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Sozzani: Armani ha sempre seguito la sua strada

di TMNews sabato 6 settembre 2025
1' di lettura

Milano, 6 set. (askanews) - "Sapeva cosa voleva e non si è mai lasciato influenzare, ha seguito sempre la sua strada con autenticità. Era un imprenditore e un grande creatore, cosa rara". Così la giornalista e imprenditrice Carla Sozzani arrivando alla camera ardente di Giorgio Armani a Milano.

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Il lusso italiano vale 54 miliardi di euro

Roma, 11 nov. (askanews) - Il lusso italiano non conosce crisi, ma i dazi USA e la slowbalization ne rallentano la crescita. Nell'ultimo anno il comparto ha generato 54 miliardi di euro di ricavi, confermando l'Italia come cuore manifatturiero dell'alta gamma europea. Queste alcune delle analisi del report "Gli scenari nel mondo del lusso. Geopolitica e circolarità, le prospettive per il Made in Italy" a cura di Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca Divulgativo di Rome Business School, Francesco Baldi, Docente dell'International Master in Finance di Rome Business School, Massimiliano Parco, Economista, Centro Europa Ricerche.

Abbiamo parlato con Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca Divulgativo di Rome Business School: "Il nostro report sul mercato del lusso in Italia, a emergono dati interessanti, vediamo che il mercato del lusso è in grande crescita, nonostante la crisi degli ultimi anni, spinta soprattutto da alcuni paesi, tra cui l'Italia, che è leader ancora oggi nel mercato del lusso, soprattutto nel manifatturiero, leader europeo. L'Italia addirittura si attesta con il 40% della produzione del mercato del lusso, un mercato che a livello globale si attesta su circa 38 miliardi di euro nell'ultimo anno, con una crescita del 4-6% prevista per il 2029".

Nel complesso, l'intero ecosistema dell'alta gamma italiano, che è integrato da oltre 80.000 imprese e dà lavoro a oltre 500.000 persone, è simbolo di una manifattura che unisce valore economico, storico, culturale e territoriale. Quindi, non si tratta soltanto di difendere quote di mercato o marginalità, ma di preservare un patrimonio identitario che rappresenta uno dei principali strumenti di soft power del Paese.

TMNews

Rigamonti lancia la Carta delle bresaole e dei carpacci

Milano, 11 nov. (askanews) - Trasparenza e educazione al gusto, nel segno dell'innovazione. La nuova Carta delle bresaole e dei carpacci, lanciata da Rigamonti, è il primo strumento messo a disposizione dei consumatori per un vero e proprio vademecum legato ai prodotti del settore, ma soprattutto un'operazione trasparenza per due prodotti che devono essere declinati a seconda dell'origine della materia prima.

Sulla scia del successo crescente dei carpacci - che registrano un incremento a doppia cifra nei primi nove mesi 2025 - Il leader nella produzione di bresaola con un fatturato di 256 milioni nel 2024 - invita alla sperimentazione nella scoperta di gusti differenti in base all'origine e alle caratteristiche delle carni, passando dalla Fassona da filiera 100% italiana fino all'Angus. Così come accade per la carta dei caffè.

L'Ad di Rigamonti, Claudio Palladi, spiega l'idea alla base dello sviluppo della Carta, che non si è fermata alla bresaola, ma è si allargata ai carpacci: "Siamo partiti da due esigenze: da un lato quella di essere trasparenti verso i consumatori sulla provenienza della materia prima; dall'altro fare cultura di prodotto con uno strumento per far apprezzare tanti modi diversi di fare bresaola. Ora siamo andati oltre, sviluppando con la stessa filosofia la carta dei carpacci. Il nostro sogno è che le persone consumino vari tipi di bresaole durante la settimana per poter avere a disposizione una fonte di proteine interessante e facile da fruire".

La Carta delle bresaole e dei carpacci è stata curata dal giornalista enogastronomico Marco Bolasco: "Carpaccio è una parola che rimanda ad un immaginario collettivo molto forte, qui parliamo di un prodotto straordinariamente nuovo nella sua freschezza e versatilità. Il nostro obiettivo è stato lavorare su questo per farne comprendere la peculiarità e trovare suggestioni di abbinamento per trovare condimenti e piatti interessanti. Abbiamo cercato, affiancando prodotti dal mondo vegetale e dai formaggi e le bevande, tutto ciò che potesse stimolare la fantasia partendo dal carpaccio".

