CATEGORIE

Il Segretario Onu Guterres: il mondo non sia intimidito da Israele

di TMNews sabato 20 settembre 2025
1' di lettura

Roma, 20 set. (askanews) - Il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha dichiarato, in un'intervista alla France presse, che il mondo non dovrebbe essere "intimidito" da Israele mentre porta avanti la sua devastante guerra a Gaza.

"Non dovremmo sentirci intimiditi dal rischio di ritorsioni - ha detto - perché, facendo o non facendo ciò che stiamo facendo, queste azioni andrebbero avanti comunque e almeno c'è la possibilità di mobilitare la comunità internazionale per fare pressioni affinché non accadano".

Una dichiarazione che arriva alla vigilia dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si apre a New York il 22 settembre, l'ottantesima edizione, col titolo "Meglio insieme: 80 anni e oltre per la pace, lo sviluppo e i diritti umani". Sul tavolo c'è anche la Dichiarazione di New York, votata la settimana scorsa con 142 voti a favore, 10 contrari e 12 astensioni, il testo proposto da Francia e Arabia Saudita che invoca fra l'altro la "fine della guerra a Gaza" e una "soluzione giusta, pacifica e duratura del conflitto israelo-palestinese, basata su una reale attuazione della soluzione dei due Stati".

tag

Ti potrebbero interessare

Pro-Gest: in Italia riciclo carta al 90%, coinvolgiamo lescuole

Rimini, 5 nov. (askanews) - Il principale gruppo cartario italiano Pro-Gest presenta a Ecomondo 2025 Pro-Tect, innovativa gamma di prodotti in polpa di cellulosa 100% riciclabile che sostituisce plastica e polistirolo: la nuova divisione, che utilizza direttamente in cartiera la polpa di cellulosa riciclata per lo stampaggio industriale, si inserisce in un mercato italiano che raggiunge il 90% di riciclo della carta con 1,5 milioni di tonnellate recuperate all'anno dal solo gruppo.

"L'Italia ha un ruolo di protagonista ormai da tanti anni e raggiunge i livelli di percentuali di riciclo del prodotto di carta vicini al 90%", spiega Valentina Zago, direttore generale gruppo Pro-Gest. "Però emerge il tema di che cosa fare con tutto questo prodotto riciclato. Quindi sicuramente l'industria della carta ha un ruolo fondamentale in tutto questo, l'industria della carta riciclata che in Italia è un'industria estremamente importante e radicata".

La manager sottolinea il cambiamento culturale in atto: "C'è una grande sensibilità dal punto di vista del riciclo, della sostenibilità. Raccogliamo sempre di più richieste da parte del mondo delle scuole, quindi di conoscere maggiormente il processo di riciclo. Ospitiamo regolarmente anche studenti e devo dire che il riciclo è entrato nelle case di tutti noi e fa parte della nostra quotidianità ormai".

Sul nuovo prodotto presentato a Rimini, Zago spiega: "Dal punto di vista di Pro-Gest, oltre a ovviamente continuare con gli imballaggi in cartone ondulato, quest'anno abbiamo come innovazione di prodotto presentato qui a Ecomondo 'Protect': si tratta di utilizzare la polpa di cellulosa riciclata direttamente in cartiera; si ottiene un materiale fluido che poi viene utilizzato nello stampaggio per vari tipi di industrie, qualsiasi tipo di industria, industria meccanica, automotive, sicuramente anche la cosmetica. Si può avere un prodotto versatile, un prodotto che presuppone la sostituzione di materiali plastici o di polistirolo, è un prodotto completamente riciclato e riciclabile ed è un prodotto sostenibile".

Il gruppo Pro-Gest, che ricicla ogni anno oltre 1,5 milioni di tonnellate di carta da macero realizzando 1,3 milioni di tonnellate di nuova carta e 1 miliardo di metri quadrati di cartone ondulato, opera attraverso i due stabilimenti principali di Cartonstrong a Grezzago (Milano) e Ondulati Giusti ad Altopascio (Lucca), dotati della massima tecnologia nella produzione di cartone ondulato in Italia.

TMNews

Ecomondo, il Green Deal europeo tra critiche e necessità

Rimini, 4 nov. (askanews) - Alluvioni al nord, siccità al sud. L'Italia si riscalda il doppio della media globale e gli eventi atmosferici estremi si moltiplicano. A Rimini, a Ecomondo, si discute di come uscire da questa emergenza climatica senza sacrificare la competitività delle imprese. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale: "Serve uno scatto, non dobbiamo difendere un modello che non ha funzionato, dobbiamo mettere in campo un modello anche più ambizioso, ma che sia in grado di tenere insieme questi due elementi. Riduzione delle emissioni e dall'altra parte competitività delle imprese".

La sfida è reale. Negli ultimi mesi è emerso un dato preoccupante: il mercato della plastica riciclata è crollato. Si ricicla, ma non si riesce a venderla. Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: "E' un fenomeno che non conoscevamo: si ricicla e non si riesce a vendere perché il prezzo è crollato, abbiamo i piazzali pieni, molto preoccupante".

