto casa e sto a parlare con i veneziani e mi rendo conto che sempre di più la città ha costruito per il turismo e sempre più ha tolto ai veneziani. Ecco, più che parlare di Bezos, bisognerebbe tornare a parlare di quanto bisogna fare per ricostruire degli spazi e delle attività per chi vive Venezia e chi è veneziano e chi vuole stare nella città. Le proteste ci stanno intese come non semplicemente solo al matrimonio di Bezos, perchè se lui prende dieci taxi, non è diverso se arrivano altri tre matrimoni che prendono dieci taxi lo stesso.

Il concetto è che bisogna riportare la città ad un equilibrio in cui è giusto che sia utilizzata come un bellissimo luogo da visitare ma anche giusto che bisogna preservare anche la vita di quelli che la città la fanno funzionare e ci vivono perché si sta spopolando" ha raccontato Samuel ad askanews.

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