La musica classica post Covid, Dall'Ongaro: ripensare tutto
Roma, 23 giu. (askanews) - Di fronte alla crisi COVID-19 il governo italiano ha fatto moltissimo anche per la musica classica; ma proprio l'emergenza spinge a inventarsi nuovi modi di fruire l'arte. Lo dice il presidente dell'Accademia di Santa Cecilia, Michele Dall'Ongaro: "Forse più di così non si poteva fare; si è pensato a tutti, alle Fondazioni, agli intermittenti, a chi aveva meno garanzie. La seconda è tener conto della situazione per l'avvenire, sapendo che siamo tutti in difficoltà, ma questo lo hanno già fatto col rinnovo del Fondo Unico per lo Spettacolo. In prospettiva però, io credo che dovremo ripensare tutto, vedere cosa questa esperienza ci insegna dal punto di vista della riconfigurazione dell'offerta, e anche della fruibilità di questo mondo. Bisogna chiedersi se fare tutto come prima o ripensarci come io ritengo. In che senso? Da un lato inventare forme d'arte e d'espressione nuova come sempre successo nei periodo di crisi, e anche capire se intervenire per rendere sostenibile a livelli accettabili questo lavoro, perché è un lavoro, dove ci sono tanti lavoratori impegnati, attraverso iniziative che incentivino la produzione di un nuovo pubblico, con la formazione, con la creazione di infrastrutture. Insomma: ripensare."