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Usa2024, un villaggio del New Hampshire apre le presidenziali

di TMNews martedì 5 novembre 2024
1' di lettura

Dixville Notch, 5 nov. (askanews) - Urne aperte a mezzanotte per le presidenziali Usa a Dixville Notch, un villaggio nello Stato del New Hampshire, dove hanno votato in sei.

Il borgo sperduto, nel mezzo della foresta, vicino al confine canadese, è tradizionalmente il prima a votare fin dal 1960 tanto da essersi guadagnato il titolo di "Primo della nazione". La votazione è durata pochi minuti, così come il conteggio dei voti e l'annuncio dei risultati: tre voti per la democratica Kamala Harris e tre per il repubblicano Donald Trump.

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Mannoia con Turci e Noemi: la violenza sulle donne è fatto culturale

Capri (Napoli), 23 giu. (askanews) - Insieme in concerto per ribadire il no alla violenza sulle donne. Fiorella Mannoia, Paola Turci e Noemi si sono esibite alla Certosa di Capri in una serata, organizzata nel complesso monumentale dell'isola, per raccogliere fondi a favore della Fondazione Una Nessuna Centomila che si occupa della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere:

"La nostra Fondazone è nata nel 2022 dopo Campovolo - ha raccntato Mannoia - una mia amica che era al concerto in camerino mi disse: 'Mica potrà finire qui? Dobbiamo andare avanti e fare qualcosa'. E da allora abbiamo deciso di farlo e questa cosa è diventata più grande di noi, in questi tre anni abbiamo fatto tantissimo".

Tra le protagoniste anche l'attrice Cristina Donadio. "Cristina come tanti altri artisti fa parte della Fondazione e del nostro laboratorio artistico, tutti noi come possiamo facciamo qualcosa sui nostri palchi per non spegnere mai luce sulla violenza sulle donne. Perché la violenza è un fatto culturale prima di tutto e noi vogliamo cambiare questa cultura".

A promuovere l'evento, la Fondazione, di cui Fiorella Mannoia è presidente onoraria, insieme alla Città di Capri e al Porto Turistico di Capri.

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Israele-Iran, Kallas: i 27 preoccupati, si teme blocco di Hormuz

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Più proteine e ingredienti benefici: come cambia carrello della spesa

Milano, 23 giu. (askanews) - Come è cambiato il carrello della spesa degli italiani nel corso del 2024? A sbirciarci dentro, o meglio sulle confezioni dei prodotti che mettiamo dentro, è il 17esimo Osservatorio Immagino di GS1 Italy, lo studio semestrale che, attraverso l'analisi delle etichette digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi, fotografa le abitudini di consumo degli italiani. Più di 145 mila prodotti passati in rassegna che valgono quasi 49 miliardi di euro, pari all'82,7% dell'incasso totale di supermercati e ipermercati italiani. Uno spaccato che, innanzitutto, mostra gli effetti della congiuntura economica:

"Viviamo in un lungo momento di incertezza globale che poi ha delle conseguenze importanti anche in termini di costi in generale per la filiera - osserva Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy - Quindi questi costi poi diventano inflazione, l'inflazione preoccupa e negli ultimi mesi abbiamo visto che l'inflazione sta entrando anche un pochino nel carrello della spesa".

Dal racconto sull'evoluzione delle 12 principali tendenze di consumo del mercato italiano, analizzate dall'Osservatorio Immagino, insieme a NielsenIQ, emerge come ci sia ancora una una generalizzata attenzione degli italiani al tema del benessere quando fanno la spesa:

"Si stanno comprando prodotti con un contenuto di proteine maggiore rispetto al passato, con un contenuto di zuccheri minore, circa l'1,7% rispetto al periodo precedente e un lieve incremento anche del tema delle fibre - fa nota Cuppini - In sostanza noi italiani stiamo ancora guardando al beneficio nutrizionale da una parte ma anche a un'indulgence come dire consapevole nella scelta dei nostri prodotti".

Certo l'italianità raccontata in etichetta resta protagonista della spesa alimentare, ma la performance non è stata brillante con una contrazione a volume dello 0,7%. Al contrario, restando nel trend del salutismo, si registra un aumento dell'attenzione ad alcuni claim del mondo free-from e del rich in: "Stiamo assistendo a una presenza forse maggiore di indicazioni del senza antibiotici e invece per i prodotti arricchiti sottolineo una forte presenza e crescita di prodotti che sono arricchiti di ferro e di fermenti lattici - prosegue - e chiuderei con quelli che noi chiamiamo gli ingredienti benefici dove si può dire che vince la A e cioè la presenza di anacardi, di avocado, di avena".

Tutti i trend che abbiamo raccontato finora hanno dietro una forte spinta all'innovazione del largo consumo, necessaria per un comparto molto competitivo. Per la prima volta l'Osservatorio Immagino ha dedicato un dossier ai prodotti innovativi arrivati a scaffale nel corso del 2024, un paniere che contribuisce per il 3,2% al fatturato totale:

"Un dato che mi ha colpito in questa edizione è che il 30% degli acquirenti genera il 65% delle vendite: consumatori giovani, sotto i 34 anni oppure single con reddito medio alto -spiega Cuppini - questi consumatori sono attenti ai prodotti free from, rich in, vegani, biologici sono consumatori che hanno anche la possibilità di variare la propria spesa seguendo la curiosità e andando a cercare nuovi prodotti".

Ma in un comparto molto competitivo e in un contesto economico segnato da una erosione del potere d'acquisto degli italiani i claim da soli non sono sufficienti: "È chiaro che un claim anche ben riuscito su un prodotto non è necessariamente la strada per avere successo, non basta - conclude- ci vuole un prodotto buono che incontri le esigenze del consumatore, ma aggiungo soprattutto in questo periodo anche un buon posizionamento di prezzo è un altro ingrediente indispensabile".

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L'Aiea chiede l'accesso degli ispettori ai siti nucleari iraniani

Vienna, 23 giu. (askanews) - Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha chiesto il ritorno degli ispettori nei siti nucleari iraniani, nel tentativo di "rendere conto" delle scorte di uranio altamente arricchito di Teheran dopo gli attacchi di Israele e degli Stati Uniti al programma atomico del Paese.

"Prima di tutto dobbiamo tornare al tavolo dei negoziati - ha detto Grossi - e per questo consentire agli ispettori dell'Aiea, i guardiani per conto nostro del Tnp (Trattato di non proliferazione nucleare), di tornare nei siti nucleari iraniani e rendere conto delle scorte di uranio, compresi, soprattutto, i quattrocento chilogrammi arricchiti al sessanta per cento".

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