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Curacao fa l'impresa, la nazione più piccola qualificata a Coppa del Mondo

di TMNews mercoledì 19 novembre 2025
1' di lettura

Willemstad, 19 nov. (askanews) - Una impresa senza precedenti. La piccola nazione caraibica di Curaçao si è qualificata per la Coppa del Mondo per la prima volta, superando di misura il turno dopo un frenetico ultimo giorno di qualificazioni Concacaf, in cui anche Panama e Haiti prenotano i loro posti per il torneo del 2026 in Nord America. Migliaia di persone si sono riunite al centro commerciale Sambil di Willemstad per seguire la partita contro la Giamaica che ha permesso al piccolo Stato di conquistare il pass per il Mondiale. "Faremo vedere a tutti che siamo piccoli, ma abbiamo un cuore grande" dicono i tifosi.

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Avs porta in piazza amministratori locali contro la manovra

Roma, 19 nov. (askanews) - Avs ha portato in piazza i suoi amministratori locali contro la manovra varata dal governo Meloni che è all'esame del Senato e su cui l'Anci ha lanciato un allarme durante le audizioni. "Basta taglia agli enti locali", la finanziaria è "contro i servizi essenziali", gli slogan della manifestazione che si è svolta a Roma, tra bandiere e fasce tricolore.

"Oggi Avs è in piazza con amministratori e amministratrici per denunciare una legge di bilancio che taglia le risorse agli enti locali, significa la scuola, l'assistenza per i più fragili, significa indebolire la vita di milioni italiani e italiane", ha detto Nicola Fratoianni. Cui si è agganciato Angelo Bonelli sottolineando in particolare il tema del cambiamento climatico: "La manovra economica di Meloni non affronta le priorità dell'Italia e degli italiani, prevede tagli ai servizi sociali, non investe nella scuola e nella sanità pubblica, in una situazione di crisi climatica di fronte a un governo negazionista che pensa al condono edilizio, al ponte sullo Stretto di Messina, un'opera illegittima che sottrae 14 miliardi di euro al Sud e alla difesa del suolo".

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Non solo "quiet piggy": Trump attacca un'altra giornalista, della Abc

Roma, 19 nov. (askanews) - Un altro attacco personale in pubblico a una giornalista: a poche ore dalla diffusione del video in cui insulta una reporter di Bloomberg dicendole "zitta, porcellina" per evitare una domanda sullo scandalo Epstein, Donald Trump ha aggredito verbalmente una cronista della rete televisiva Abc, Mary Bruce, durante l'incontro allo Studio Ovale con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Bruce aveva fatto il suo lavoro, ponendo diverse domande: la prima a Trump, chiedendo se non ci sia un conflitto d'interessi nel momento in cui la famiglia del presidente-tycoon fa affari in Arabia Saudita, la seconda a Bin Salman, su perché gli americani dovrebbero fidarsi di lui dato che l'intelligence Usa ha concluso che proprio il principe avrebbe ordinato l'assassinio di un giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi, fatto letteralmente a pezzi nel consolato saudita di Istanbul nel 2018.

La reazione di Trump è stata furiosa: "Notizie false. Abc Fake News, una delle peggiori, una delle peggiori del settore. Ma risponderò alla tua domanda. Sai, non è la domanda che mi dà fastidio, è il tuo atteggiamento. Penso che tu sia una pessima giornalista. È il modo in cui poni queste domande. A un uomo così rispettato, cominci facendogli una domanda orribile, indisciplinata, e semplicemente terribile".

Trump ha poi difeso bin Salman nello specifico, dicendo che non sapeva nulla dell'assassinio di Kashoggi: "Per quanto riguarda questo signore - ha detto riferenedosi al principe - ha fatto un lavoro fenomenale. E stai parlando di una persona - ha aggiunto in riferimento al giornalista assassinato - estremamente controversa. Molte persone non apprezzavano il signore di cui sta parlando. Che ci piaccia o meno, certe cose succedono, ma lui non ne sapeva nulla. E possiamo finirla qui. Non è necessario mettere in imbarazzo i nostri ospiti con domande del genere".

Alla fine, il presidente ha insultato l'emittente, minacciando di farle ritirare la licenza: "E Abc, la tua azienda, la tua azienda merdosa, è uno dei responsabili. E ti dirò una cosa. Ti dirò una cosa. Penso che Abc dovrebbe essere privata della licenza. Perché le vostre notizie sono così false e così sbagliate. E abbiamo un ottimo commissario, che dovrebbe occuparsene".

