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Autostrade ed Elis presentano il progetto Distretto Italia

di TMNews giovedì 13 ottobre 2022
3' di lettura

Roma, 13 ott. (askanews) - Il fabbisogno delle aziende in termini di professionalità si deve confrontare con un panorama di competenze spesso non rispondente alle esigenze delle imprese. Colmare questo mismatch tra domanda e offerta, è l'obiettivo di "Distretto Italia", il progetto presentato oggi a Roma, in occasione del turno di presidenza del Consorzio ELIS affidato ad Autostrade per l'Italia.

Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade. "Si misura un mismatch assolutamente importante. Questo non è solo un problema di un di un settore è ma è un problema di diversi settori, dal mondo dell'energia, al mondo delle infrastrutture, del digitale, del welfare, dell'agricoltura. Quindi ci troviamo oggi un mismatch importantissimo nel sistema paese e con Distretto Italia abbiamo l'intenzione di creare e unire quelle che sono le esperienze e le competenze migliori che abbiamo visto nel mercato per cercare di recuperare questo gap di competenze".

In tale contesto, l'impegno di Autostrade per l'Italia, che ricopre la presidenza di turno del Consorzio, assume una veste ancora più importate: "E' un impegno ambizioso perché abbiamo intenzione di lavorare su tre direttrici temporali: la direttrice del breve visto le grandi sfide che abbiamo in ambiti diversi tra di loro per formare quelle che sono le competenze e quando parliamo di competenze parliamo dell'intera catena del valore. Nel medio termine, ovvero quelli che entreranno tra cinque o sei anni del mondo nel mondo del lavoro per formare quelle competenze in anticipo e per poter indirizzare correttamente quelle che sono le necessità del mercato, e nel lungo termine in modo tale da poter ingaggiare i nostri giovani della scuola secondaria di primo grado per poter far sì che facciano le scelte corrette".

Scelte ancora più decisive alla luce del fenomeno dei cosiddetti neet: "I numeri che abbiamo oggi impressionano perché il numero dei ragazzi che oggi non cercano lavoro e non studiano tra i 15 e i 29 anni è di oltre tre milioni, quindi il 5% della popolazione del paese: è un numero troppo importante rispetto a quelle che sono invece le necessità che noi abbiamo per costruire il nostro futuro".

Cruciale in questo ambito il ruolo del Consorzio ELIS che vanta un'esperienza pluriennale: Pietro Cum, amministratore delegato di ELIS. "Con il progetto Distretto Italia il consorzio Elis si sta assumendo una grande responsabilità che è e quella da una parte di unire le forze assieme alle scuole e all'università per selezionare e far conoscere e orientare sui mestieri di cui le aziende hanno bisogno. Dall'altra è riuscire a formare quei tecnici e quelle figure professionali necessarie per gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza".

Secondo Cum, uno dei temi centrali è l'orientamento: "Noi crediamo che il missmatch tra domanda e offerta di lavoro risieda in un lavoro di orientamento che va fatto a partire dalle scuole. E' un tema da una parte culturale verso i mestieri tecnologici e i profili professionali, dall'altra è un far conoscere ai nostri giovani cosa li aspetta nel mondo del lavoro. In questo Distretto Italia avvierà una grande campagna di orientamento dei giovani proprio per far loro conoscere quali sono i mestieri che li attendono". Scelte che spesso scontano una sorta di pregiudizio verso la formazione tecnica. "Non c'è differenza fra fra lavori con le mani e lavori con la testa anche perché ormai lavori soltanto con le mani è un po' difficile trovarli e la testa bisogna metterla sempre e quindi è in atto una trasformazione culturale ma su questo c'è ancora tanto da fare".

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Pechino, 19 giu. (askanews) - La Cina ha invitato le parti coinvolte nel conflitto tra Israele e Iran, "in particolare Israele", a cessare immediatamente i combattimenti e a impegnarsi per una de-escalation.

"La Cina invita fermamente tutte le parti coinvolte nel conflitto, in particolare Israele, a dare priorità agli interessi delle popolazioni della regione, a cessare immediatamente il fuoco e mettere fine ai combattimenti, nonché ad allentare le attuali tensioni", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, durante il consueto punto stampa.

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50 anni Mulino Bianco: festa negli stabilimenti con i 1.892 dipendenti

Milano, 19 giu. (askanews) - Un festa per 1.900 persone. Un momento di condivisione e ricordi che ha idealmente unito gli stabilimenti da Nord a Sud, per festeggiare i 50 anni di Mulino Bianco. Per la prima volta le linee produttive si sono fermate per un paio d'ore e i 1.892 dipendenti hanno potuto prendere parte alle celebrazioni che il brand Barilla ha organizzato con la campagna 50 anni di ricordi buoni: "Oggi è una giornata speciale per noi, un po' come tutto questo anno - afferma Carolina Diterlizzi, marketing vice president Mulino Bianco - È un anno speciale per i nostri 50 anni. Oggi siamo qui in stabilimento e in tutti gli stabilimenti dove produciamo i prodotti Mulino Bianco perché vogliamo ringraziare così come stiamo facendo durante tutto l'anno con i consumatori e le persone che ci scelgono anche con tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono quotidianamente a preparare prodotti di eccellente qualità e buoni per le nostre persone, per le persone che ci scelgono".

