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TheOneMilano, qualità e made in Italy al salone Haut-à-porter

domenica 23 settembre 2018
2' di lettura

Milano, 21 set. (askanews) - 140 collezioni, 95 italiane e 45 straniere provenienti da 12 Paesi, per presentare le nuove tendenze dell'Haut-à-porter: si svolge dal 21 al 24 settembre, durante la settimana della moda, la quarta edizione di TheOneMilano. Nei 2mila metri quadri di esposizione si trova il guardaroba completo: dai capi spalla al beachwear, dagli abiti più sofisticati ai "basic" in tessuto, pelle, pelliccia e maglia, più gli accessori, dalle borse ai gioielli. Elena Salvaneschi, segretario generale TheOneMilano. "È un progetto completamente nuovo che vuole tornare alle radici del vero pret a porter, a quel prodotto moda creativo ma anche con una manifattura e qualità delle materie prime molto decisa e sottolineata. In questa edizione di TheOneMilano viene lanciato "Always On", piattaforma dove gli espositori possono esporre i loro pezzi, in modo da favorire il contatto tra aziende e buyers. "Il made in Italy conta moltissimo anche se il brand è internazionale perchè noi in Italia abbiamo la filiera completa di produzione e tantissimi vengono a produrre qui". Laura Strambi è un marchio di moda eco-sostenibile che punta sulla ricerca e sfrutta tessuti naturali, a partire dal cotone, tutti lavorati in Italia. "È una collezione che esprime freschezza e allegria, per ogni stagione ci piace dare un nome e quest'anno per la primavera-estate è flower land, ci piacciono i fiori, tutte le stampe sono realizzate da noi e trasferite su tessuto". La collezione del marchio Yoj, che ha lo stesso direttore creativo, sfrutta l'econyl, un filato ricavato dalle reti da pesca per creare una collezione casual e streetwear per un target più giovane, sportiva ma con un tocco fashion perchè si trovano anche capi laminati e con pelliccia naturale. Carole Dana, alla prima uscita in fiera, punta sul colore. "Noi amiamo dire che non facciamo moda ma creiamo cromatismi da indossare, e dove andare a trovare i colori se non in India e Africa: siamo partiti da due temi e filoni principali, le coperte che i Masai che indossano per proteggersi dal freddo della savana, e i cotoni indiani con le loro stampa coloratissime. La nostra collezione si ispira a materiali esotici ma tutto tagliato, disegnato e con fashionisti italiani". Dalla coperta Masai nasce un piumino con all'interno dei modal a fiori, di cotone indiano sono le camicie, tutte con il polso a contrasto come un bracciale, e gli abiti lunghi con pantalone in doppia fantasia. Infine ci sono i bracciali di perline, ancora ispirati ai tessuti africani. Per una donna dalla forte personalità che non ha paura di osare.

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L'incontro tra Putin e Zelensky si farà? Trump valuta partecipazione

Roma, 14 mag. (askanews) - Cautela e conferme con il contagocce, alla vigilia dell'atteso incontro a Istanbul tra russi e ucraini per avviare dei negoziati di pace. Il Cremlino non ha ancora annunciato la composizione della delegazione russa che parteciperà giovedì ai negoziati con l'Ucraina. "Lo faremo quando riceveremo le istruzioni del presidente", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Secondo un alto funzionario della Casa Bianca, Trump starebbe valutando la possibilità di partecipare personalmente ai colloqui in Turchia. La sua partecipazione, precisa, dipende dalla decisione del leader russo di essere presente all'incontro.

"Putin è colui che decide tutto in Russia, ed è lui che deve decidere sulla guerra. Questa è la sua guerra. Pertanto, i negoziati dovrebbero essere con lui", ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si è detto da subito disposto a partecipare personalmente, sfidando il presidente russo a fare lo stesso, pur ribadendo di aspettarsi un cessate-il-fuoco completo e incondizionato dalla Russia.

Intanto Cina e Brasile si sono spesi per facilitare l'incontro di Istanbul per l'avvio di negoziati di pace con l'Ucraina. Nel corso di una visita nel Paese del Dragone, il presidente brasiliano Lula, ha ribadito:

"Un giorno ho avuto il coraggio di chiamare il presidente Putin. E gli ho chiesto: ferma questa guerra e torna alla politica, perché la politica ha davvero bisogno di cambiare il dibattito a causa della crescita dell'estrema destra nazista radicalizzata in tutto il mondo", ha spiegato.

