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Germania approva nozze gay, Merkel: matrimonio è fra uomo e donna

venerdì 30 giugno 2017
1' di lettura

Berlino (askanews) - Con uno storico voto, la Germania ha dato il via libera ai matrimoni fra uomini e donne dello stesso sesso. Dopo il sì del Bundestag, la legge ora dovrà essere approvata anche dalla Camera alta. Le unioni civili fra coppie omosessuali erano già state introdotte da tempo ma con alcune limitazioni, ora scomparse. Ad esempio sono stati approvati diritti in materia di adozione. Il sì del Parlamento ha messo in difficoltà Angela Merkel che ha votato contro. "Per me il matrimonio è quello fra marito e moglie ed è per questo che ho votato contro" ha detto, aggiungendo poi di sperare che questa decisione porti a una maggiore pace sociale e rispetto fra visioni opposte. La realtà è che è stata lei stessa ad aprire la strada verso l'ok alle nozze omosessuali, annunciando in un'intervista la decisione di lasciare libertà di scelta nel partito. La cancelliera però immaginava un voto dopo le legislative a fine settembre. E invece la Spd, che fa parte della coalizione di governo, l'ha messa alle strette programmando la votazione in pochi giorni, con grande disappunto dei conservatori della Cdu.

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For a Smile Onlus e il progetto umanitario"BASTA UNA ZAMPA"

Roma, 14 mag. - In questi ultimi 8 anni For a Smile Onlus ETS con la Dog-Pet Therapy ha donato il progetto "Basta Una Zampa" incontrando più di 62.000 Bambini e Ragazzi in 10 eccellenze Ospedaliere Pediatriche, nei Pronto Soccorsi e nelle Scuole. Il progetto di Dog-Pet Therapy è partito negli Ospedali Pediatrici nel 2017 per portare un sorriso ai Bambini ricoverati ,in cura, e con disabilità psicofisiche (anche gravi). Un sostegno prezioso quello della Dog-Pet Therapy, in un momento delicato, durante il quale si genera spesso uno stato di forte insicurezza e ansia, per il Bambino e la sua Famiglia.

La ricerca scientifica all'Università Dental School - Ospedale di Torino in Odontoiatria Pediatrica sui benefici della Dog-Pet Therapy . For a Smile Onlus con il progetto "Basta Una Zampa" tre volte al mese portai cani accompagnati dai loro Coadiutori Professionisti Certificati IAA ad incontrare i Bambini e i Ragazzi nella sala d'attesa accompagnandoli alla poltrona del dentista. Un'attività fortemente voluta dalla Dental School, nella gestione della seduta di odontoiatria, per i piccoli pazienti affetti da problemi psico-fisici e disabilità, anche gravi.

Prof. Nicola Scotti, Direttore Responsabile della Dental School: "La paura del dentista tocca molto i bambini, soprattutto se disabili, e la Dog Therapy può essere un modo per portare al piccolo paziente una serenità pre-trattamento necessaria per effettuare le terapie. Come centro universitario ed ospedaliero di eccellenza stiamo portando avanti studi clinici, con risultati preliminari molto interessanti, che valutano quanto la Dog Therapy impatti significativamente sulla sfera emotica del paziente pediatrico. Presso la Dental School è attivo da 8 anni il supporto della dog-therapy di For a Smile Onlus nel trattamento odontoiatrico di pazienti pediatrici con fragilità. Il riscontro clinico è decisamente positivo, facilitando l'approccio del paziente a sottoporsi ad alcune terapie. Tuttavia, essendo la Dental School un Centro di Ricerca oltre che un Polo Clinico, è in fase di attivazione uno studio clinico caso-controllo che mira a valutare i livelli di cortisolo e di alcune proteine specifiche dello stress nella saliva di pazienti pediatrici con e senza disabilità che non hanno usufruito della dog-pet therapy versus pazienti che ne hanno avuto il beneficio prima di essere sottoposti a cure odontoiatriche. La riduzione di questi indicatori dello stress in pazienti che sono stati preparati prima alle cure odontoiatriche con la dog-pet therapy ne proverebbero scientificamente i benefici.

Prof. Giovanni Berta Università di Torino Dipartimento di Scienze Cliniche eBiologiche: "I principali marcatori nelle salive sono il cortisolo e l'alfa amilasi che sono direttamente correlabili con il livello di stress del paziente . Per entrambi questi marcatori, abbiamo registrato una netta riduzione nel gruppo di pazienti che svolgono l'attività con i cani prima della seduta odontoiatrica."

Lo scopo di questo studio è di dimostrare l'efficacia delle Attività Assistite con Animali sulla compliance e sul miglioramento delle manovre di igiene orale in pazienti diversamente abili odontoiatrici. In seguito all'elaborazione dei dati dello studio, si sta constatando come gli interventi di motivazione ed istruzione all'igiene orale siano più efficaci quando affiancati dalle Attività Assistite con Animali. Il 90% pensa che l' Attività IAA abbia in qualche modo contribuito al corretto svolgimento delle prestazioni. L'animale costituisce una sorta di svago per il paziente, che viene così distratto dall'ambiente circostante e si focalizza su di lui. Il pet si pone quindi come ponte tra l'operatore e il paziente, favorendo la comunicazione e agevolando lo svolgimento della seduta odontoiatrica. Per il 70% questa esperienza è risultata efficace, in quanto ha contribuito a migliorare la collaborazione del paziente in poltrona. Il 70% degli intervistati pensa che le I.A.A. svolte in Dental School possano portare, almeno in parte, benefici al paziente.