Ai ricordi che legano i consumatori alla marca si aggiungono quelli dei dipendenti sparsi nei stabilimenti, di Novara, Cremona, Rubbiano, Castiglione, Ascoli e Melfi. E per un giorno i protagonisti sono loro, che hanno puntellato con aneddoti e testimonianze la storia di biscotti e merendine. Nello stabilimento di Cremona per esempio Rosangela, operatrice di reparto, ha tenuto a battesimo la linea del panbauletto, che poi, ha ammesso, va a nozze con la sua passione per i carboidrati. Luca, capoturno, ha vissuto, invece, la sfida dei mooncake, messi in produzione grazie a un tenace lavoro di squadra. Ricordi ed emozioni che si intrecciano con quelli di chi poi quei prodotti li porta in tavola

"Mulino Bianco è presente nelle case di oltre 23 milioni di famiglie italiane e il 40% delle famiglie che ci scelgono ci scelgono almeno 4 volte a settimana quindi una presenza assolutamente continua e quotidiana nelle case degli italiani - ha evidenziato - Mulino Bianco rappresenta un forte legame affettivo con i ricordi, con le storie personali di ognuno di noi e quindi ha alimentato, in questi 50 anni, questo tipo di relazioni inventando anche il rituale della colazione all'italiana che inizialmente era solo dedicato ai bambini e che invece è diventato un rito condiviso anche in famiglia".

Dai primi biscotti sfornati nel 1975, Mulino Bianco ha contribuito, in mezzo secolo, a costruire il rito della colazione all'italiana e un'affezione dei consumatori al brand fatta anche di campagne di fidelizzazione, con premi diventati nel tempo oggetti da collezione, come il coccio o le sorpresine. E fra 50 anni dove sarà il marchio?

"Tra 50 anni saremo ancora qui, tutti insieme mi auguro, a festeggiare un nuovo traguardo per la marca - ha detto Diterlizzi - noi innoviamo continuamente i nostri prodotti ma anche il linguaggio di comunicazione e le modalità con le quali cerchiamo di raggiungere le nostre persone. Anche l'attivazione che abbiamo fatto per iniziare i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario di Mulino Bianco in Gae Aulenti a Milano ci ha dato conferma della straordinaria partecipazione e del grande legame che gli italiani hanno, anche i più giovani".

Per mantenere vivo questo legame nel tempo è necessario continuare a innovare. E nel caso di Mulino Bianco - 140 prodotti di cui circa la metà per la prima colazione - questo vuol dire portare in tavola prodotti nuovi, che sappiano allargare il rito della colazione all'italiana a una cultura gastronomica più internazionale, dove gusti e abitudini si contaminano per evolvere:

"Qualche anno fa abbiamo lanciato i pancake e adesso ultimamente i pancake cacao e avena - ha ricordato - effettivamente è un modo che ci apre anche a ritualità diverse da quella italiana ma che ha sempre al centro il concetto della condivisione. Ultimamente ci stiamo allargando anche altre modalità di colazione anche più salata. E' appena stato lanciato un nuovo biscotto che si chiama Alveari che è fatto appunto con il burro salato e il miele e quindi in qualche modo risponde anche alla possibilità di modalità di consumo differenti".

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NID Platform 2025, a ottobre torna la vetrina per la danza d'autore

Roma, 19 giu. (askanews) - Presentata a Roma la nona edizione di NID Platform, la piattaforma della danza italiana, che quest'anno si terrà a Civitanova Marche, dall'1 al 4 ottobre 2025. Una vetrina itinerante nata con l'obiettivo di promuovere e diffondere la più recente produzione coreografica nazionale, dare visibilità a compagnie affermate e a quelle emergenti, favorire incontri e collaborazioni, aprendo la scena italiana anche all'estero.

Un appuntamento diventato annuale, grazie ad alcuni operatori della distribuzione della danza riuniti in R.T.O. (Raggruppamento Temporaneo di Operatori - ADEP/FEDERVIVO-AGIS) e realizzato con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del MiC, della Regione Marche, del Comune di Civitanova Marche e dell'Azienda Teatri di Civitanova. Gilberto Santini, direttore di AMAT, Associazione Marchigiana Attività Teatrali: "Quattro giorni di grande danza, 36 compagnie, 24 in scena e 12 a presentare i loro lavori, oltre 160 artisti, davvero è l'occasione di vedere il meglio della danza italiane nelle sue differenze e pluralità, la danza si declina sempre al plurale perché tante sono le forme, gli alfabeti e le emozioni che la danza regala".

Il titolo scelto per l'edizione 2025 è "Dance, singular plural", proprio a sottolineare il variegato mondo che ruota attorno alla danza, in un panorama in continua trasformazione e dialogo con altre realtà ed espressioni artistiche. Francesco Giambrone, presidente Agis: "Nid è un'opportunità per gli artisti di mettersi in mostra, confrontarsi e farsi conoscere e anche per il territorio perché queste iniziative che alimentano anche il turismo culturale sono occasioni importanti di crescita dei territori".

Tra gli ospiti ci saranno tra gli altri Jacopo Godani, Enzo Cosimi, Alessandro Sciarroni, Leone D'Oro alla carriera per la danza alla Biennale di Venezia, Silvia Gribaudi, Monica Casadei, con il suo intimo affondo nello Stabat Mater di Gioachino Rossini, Simona Bertozzi, voce significativa del panorama coreutico contemporaneo indipendente in Italia. Oltre a giovani come Sofia Nappi, Adriano Bolognino, Ilenja Rossi e molti altri, tra sperimentazione e danza d'autore.

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