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Covid, 50% dipendenti Pmi europee preoccupati per posto di lavoro

di TMNews giovedì 10 dicembre 2020
2' di lettura

Milano, 10 dic. (askanews) - Un lavoratore su due delle Pmi europee è preoccupato per il proprio posto di lavoro a causa della pandemia Covid. E se lo smart working ha permesso di trovare nuovi equilibri con la vita privata e in alcuni casi di migliorare la produttività, oggi, soprattutto fra gli under 30, c'è l'esigenza di tornare al lavoro in presenza per proseguire nella crescita professionale e costruirsi opportunità di carriera. E' quanto emerge da una ricerca commissionata da Sharp su 6mila impiegati in 8 paesi europei. Carlo Alberto Tenchini direttore marketing e comunicazione Sharp Italia: "I giovani hanno bisogno di confrontarsi con adulti e colleghi senior perché in questa relazione si creano quei rapporti intergenerazionali che ne favoriscono la crescita".

Un terzo (34%) degli under30 intervistati infatti si dichiara preoccupato delle prospettive di crescita e di carriera. E se più del 50% è d'accordo sul fatto che lo smart working abbia migliorato la produttività, il 56% sostiene che sia più difficile rimanere informati su quanto accade in azienda e per il 47% è difficile restare motivati e non sentirsi tagliato fuori dal proprio team. Fra gli aspetti positivi, il 46% indica gli orari flessibili, il 44% l'opportunità di formazione offerta online e il 36% i vantaggi economici. Per il futuro, invece il 30,4% chiede di bilanciare lavoro da remoto e in sede, mentre solo il 16,6% opterebbe per il lavoro full time da remoto. E i luoghi di lavoro dovranno cambiare per intercettare le nuove esigenze.

"Io credo che tutti i luoghi di generazione, del valore siano essi luoghi di lavoro, di studio e di apprendimento dovranno essere costruiti per permettere alle persone di trovare tutto quello che serve per esprimere il proprio progetto di vita. Questo cercano i giovani quando decidono di lavorare per un'azienda rispetto ad un'altra".

Ora bisogna capitalizzare lo sforzo fatto soprattutto sul fronte della riduzione del digital divide e della flessibilità nel lavoro con un piano di medio termine che sappia sfruttare al meglio i fondi europei

"Le persone abbiano affrontato questa situazione con molta consapevolezza. Non solo le aziende, ma anche le amministrazioni pubbliche, e tutti i soggetti legati all'istruzione si sono organizzati molto velocemente per garantire strumenti e opportunità. Si tratta ora di capitalizzare quello che si è fatto in questi mesi di grande sforzo che deve essere coerente con il posto che il nostro paese si aspetta merita a livello internazionale".

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L'attore Di Leva: a Gaza un genocidio del popolo palestinese

Milano, 7 mag. (askanews) -"E' un genocidio, questo mi interessa più che i dazi che stanno avendo un effetto su tutti quanti noi, che è inevitabile. Vorrei andare là, vorrei resistere là, ma so che la mia presenza sarebbe alquanto inutile. Quindi mi viene da dire, così come la penna ha dato tanto in Italia contro la camorra, contro la mafia, allora dico che la parola può fare tantissimo, la poesia può fare tantissimo, non è una cosa né scontata, né una cosa retorica". Lo ha detto l'attore Francesco Di Leva, a margine dell'incontro in Quirinale col presidente Mattarella, prima della cerimonia dei David di Donatello ai quali Di Leva è candidato come migliore attore non protagonista per il film "Famialia". "Ci credo veramente, non toglieranno mai dalla mia bocca, che quel popolo si chiama il popolo palestinese, non toglieranno mai dalla mia bocca che quella che è la Striscia di Gaza".

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Doppia candidatura ai David per Tecla Insolia: "Non me l'aspettavo"

Roma, 7 mag. (askanews) - "Lo so, non ci credo neanche io, sono contentissima, è successo qualcosa di straordinario, non posso che essere felice. Sono due personaggi che sono un po' un fatto a livello di cosa portano e delle storie che raccontano, ho avuto fortuna, non sono ruoli che si vedono spesso": così ad askanews Tecla Insolia, attrice e cantautrice, 21 anni, arrivando alla cerimonia dei David di Donatello al Quirinale, che conta due candidature, da protagonista per "L'Arte della Gioia", e da attrice non protagonista per "Familia".

"Ovviamente dei legami diversi con entrambi i progetti: L'Arte della Gioia risuona in me in un modo molto più grande, ma Familia racconta una storia che mi tocca personalmente, in modo differente mi hanno emozionato entrambe tantissimo e non me l'aspettavo, sinceramente", ha spiegato.

"Non provenendo da una famiglia artistica, non conoscendo... È stato tutto molto inaspettato, mi rendo conto che è una cosa molto importante, però c'è anche altro, questa è una cosa bellissima essere qui oggi per celebrare il nostro lavoro", ha aggiunto.

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David, Dalla Porta al Quirinale: qui con Parthenope, l'emozione della vita

Roma, 7 mag. (askanews) - "Una delle cose più emozionanti della mia vita": così fuori dal Quirinale Celeste Dalla Porta candidata ai Premi David Di Donatello, nella cinquina "Migliore Attrice Protagonista", per il film "Parthenope" di Paolo Sorrentino. "L'ho sempre sognato ed essere qui con Parthenope che mi ha fatto scoprire il mestiere dell'attrice, diretta da un regista come Sorrentino, per me è stupendo, sono emozionata".

"Rappresentare un modello" per i giovani "è una grande responsabilità ed è bellissimo, i giovani sanno benissimo cosa vuol dire stare male, cosa vuol dire soffrire. Questo film parla proprio di quanto i ricordi influenzino la nostra vita" ha aggiunto l'attrice.

"Nel mio orizzonte vedo tante cose... ringraziare Trump per i dazi? No" ha aggiunto rispondendo alla domanda di Enrico Lucci di "Striscia".

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Candidati a David al Quirinale: da Celeste Dalla Porta a Elio Germano

Roma, 7 mag. (askanews) - Il cinema italiano al Quirinale. I candidati ai David di Donatello hanno sfilato davanti alla sede della Presidenza della repubblica dove sono attesi per la tradizionale cerimonia prima dell'assegnazione dei riconoscimenti.

Fra loro Elena Sofia Ricci, che condurrà la 70esima cerimonia di premiazione insieme con Mika, Celeste Dalla Porta, candidata a miglior attrice protagonista per "Parthenope" di Paolo Sorrentino; Fabrizio Gifuni, candidato a miglior attore protagonista per "Il tempo che ci vuole"; Valeria Bruni Tedeschi, candidata a miglior attrice non protagonista per "L'arte della Gioia" con la regia di Valeria Golino; Tecla Insolia, candidata migliore attrice protagonista sempre per "L'arte della Gioia", Francesco Di Leva, candidato miglior attore non protagonista per "Familia"; Silvio Orlando, candidato miglior attore protagonista per "Parthenope", stessa categoria per Elio Germano per "Berlinguer - La grande ambizione", e Ferzan Ozpetek, il suo "Diamanti" in lizza per miglior canzone originale e miglior attrice non protagonista Geppi Cucciari.

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