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Flash-mob davanti a Palazzo Chigi: "Mettiamo il veto a Orban"

di TMNews lunedì 27 ottobre 2025
1' di lettura

Roma, 27 ott. (askanews) - Cartelli con scritto "Mettiamo il veto a Orban" e "Orban non è il benvenuto" a Roma davanti a Palazzo Chigi poco prima dell'incontro tra il premier ungherese con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Un flash mob organizzato da Più Europa, il segretario Riccardo Magi ha dichiarato: "Solo poche settimane fa Orban ha detto che la colpa dell'invasione russa in Ucraina è dell'Europa, ha sempre rappresentato il governo europeo più servizievole nei confronti di Putin, quella rappresentata a Palazzo Chigi oggi non è la nostra Europa, ma quella di un impostore che ha ricevuto miliardi di contributi, soldi di tutti i cittadini europei, per usarli nel proprio Paese ma per annientare la democrazia in Ungheria".

"È l'inventore della democrazia illiberale - ha proseguito Magi - è colui che ancora oggi ritiene che anche Putin sia un modello da seguire, quindi noi pensiamo si debba manifestare contro Orban e contro chi ha usato di più il potere di veto nel Consiglio europeo, quel potere di veto che la presidente Meloni giorni fa in Parlamento ci ha detto che le piace tanto, perché a lei l'Europa piace debole, per continuare a dare all'Europa colpa di quello che non funziona" ha concluso Magi.

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Milano, 28 ott. (askanews) - Dici Halloween e pensi alle caramelle. Il simpatico rito "dolcetto scherzetto" nella serata del 31 ottobre ha ormai contagiato anche gli italiani nonostante le sue origini irlandesi. E per gli 11 milioni di connazionali che, si stima, lo festeggeranno la caramella è sicuramente un simbolo e un goloso obiettivo. Con la soddisfazione dei produttori, che in questo periodo vedono impennarsi le richieste:

"E' una festa che fortunatamente per noi produttori di caramelle, per noi produttori dolciari, ha avuto un forte impatto positivo sui consumi dei nostri prodotti perché è stata adottata con entusiasmo dagli italiani - ci ha spiegato Luigi Serra, portavoce del progetto Piacere, Caramelle di Unionfood - Non a caso le caramelle sono il tipo di dolcetto più utilizzato dai bambini nella loro festosità legata ad Halloween. Più del cioccolato, più dei biscotti, più degli snack in generale. Il 65% di loro offre o chiede con simpatica petulanza proprio le caramelle".

E i numeri, elaborati da Unione italiana food su dati Niq, raccontano proprio di questa passione comune a quasi tutti gli italiani - il 95% dice di apprezzarle e consumarle - che nelle settimane a ridosso di Halloween si intensifica:

"Abbiamo i dati del mese di ottobre che è il mese in cui si sviluppano le grandi vendite di Halloween: bene nel 2024 sono state più alte del 13% addirittura rispetto alla media mensile - ha spiegato Serra - Detto da un punto di vista economico, il solo mese di ottobre vale come vendita 55 milioni di euro di caramelle e questo va inquadrato poi nel contesto generale di una vendita totale anno che per esempio nel 2024 ha sfiorato i 600 milioni di euro, cioè tante tonnellate di caramelle. Sono 56 milioni di chili di caramelle vendute in un anno".

Un dato che se letto alla luce dell'attuale congiuntura dimostra una sostanziale tenuta nelle vendite di caramelle, un momento di gratificazione personale che ci si concede a un costo tutto sommato abbordabile. Eppure dietro questa dolce concessione c'è un lungo lavoro di ricerca e sviluppo dell'industria che cerca di rispondere e in alcuni casi anticipare le esigenze del mercato.

"Si sa poco del grande lavoro che c'è dietro il lancio di un prodotto, di una nuova ricetta - ha sottolineato - Può passare anche uno o due anni prima che venga immessa sul mercato la ricetta e il tipo di caramella che si è voluto fin dall'inizio realizzare. Ogni anno le aziende italiane del nostro settore realizzano dalle 35 alle 40 ricette e ne lanciano poi effettivamente sul mercato con più o meno successo 10-15 nuove caramelle ogni anno".

Così ai gusti tradizionali, ogni anno se ne aggiungono di nuovi, anche se a guardare la classifica dei più apprezzati il podio pende naturalmente per i classici, con agrumi (44%), menta forte o balsamica (39%) e liquirizia (36%), a farla da padroni. Ma l'innovazione resta un pilastro di questa industria per stare al passo di un mercato in continua evoluzione

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