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Abedini è libero ed è già rientrato in Iran

di TMNews lunedì 13 gennaio 2025
1' di lettura

Milano, 13 gen. (askanews) - Mohammad Abedini è già in Iran. L'ingegnere 38enne con passaporto iraniano e svizzero è stato rilasciato domenica mattina dal carcere di Opera dopo la richiesta di revoca dell'arresto alla Corte di Appello di Milano da parte del ministro della Giustizia Nordio.

Abedini era stato arrestato in base a un mandato di cattura statunitense il 16 dicembre, tre giorni prima che la giornalista italiana Cecilia Sala venisse arrestata durante un viaggio di reportage in Iran. Sala è tornata a casa la scorsa settimana.

Secondo le autorità di Teheran, l'arresto di Abedini è avvenuto a seguito di un "malinteso", risolto grazie all'intervento del Ministero degli Affari Esteri iraniano e alle trattative fra intelligence iraniana e italiana.

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Più proteine e ingredienti benefici: come cambia carrello della spesa

Milano, 23 giu. (askanews) - Come è cambiato il carrello della spesa degli italiani nel corso del 2024? A sbirciarci dentro, o meglio sulle confezioni dei prodotti che mettiamo dentro, è il 17esimo Osservatorio Immagino di GS1 Italy, lo studio semestrale che, attraverso l'analisi delle etichette digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi, fotografa le abitudini di consumo degli italiani. Più di 145 mila prodotti passati in rassegna che valgono quasi 49 miliardi di euro, pari all'82,7% dell'incasso totale di supermercati e ipermercati italiani. Uno spaccato che, innanzitutto, mostra gli effetti della congiuntura economica:

"Viviamo in un lungo momento di incertezza globale che poi ha delle conseguenze importanti anche in termini di costi in generale per la filiera - osserva Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy - Quindi questi costi poi diventano inflazione, l'inflazione preoccupa e negli ultimi mesi abbiamo visto che l'inflazione sta entrando anche un pochino nel carrello della spesa".

Dal racconto sull'evoluzione delle 12 principali tendenze di consumo del mercato italiano, analizzate dall'Osservatorio Immagino, insieme a NielsenIQ, emerge come ci sia ancora una una generalizzata attenzione degli italiani al tema del benessere quando fanno la spesa:

"Si stanno comprando prodotti con un contenuto di proteine maggiore rispetto al passato, con un contenuto di zuccheri minore, circa l'1,7% rispetto al periodo precedente e un lieve incremento anche del tema delle fibre - fa nota Cuppini - In sostanza noi italiani stiamo ancora guardando al beneficio nutrizionale da una parte ma anche a un'indulgence come dire consapevole nella scelta dei nostri prodotti".

Certo l'italianità raccontata in etichetta resta protagonista della spesa alimentare, ma la performance non è stata brillante con una contrazione a volume dello 0,7%. Al contrario, restando nel trend del salutismo, si registra un aumento dell'attenzione ad alcuni claim del mondo free-from e del rich in: "Stiamo assistendo a una presenza forse maggiore di indicazioni del senza antibiotici e invece per i prodotti arricchiti sottolineo una forte presenza e crescita di prodotti che sono arricchiti di ferro e di fermenti lattici - prosegue - e chiuderei con quelli che noi chiamiamo gli ingredienti benefici dove si può dire che vince la A e cioè la presenza di anacardi, di avocado, di avena".

Tutti i trend che abbiamo raccontato finora hanno dietro una forte spinta all'innovazione del largo consumo, necessaria per un comparto molto competitivo. Per la prima volta l'Osservatorio Immagino ha dedicato un dossier ai prodotti innovativi arrivati a scaffale nel corso del 2024, un paniere che contribuisce per il 3,2% al fatturato totale:

"Un dato che mi ha colpito in questa edizione è che il 30% degli acquirenti genera il 65% delle vendite: consumatori giovani, sotto i 34 anni oppure single con reddito medio alto -spiega Cuppini - questi consumatori sono attenti ai prodotti free from, rich in, vegani, biologici sono consumatori che hanno anche la possibilità di variare la propria spesa seguendo la curiosità e andando a cercare nuovi prodotti".

Ma in un comparto molto competitivo e in un contesto economico segnato da una erosione del potere d'acquisto degli italiani i claim da soli non sono sufficienti: "È chiaro che un claim anche ben riuscito su un prodotto non è necessariamente la strada per avere successo, non basta - conclude- ci vuole un prodotto buono che incontri le esigenze del consumatore, ma aggiungo soprattutto in questo periodo anche un buon posizionamento di prezzo è un altro ingrediente indispensabile".

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L'Aiea chiede l'accesso degli ispettori ai siti nucleari iraniani

Vienna, 23 giu. (askanews) - Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha chiesto il ritorno degli ispettori nei siti nucleari iraniani, nel tentativo di "rendere conto" delle scorte di uranio altamente arricchito di Teheran dopo gli attacchi di Israele e degli Stati Uniti al programma atomico del Paese.

"Prima di tutto dobbiamo tornare al tavolo dei negoziati - ha detto Grossi - e per questo consentire agli ispettori dell'Aiea, i guardiani per conto nostro del Tnp (Trattato di non proliferazione nucleare), di tornare nei siti nucleari iraniani e rendere conto delle scorte di uranio, compresi, soprattutto, i quattrocento chilogrammi arricchiti al sessanta per cento".

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Ma non è l'unica protesta anti-Trump; centinaia di manifestanti pacifisti si sono radunati davanti alla Casa Bianca contro gli attacchi statunitensi su tre siti nucleari in Iran. "La mia più grande paura è la guerra nucleare", afferma Max Reed, uno studente della Virginia settentrionale.

"Questo è in assoluto il peggior incubo della nostra vita (...) con i soldi delle mie tasse qui stanno bombardando la casa della mia infanzia" ha spiegato un iraniano-americano durante una protesta a New York.

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Washinghton, 23 giu. (askanews) - I siti nucleari iraniani hanno subito "danni monumentali" nell'attacco degli Stati Uniti, ha sottolineato - riferendosi a immagini satellitari in precedenza non divulgate - il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump sul social network Truth..

Apparentemente parlando del sito nucleare sotterraneo di Fordo, il presidente degli Stati Uniti ha affermato: "Il danno maggiore si è verificato molto al di sotto del livello del suolo". Poi ha aggiunto: "Centro!!!".

Sempre via social, Trump ha sollevato la prospettiva di un cambio di regime a Teheran se i leader del Paese non fossero in grado di "rendere l'Iran di nuovo grande", andando oltre le dichiarazioni di alti funzionari della sua amministrazione. "Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime', ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L'IRAN DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!!!", ha concluso il presidente Usa su Truth, ovvero "Make Iran Great Again", un acronimo simile al suo 'MAGA' con la A di America.

Ma il segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva affermato che la missione "non era e non è stata finalizzata a un cambio di regime", ma a "un'operazione di precisione" mirata al programma nucleare iraniano. E così il vicepresidente J.D. Vance, che aveva precisato: gli Stati Uniti "non sono in guerra con l'Iran".

Teheran annuncia ritorsioni. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato che gli attacchi statunitensi hanno rivelato che Washington è "dietro" la campagna di Israele contro la Repubblica Islamica e ha promesso una risposta pronta.

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