Il messaggio da Rimini però è di spinta in avanti, non di battute d'arresto. Come chiede l'ex premier Paolo Gentiloni, co-presidente della Task Force Onu sulla crisi del debito: "Ci saranno certamente della cose da discutere e da aggiustare nei grandi progetti di transizione climatica, ma fermarsi in questa transizione climatica sarebbe un suicidio".

I numeri dicono che qualcosa si muove. Le emissioni di gas serra sono già calate del 28%, le rinnovabili hanno raggiunto il 49% della produzione elettrica. Ma altri dati sono meno incoraggianti: l'auto elettrica in Italia è solo il 7% del mercato, mentre in Europa la media è del 22%. Senza il Green Deal europeo e i fondi del Pnrr l'Italia sarebbe in recessione, come ha ricordato Ronchi. "In Italia non pochi criticano il Green Deal europeo. Si stanno dimenticando che noi non siamo in recessione soolo perché il Pnrr ha assicurato una crescita del Pil. Senza i fondi del Pnrr, senza il pilastro del Green Deal europeo, l'Italia sarebbe in recessione".

TMNews

Confindustria Ceramica: su Ets servono correttivi da Bruxelles

Rimini, 4 nov. (askanews) - Il settore ceramico italiano, eccellenza della manifattura e leader mondiale nell'export, si trova a fronteggiare una grave crisi di competitività dovuta all'impennata dei costi energetici e all'impatto oneroso della normativa europea sul sistema Ets (Emission Trading System). E' l'allarme lanciato dal direttore generale di Confindustria Ceramica, Armando Cafiero, a margine dell'evento "La Ceramica verso il Futuro" a Ecomondo. Il settore, che conta 248 imprese e genera un fatturato di 7,6 miliardi di euro nel 2024, sostenendo circa 40.000 posti di lavoro diretti e indiretti, ha investito 4,5 miliardi di euro in innovazione negli ultimi 12 anni, dimezzando le emissioni di CO per metro quadro rispetto alla fine degli anni '90. Nonostante ciò, la ceramica è classificata tra i settori "Hard-to-Abate", dove il 85% del fabbisogno energetico è coperto dal gas naturale e le tecnologie attualmente disponibili non consentono una decarbonizzazione effettiva della componente termica. Secondo le proiezioni, il costo diretto e indiretto dell'Ets per il settore ceramico italiano ammonta a circa 130 milioni di euro all'anno nel periodo 2021-2025, destinato a superare i 225 milioni di euro all'anno dal 2031. Tale onere ha già causato una diminuzione degli investimenti del 20% su base annua nel 2024.

"L'industria ceramica è un'eccellenza della manifattura italiana, leader mondiale dell'export in valore dei nostri prodotti in tutte le destinazioni - ha spiegato Cafiero - perché ha sempre investito molto. E' leader mondiale anche del delle tecnologie del settore che sono prodotte dal nostro indotto. Il problema che abbiamo adesso è quello di avere risorse per continuare ad investire a questo livello". Il settore della piastrella, ha ricordato il direttore, ha storicamente "i costi dell'energia più alti d'Europa, che vuol dire anche i più alti del mondo". A questo si aggiunge "una normativa europea come quella dell'emission trading che in assenza di alternative tecnologiche effettive drena risorse ai nostri investimenti. Il rischio vero - ha spiegato - è che adesso per le imprese di tutte le dimensioni questo porti allauz investimenti una perdita di competitività in prospettiva, che vuol dire subito però perdita di fatturato per il nostro indotto. Rischiamo di seguire purtroppo quanto sta succedendo per l'automodip, bisogna evitarlo in in tutti i modi e servono degli urgenti correttivi a livello di Bruxelles il più presto possibile".

TMNews

Bandiere a mezz'asta alla Casa Bianca per la morte di Dick Cheney

Milano, 4 nov. (askanews) - Le bandiere degli Stati Uniti sventolano a mezz'asta alla Casa Bianca in onore dell'ex vicepresidente americano Dick Cheney, scomparso all'età di 84 anni.

Quaranteseiesimo vicepresidente degli Stati Uniti, Cheney ha servito al fianco del presidente repubblicano George W. Bush per due mandati tra il 2001 e il 2009, ed è stato per decenni un polarizzante personaggio di Washington. Nei suoi ultimi anni di attività politica, tuttavia, Cheney, conservatore intransigente, è stato ampiamente ostracizzato dal suo partito a causa delle sue aspre critiche al presidente Donald Trump, che ha definito un "codardo" e la più grande minaccia di sempre per la repubblica americana.

In un'ironica conclusione di una leggendaria carriera politica - nota la Cnn - Cheney ha dato il suo ultimo voto alle elezioni presidenziali del 2024 a Kamala Harris, a dimostrazione di come il partito repubblicano populista si fosse rivoltato contro il suo tradizionale conservatorismo.

TMNews