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La fragilità che non si rompe, Elisabetta Di Maggio alla GAM Torino

Torino, 19 nov. (askanews) - C'è una anomalia affascinante nel lavoro di Elisabetta Di Maggio, l'artista veneziana che da anni indaga le relazioni, i circuiti e le trame della nostra esistenza: le sue opere hanno una resistenza e una forza che sembra in contrasto con la fragilità dei materiali che usa, e la bellezza di questa anomalia è che la "percepiamo", ma non la "sentiamo", perché poi l'opera è completa e compiuta in sé. La GAM di Torino le dedica oggi una mostra antologica, curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna e significativamente intitolata "Frangibile".

"Frangibile - ha spiegato l'artista ad askanews - non è debole, perché potrebbe essere confuso, e non è solo frangibilità dei materiali, io uso tanti materiali che sono materiali molto fragili, diciamo così, però non si tratta solo dei materiali, è anche la frangibilità di un pensiero, la frangibilità di una relazione, e frangibile per me è la ricerca del punto di equilibrio e dello stare in equilibrio in relazione al fuori di me. E lo faccio appunto attraverso l'uso di di materiali che stresso, senso che li porto fino a un punto di rottura ipotetico che però non si rompe".

Pareti di carta velina, saponi intagliati, mosaici di vetro, porcellane sottilissime, elementi vegetali, francobolli sovrapposti: le opere hanno spesso una carica magnetica che va al di là dell'oggetto come tale e, come dice lei stessa, e si inserisce nel flusso del "continuo universale". La mostra torinese, poi, è anche un percorso dentro tutta la carriera dell'artista.

"È un po' come ripercorrere tutto il tempo che è trascorso - ha aggiunto Elisabetta Di Maggio - che sono trent'anni, quindi è un'emozione forte, che però penso che alla fine abbia una coerenza e questo è importante per me".

Articolata in sei stanze della GAM, "Frangibile" è parte della Terza Risonanza del museo e resta aperta al pubblico fino al 1 marzo 2026.

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Formazione tecnici Ryanair: accordo tra Calabria, SEAS e AEA

Azzano San Paolo, 19 nov. (askanews) - Ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, è stato presentato il progetto che segna un nuovo passo nella collaborazione tra Ryanair, Regione Calabria, SEAS ed Aircraft Engineering Academy. Un accordo che punta a formare i futuri tecnici aeronautici destinati alla base di manutenzione che la compagnia irlandese realizzerà a Lamezia Terme. Al tavolo, erano presenti il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il CEO di Ryanair Eddie Wilson, il presidente di SACBO Giovanni Sanga, e Alessandro Cianciaruso, CEO di SEAS e della Aircraft Engineering Academy, ente formativo accreditato ENAC.

Il progetto prevede un percorso di 24 mesi presso la sede AEA di Azzano San Paolo: oltre 2.400 ore tra teoria e pratica su velivoli e attrezzature certificate, con l'obiettivo di ottenere la licenza di manutentore aeronautico categoria B1.1, una delle più richieste nel settore. Ne ha parlato Alessandro Cianciaruso, CEO di SEAS e della Aircraft Engineering Academy: "Questo progetto in realtà segue quello che abbiamo iniziato lo scorso anno, quando con la Calabria abbiamo appunto fatto un accordo dove stiamo formando, e formeremo, i futuri tecnici che formeranno poi la forza lavoro che popolerà gli hangar di manutenzione che Ryanair sta costruendo proprio a Lamezia Terme. Questo percorso è un percorso che è iniziato in due fasi. C'è una parte che riguarda i tecnici manutentori certificati, quindi un percorso articolato su due anni e in più abbiamo quelli che saranno i meccanici, che avranno tre mesi in aula di formazione teorica e inizieranno poi subito ad operare nella parte pratica inizialmente negli hangar di Bergamo, poi torneranno tutti giù in Calabria, per poi essere gli attori principali".

Un progetto che rientra nella strategia di crescita della Calabria, come sottolineato dal presidente Occhiuto, grazie a un sostegno regionale che aiuterà i primi candidati selezionati a intraprendere il percorso formativo con un contributo economico dedicato: "Qui c'è un modello che stiamo cercando di replicare in Calabria. Partirà nelle prossime settimane con la costruzione degli hangar e spero anche con l'Academy nei prossimi mesi. Mi aspetto che questi modelli possano insegnare insieme al Paese che, investire in questo settore, significa investire sulla libertà del movimento e quindi sul rafforzamento dei diritti anche per i giovani che fino a qualche anno fa, invece, potevamo difficilmente muoversi in giro per il mondo".

I prossimi passi prevedono recruiting day dedicati, l'avvio dei corsi in Academy e, al termine, l'inserimento dei tecnici nella nuova base di Lamezia Terme, in un momento in cui in Europa la domanda di manutentori è in forte crescita. Un lavoro di squadra che unisce istituzioni, formazione e industria aeronautica, costruendo un ponte virtuoso tra nord e sud del Paese.

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