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Sorteggio dei mondiali, Trump saluta il "grande giorno"

di TMNews venerdì 5 dicembre 2025
1' di lettura

Milano, 5 dic. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump saluta il sorteggio per la Coppa del Mondo 2026 al suo arrivo a Washington per una cerimonia che traccerà il percorso verso la vittoria per i contendenti alla fase finale a 48 squadre. "È un giorno importante, è uno sport fantastico, e sta davvero arrivando in America, e nessuno avrebbe mai pensato che una cosa del genere potesse accadere", ha dichiarato Trump mentre gli Stati Uniti si preparano a co-ospitare il torneo del 2026 con Messico e Canada.

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"Ci hanno chiesto se siamo preoccupati che queste nuove regole possano far calare il turismo. La risposta è no. Stiamo andando molto bene. Vogliamo semplicemente che chi arriva qui lo faccia in sicurezza. Ci interessa la sicurezza, ci interessa la protezione. Vogliamo assicurarci che le persone sbagliate non entrino nel nostro Paese."

Poco dopo, Trump sposta l'attenzione sulla vendita di Warner Bros Discovery, ponendo un punto preciso: per lui la rete Cnn dovrebbe finire in mani nuove o essere separata dal resto dell'operazione.

"Credo che qualsiasi accordo debba garantire con certezza che Cnn ne faccia parte, oppure che venga venduta separatamente. Non penso che le persone che oggi guidano quella società e Cnn, un gruppo di persone molto disonesto, debbano poter continuare così. Ritengo che Cnn debba essere venduta insieme al resto".

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"Noi chiediamo in particolare una nuova normativa sulle querele temerarie che possa difendere i giornalisti da atti di intimidazione tesi sostanzialmente a tappargli la bocca, normativa nazionale e non riguardante solo i casi transfrontalieri come dovrebbe fare il governo - spiega - poi chiediamo che ci siano norme a tutela delle fonti perché abbiamo assistito addirittura a perquisizioni nelle redazioni giornalistiche e infine lo stop alle azioni di spionaggio che il caso Paragon ha fatto emergere, un caso davvero inquietante perché come sappiamo quel software è in mano solamente a servizi segreti dei governi occidentali".

"Infine - aggiunge - c'è una grande questione che è il rapporto con la stampa, il governo, la presidente Meloni, farebbero bene come in ogni paese occidentale a rispondere alle domande dei giornalisti perché i cittadini hanno il diritto di essere informati e di vedere anche che il nostro governo si confronta con un contraddittorio o comunque con delle domande vere e di senso".

TMNews