Il progetto nazionale "Basta una Zampa" di Dog-Pet Therapy è partito nel 2017 prima negli ospedali e successivamente nelle scuole, donando gli incontri con i nostri amici a 4 zampe a più di 62.000 bambini raggiungendo 2 goals relativi all'Agenda 2030 dalle Nazioni Unite.

L'obiettivo del progetto di For a Smile Onlus ETS punta al miglioramento della qualità della vita e all'incremento del benessere dei bambini, attivando e sostenendo le loro risorse di crescita e progettualità individuale. Attraverso l'interazione sociale con un animale formato appositamente, i percorsi di Dog-Pet Therapy puntano al miglioramento dell'esperienza sotto diversi punti di vista.

Ludovica Vanni, Presidente e Socio fondatore di For a Smile Onlus ETS:

"I benefici della Dog-Pet Therapy sono evidenti, sia per i bambini che per le loro famiglie, che grazie alle attività proposte dai coadiutori I.A.A. possono vivere momenti di leggerezza e di stacco, permettendo allo staf medico-ospedaliero di operare in una situazione di minore tensione. L'attività con i cagnolini, infatti, regala ai bambini senso di protezione in una fase dominata dall'incertezza, distoglie l'attenzione dall'ambiente ospedaliero, rafforza la complicità, aumenta la fiducia verso gli operatori sanitari, aiuta ad elaborare un linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione e costituisce una indiscutibile valvola di sfogo nell'attesa. È un grande onore per noi prendere parte alla ricerca proposta dalla Dental School, per dimostrare i benefici della compagnia dei cani per i pazienti. Accade sempre qualcosa di speciale quando un bambino incontra un amico a quattro zampe: lì For a Smile Onlus ETS c'è con il suo Sorriso".

For a Smile Onlus ETS nei suoi anni di attività ha collaborato, donando, con alcune tra le più rilevanti eccellenze Ospedaliere Pediatriche italiane.

In collaborazione con For a Smile Onlus ETS

TMNews

"Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere"

Roma, 14 mag. (askanews) - L'Associazione Nazionale Educatori Professionali (ANEP) presenta la nuova campagna di sensibilizzazione "Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere", per portare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni una delle forme più insidiose e sottovalutate di dipendenza da gioco: quella da Gratta e Vinci, seconda solo al gioco d'azzardo online per crescita negli ultimi anni.

Secondo i dati disponibili, la spesa degli italiani in Gratta e Vinci e in gioco online è triplicata tra il 2019 e il 2022. Una crescita esponenziale che evidenzia quanto queste modalità di gioco stiano diventando pervasive, normalizzate e pericolosamente accessibili, oltre che difficili da identificare. Il gioco del Gratta e Vinci rappresenta oggi una vera emergenza sociale, non solo per la sua capacità di creare dipendenza, ma soprattutto per il contesto in cui si diffonde: ovunque, a ogni ora, senza alcun filtro o barriera. A differenza dei casinò o delle sale scommesse - dove sono previste restrizioni come distanze da luoghi sensibili e orari d'apertura, vi sono telecamere agli accessi, personale e limiti di spesa - chiunque può acquistare un Gratta e Vinci in tabaccheria, al supermercato, in edicola o addirittura ai distributori automatici. Così come il gioco online, è disponibile 24 ore su 24 da qualsiasi dispositivo, con sistemi di auto-esclusione facilmente aggirabili.

Il pericolo è nella facilità, nella solitudine e nella discrezione con cui si può giocare, soprattutto da parte delle fasce più fragili della popolazione: anziani, giovani, persone economicamente in difficoltà. I Gratta e Vinci, in particolare, vengono percepiti come innocui, ma nascondono un meccanismo psicologico estremamente potente: premi piccoli e frequenti che inducono a riprovare subito, stimolando comportamenti compulsivi. Il tutto, accompagnato da grafiche accattivanti, nomi che promettono fortuna e messaggi che alimentano l'illusione della vincita facile.

La campagna ANEP punta a sfatare il mito del gioco "innocente", mettendo in evidenza come la dipendenza possa nascere da gesti quotidiani e apparentemente banali. I dati e l'esperienza degli educatori e delle educatrici professionali che lavorano nelle equipe multidisciplinari dei Servizi per le Dipendenze, dimostrano che sempre più persone sviluppano forme gravi di dipendenza da gioco e in crescita quella da Gratta e Vinci, arrivando a spendere somme importanti in modo incontrollato, spesso senza che familiari e amici se ne accorgano.