La Carta delle bresaole e dei carpacci è stata presentata ufficialmente a Sondrio durante la settimana della Valtellina Wine Trail, corsa fra i vigneti e le montagne che ha visto ai nastri di partenza 3.700 atleti da tutto il mondo, fra cui il campione di snowboard Maurizio Bormolini.

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Studio Allianz Trade: la geopolitica cambia le rotte del commercio

Milano, 11 nov. (askanews) - In un contesto internazionale caratterizzato da crescente frammentazione geopolitica, aumento delle barriere commerciali e vulnerabilità dei principali corridoi logistici, imprese e governi stanno ridisegnando le rotte del commercio mondiale e le catene globali di approvvigionamento e sbocco. È uno degli elementi principali che emergono dalla ricerca "Old trade routes for new trade wars?", pubblicato da Allianz Trade.

Lo studio evidenzia come il commercio internazionale stia diventando più regionale e più basato su alleanze politiche: un incremento del 10% della distanza geopolitica tra due Paesi comporta una riduzione del 2% dei flussi bilaterali. Parallelamente, sono triplicate nell'ultimo anno le misure restrittive applicate al commercio, interessando oggi quasi il 20% delle importazioni mondiali. Questa riconfigurazione spinge aziende e operatori logistici a diversificare mercati e rotte per ridurre l'esposizione ai rischi ed evitare rincari nei costi di trasporto.

Guardando al 2026 e al 2027, Allianz Trade prevede che il commercio globale di beni e servizi rallenterà rispettivamente a +0,6% e +1,8%, evidenziando l'impatto ritardato della guerra commerciale e le sfide che le attuali infrastrutture commerciali dovranno gestire.

Altri aspetti dello studio riguardano la fragilità di alcuni passaggi chiave, come il Canale di Suez, che ha visto i transiti ridursi fino al 70% per via delle tensioni nell'area. Oppure il Canale di Panama, che per la siccità ha perso fino al 40% di capacità: situazioni che provocano una pericolosa incertezza nei trasporti. In questo contesto emergono nuovi hub come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Arabia e si rafforza una via come il Middle Corridor, che collega la Cina all'Europa attraverso l'Asia centrale, che nel 2023 ha visto crescere i propri volumi dell'86%.

Per l'Italia, che esporta oltre il 30% del proprio PIL e presenta filiere fortemente integrate nelle catene globali, la trasformazione in atto rappresenta, secondo lo studio di Allianz Trade, al tempo stesso una sfida e un'opportunità. Il fabbisogno stimato per accrescere e rendere più efficienti le infrastrutture destinate al trasporto sul territorio italiano supera i 130 miliardi di euro nei prossimi dieci anni che i fondi del PNRR sono in grado di coprire solo in parte e richiede un approccio integrato pubblico-privato. Secondo gli esperti per le imprese italiane sarà cruciale diversificare rotte e partner e rafforzare la propria presenza nei nuovi hub commerciali. Chi saprà costruire catene di fornitura più flessibili potrà trasformare l'incertezza in un vantaggio competitivo duraturo.

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Filippine, tifone sommerge le strade: evacuati centinaia di residenti

Provincia di Cagayan (Filippine), 11 nov. (askanews) - I soccorritori evacuano gli abitanti di Tuguegarao City, nel nord delle Filippine, dove le piogge torrenziali del tifone Fung-wong continuano a provocare inondazioni diffuse.

Le immagini mostrano case sommerse, persone che camminano nell'acqua fino al petto e squadre di emergenza che operano con piccole imbarcazioni.

Secondo la protezione civile filippina, almeno 18 persone sono morte e oltre 1,4 milioni sono state costrette a lasciare le proprie case dopo il passaggio del tifone, il secondo in meno di una settimana dopo Kalmaegi.

Le autorità segnalano interruzioni di corrente, strade impraticabili e danni alle linee di comunicazione.

Gli scienziati avvertono che i tifoni nell'area del Pacifico stanno diventando più potenti a causa del riscaldamento globale, che rende le tempeste più rapide e intense.

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