"Nella possibilità che si incontrino a Istanbul e possano parlare davvero. Invece di scambiarsi colpi, scambiatevi parole", ha aggiunto.

TMNews

Sinner dal Papa, gli regala racchetta: Vuole gocare? Qui meglio di no

Roma, 14 mag. (askanews) - Divertente scambio di battute nel corso dell'incontro in Vaticano tra Jannik Sinner, accompagnato dai genitori e dal suo entourage e Papa Leone XIV.

Come mostrano le immagini di Vatican Media, Sinner ha portato in dono al pontefice una racchetta "molto simile alla mia" e la sua tessera della Federazione italiana tennis. Tra le risate dei presenti Papa Prevost, ha prima detto "Wimbledon mi lascerebbe..." con questa, e poi, una volta consegnata anche una pallina e su invito di Sinner a giocare un po' ha risposto prontamente: "Qui è meglio di no...", mentre si trovavano in una stanza dietro l'Aula Nervi.

Poi il pontefice ha chiesto al tennista: "Ieri sera ha vinto..." e poi: "A Roma come si vede?". Sinner ha, quindi risposto: "All'inizio del torneo era un pò difficile ma ora con tre vittorie siamo in gioco...".

TMNews

Dazi, Urso smentisce effetti negativi sull'export Italia verso Usa

Roma, 14 mag. (askanews) -"In questo contesto ancora in movimento, dobbiamo prendere atto che l'annuncio dei dazi al momento non ha avuto effetti negativi sull'export italiano negli Stati Uniti, che anzi è significativamente aumentato nei primi tre mesi dell'anno".

Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso durante un'audizione alla Camera sui dazi commerciali Usa.

"Nel primo trimestre del 2025, infatti, le nostre esportazioni hanno segnato più 11,8% in base ai dati Istat, rispetto a un anno prima. Non è avvenuto altrettanto per altri paesi europei" ha detto Urso. "Questo è probabilmente dovuto sia al fenomeno naturale di accumulo di scorte, che aziende e consumatori americani hanno fatto nel timore appunto dei dazi, ma anche verosimilmente alla forza intrinseca specifica in alcuni settori, davvero unica, del made in Italy - ha proseguito - a cui i cittadini americani non vogliono rinunciare".

TMNews

Dazi, Urso: per l'Italia auto e medicinali i settori più a rischio

Roma, 14 mag. (askanews) -Per l'Italia filiera dell'auto e farmaceutica sono due dei settori che rischiano di subire maggiormente ricadute negative dai dazi commerciali approntati dall'amministrazione Usa. Lo ha riferito il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso durante un'audizione alla Camera

"Per quanto riguarda l'auto, che attraversa una grave crisi strutturale, dovuta anche alle regole a nostro avviso sbagliate del Green Deal - ad esempio ieri (13 maggio, ndr) Nissan ha annunciato la chiusura di sette stabilimenti e i licenziamenti di 20.000 operai - le misure daziali americane non avranno a nostro avviso un impatto sulla vendita di auto esportate dall'Italia, perché sono sostanzialmente di alta gamma e di conseguenza poco influenzate dal prezzo, ma avranno invece un impatto molto significativo sulla filiera dell'automotive, cioè sulla componentistica che produce per auto di media gamma tedesche o di altre nazioni - ha spiegato Urso - che allo stato sembra il settore più a rischio".

"Analogo impatto potrebbe aversi nel settore della farmaceutica, ove vi fossero misure che allo Stato non sono state ancora definite - ha proseguito Urso -. Infatti, i prodotti farmaceutici annunciati come possibile obiettivo di misure daziarie sono stati invece poi esclusi, perché considerati prodotti per scopi umanitari, ma pochi giorni fa il presidente Trump ha annunciato misure draconiane per abbassare i prezzi dei medicinali negli Stati Uniti, medicinali spesso prodotti da multinazionali americane proprio nel nostro Paese e da qui esportati negli Stati Uniti".

TMNews