A rendere tutto più pericoloso è l'assenza di una regolamentazione adeguata. Mentre lo Stato introduce restrizioni su altri tipi di gioco, Gratta e Vinci e piattaforme online rimangono ampiamente disponibili e scarsamente controllate, contribuendo a un paradosso inquietante: lo Stato guadagna dalle perdite dei cittadini, promuovendo l'azzardo e normalizzandolo.

Con "Smetti di grattare via il tuo futuro, torna a vivere", ANEP vuole lanciare un messaggio forte: riconoscere il problema è il primo passo per affrontarlo e tornare a una vita senza dipendenza. La campagna si rivolge a tutta la cittadinanza ma anche alle istituzioni, affinché si investa ancora di più in educazione, prevenzione e regolamentazione, e si riconosca la figura dell'educatore professionale come risorsa chiave nei percorsi di contrasto, recupero e supporto. I Gratta e Vinci non sono un gioco da tavolo, ma gioco d'azzardo e seppur legali sono un pericolo reale e crescente. È tempo di fermarsi, riflettere e agire tutti insieme.

In collaborazione con ANEP

TMNews

24esima Triennale, dal PoliMI progetto su discriminazioni di genere

Milano, 14 mag. (askanews) - "In questa installazione abbiamo voluto raccontare come l'intelligenza artificiale possa essere uno strumento di discriminazione oppure possa offrire la possibilità di un utilizzo responsabile ed etico e quindi l'obiettivo era mostrare in questo caso come si possa utilizzare l'intelligenza artificiale sia a favore che contro la parità di genere, o comunque discriminando in questo caso il genere femminile". Così la rettrice dl Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, ha presentato ad askanews il progetto che l'ateneo ha presentato alla 24esima Triennale internazionale: "Not for Her - L'intelligenza artificiale che svela l'invisibile".

L'esperienza si articola in due momenti complementari: un trittico multimediale che stimola una riflessione collettiva sulle discriminazioni di genere e un'installazione interattiva che sfida le nostre convinzioni più radicate, con un vero e proprio colloquio di lavoro tenuto da entità digitali che mostrano molti aspetti delle discriminazioni di genere. Ogni dettaglio è progettato per stimolare il pensiero critico, la creatività e la consapevolezza individuale. Tenendo presente che l'intelligenza artificiale non è un dogma né una minaccia, ma uno strumento da adottare con consapevolezza a supporto del cambiamento.

"Abbiamo voluto far vedere questi problemi per far sì che la gente capisca che esistono e che bisogna riconoscerli per poterli poi superare".

TMNews

Le infrastrutture digitali per costruire le città del futuro

Venezia, 14 mag. (askanews) - Il futuro delle città e la sfida del cambiamento climatico, Venezia e le infrastrutture digitali: sono stati questi alcuni dei temi affrontati nel corso della tappa veneziana del Festival della sostenibilità promosso da ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in concomitanza con l'apertura della Biennale architettura. Tra i partecipanti anche TIM che ha presentato, proprio in Biennale nell'ambito del progetto espositivo Intelligent Venice, la smart control room della città lagunare.

"Venezia - ha detto ad askanews Maria Enrica Danese, responsabile Comunicazione Corporate e Sostenibilità di TIM - è una palestra straordinaria, è la città più bella, anche la più difficile, per cui pensare di dare un contributo ai cittadini, ai turisti che vengono qui è veramente una cosa che richiede tante energie e tante risorse. Siamo partiti quindi proprio qui a Venezia nel costruire una Control room grazie alla partnership con il Comune di Venezia e questa Control room attraverso sensori connessi alla rete alla rete 4G e 5G consente all'amministrazione di dare un vero contributo alla cittadinanza di Venezia, ma anche al turismo per migliorare il traffico acqueo, per migliorare i percorsi di viabilità all'interno di Venezia".

L'idea è di fare di Venezia una capitale della sostenibilità, proprio partendo dai suoi elementi di fragilità, che richiedono un ripensamento delle logiche tradizionali e, grazie alla tecnologia, si possono immaginare soluzioni innovativa. "C'è da fare tantissimo - ha aggiunto Danese - abbiamo uno dei più grani patrimoni artistici, culturali e museali del mondo e il digitale è la nuova leva che serve effettivamente per rendere le città più compatibili con le esigenze di vita delle persone, che siano turisti o cittadini nativi di quelle città".

Futuro, scelte e consapevolezza sono al centro anche della visione di ASviS, che crede che la società civile, insieme al mondo delle imprese e alle istituzioni, debba mobilitarsi in modo capillare, in Italia e nel mondo, per consolidare la cultura dello sviluppo sostenibile promossa dall'Agenda 2030 dell'Onu. "Bisogna guardare al futuro - ha concluso Enrico Giovannini, direttore scientifico di Asvis - bisogna non aver paura delle sfide, ma anche riconoscerle, altrimenti se neghiamo, per esempio, il cambiamento climatico o i rischi, ci faremo cogliere impreparati e non è quello di cui abbiamo bisogno".

Per realizzare davvero questo futuro da Venezia si guarda alla necessità di avere una visione integrata, interoperabilità, e al saper fare scelte sistemiche.

TMNews