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Il mito di Moby Dick in una mostra enciclopedica e inafferrabile

di TMNews venerdì 12 dicembre 2025
3' di lettura

Genova, 12 dic. (askanews) - Moby Dick è uno dei grandi romanzi dell'umanità, un capolavoro anomalo e unico, che proprio per queste caratteristiche ha creato una mitologia, tanto evidente quanto inafferrabile e molteplice. Con lo stesso spirito Palazzo Ducale a Genova e la sua direttrice Ilaria Bonacossa hanno immaginato una mostra che ripercorresse nei secoli questo mito: sfida enormemente affascinante, ma complessa, che ha portato a un risultato avvolgente, sempre diverso, imprevedibile e, alla fine, riuscito, soprattutto nell'essere aperto e senza pretese di risposte definitive. Potremmo dire perfetto nel suo essere, ontologicamente, solo perfettibile.

"Io avevo in testa non l'estetica della mostra, ma il racconto - ha detto la direttrice ad askanews - cioè il fatto che si partisse dal libro e come il libro, che è pieno di incisi, che continua a andare fuori tema, la mostra doveva fare questo per aver forza, cioè non illustrare il romanzo, ma usare tutti i temi del romanzo facendoli propri perché il romanzo in realtà è veramente moderno e volendolo leggere in chiave ancora più contemporanea è forse anche una metafora dell'America di oggi, che a forza di volere e di non ascoltare finisce a picco".

La mostra ha la stessa vocazione enciclopedica del libro di Melville, vero esempio di romanzo totale, e la declina con una passione ossessiva, ma mai univoca: si passa dalle cancellature di Isgrò ai libri arpionati di Elisabetta Benassi, dalla tassonomia di Mark Dion alle sculture di Marzia Migliora, dalla stanza di Clara Hastrup regolata dal movimento dei pesci in un acquario, alla stupenda sala dedicata a Joan Jonas e alle sue mimesi con il corpo dei pesci e con il mare, fino alle sculture geometriche di Claudia Losi, che ci dicono della bianchezza della balena, ma anche di come il suo corpo, una volta cacciato, veniva sezionato. E poi c'è l'opera video che, in qualche modo, è il cuore dell'esposizione: "Vertigo Sea" di John Akomfrah.

"L'idea era - ha aggiunto Ilaria Bonacossa - artisti che parlassero di balene, ma che in qualche modo aprissero questa idea della balena, quindi non illustrazioni di balene, ma se penso al film di Akomfrah, che per me era centrale perché è un film che parla del mare come bellezza, come violenza racchiude l'idea di cos'era la baleneria ma anche perché si sono riusciti a salvare le balene; il suono delle balene allestendo la cappella del doge in quel modo, quella è stata una visione molto iniziale: questa idea di poter venerare la balena quasi come un animale capace di parlarci di una dimensione. in fondo questo animale è un dinosauro, però è un mammifero, respira, però è un pesce, insomma è talmente tutto che non può che essere affascinante".

"Moby Dick - La balena", co-curata da Thyssen Bornemisza Art Contemporary, è una mostra di continue storie che hanno tempi e destini diversi. Non è mai una semplice rappresentazione, tanto che Achab, il personaggio chiave del libro insieme al capodoglio bianco, in fondo non c'è. Ma proprio questa sorta di assenza lo rende sempre presente al fianco del visitatore, come se lo guidasse, anche ad ascoltare il canto delle balene, che può essere un'esperienza commovente, ma pure il segnale di una caccia che sta per iniziare. E quando, nella notte più nera, la lancia del capitano si cala silenziosa in mare, lì nasce la letteratura contemporanea. Anche di questa emozione segreta ci parla, seppur indirettamente come nel libro cristallizzato di Tacida Dean, la mostra di Genova. (Leonardo Merlini)

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Trump firma un ordine esecutivo per centralizzare le norme sull'IA

Washington, 12 dic. (askanews) - Donald Trump ha firmato un decreto per centralizzare a livello federale la regolamentazione dell'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di impedire ai singoli Stati di adottare norme autonome sul settore.

L'annuncio è arrivato dallo Studio Ovale della Casa Bianca, dove il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il suo approccio sull'intelligenza artificiale:

"Vogliamo avere un'unica fonte centrale d'approvazione e penso che abbiamo grande sostegno da parte dei repubblicani e probabilmente anche dei democratici perché è una questione di buon senso" ha detto. Gli Stati Uniti sono "molto avanti rispetto alla Cina" ha aggiunto Trump, sottolineando che una frammentazione normativa rappresenterebbe "il più grande regalo possibile a Pechino e ad altri paesi".

Will Scharf, capo di gabinetto della Casa Bianca ha poi spiegato che si tratta di "un ordine esecutivo che impone ad alcuni settori dell'amministrazione di intraprendere azioni decisive per garantire che l'IA possa operare all'interno di un unico quadro nazionale, invece di essere soggetta a una regolamentazione a livello statale che potrebbe potenzialmente paralizzare il settore".

Gli Stati Uniti hanno parallelamente annunciato un accordo con Giappone, Corea del Sud, Singapore, Australia e Israele per mettere in sicurezza le filiere strategiche legate all'intelligenza artificiale e ridurre la dipendenza dalla Cina per materiali critici come il silicio e le terre rare.

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Urban Value by Ninetynine celebra i primi 10 anni di progetti

Roma, 12 dic. (askanews) - Presso la sede dell'Associazione Civita a Piazza Venezia, si sono celebrati i primi 10 anni di progetti di rigenerazione urbana temporanea realizzati da Urban Value by Ninetynine. Da quando ha precorso i tempi nel lontano 2011, con la riapertura al pubblico del "Palazzo della Civiltà Italiana", ad oggi, questa realtà è intervenuta su luoghi esistenti non più utilizzati e in stato di abbandono, con l'obiettivo di riattivare gli spazi per un periodo transitorio, in attesa di destinazione d'uso definitivo. Ne ha parlato Simone Mazzarelli, fondatore e amministratore delegato di Urban Value by Ninetynine: "Urban Value in questi 10 anni si è occupata di sanare una ferita per il territorio. Immobili abbandonati, che erano trascurati, non potevano far altro che rimanere chiusi al loro destino, fin quando una conversione definitiva non li avesse trasformati in altro. Ma in quel periodo transitorio non potevano che essere ricettacolo di potenziali occupazioni, comunque di ferita per il territorio. Urban Value si è occupata di questo, sanare questa ferita, riempiendo questo tempo, questo spazio, di contenuti e opportunità che hanno ridato poi vita a tantissime attività".

Un fenomeno che, dopo anni di sperimentazioni in alcune città italiane, ha preso piede nel dibattito nazionale, grazie al coraggio e alla sperimentazione di alcuni player pubblici come Cassa Depositi e Prestiti e Agenzia del Demanio. Ne hanno parlato Marco Sangiorgio, AD Giubileo S.P.A. 2025, e Alessandra Dal Verme, Direttore dell'Agenzia del Demanio.

"Noi come Cassa Depositi e Prestiti ci trovammo ad acquisire una serie di immobili ex pubblici e avevamo il problema di valorizzarli, di farli diventare qualche cosa di diverso per il futuro. A un certo punto ci siamo resi conto che poteva essere molto interessante inventare un utilizzo temporaneo per quelle aree, per farle conoscere alla cittadinanza, per farle diventare qualche cosa di conosciuto e non di sconosciuto e chiuso" ha dichiarato Sangiorgio.

"Noi abbiamo cominciato con Urban Value a Napoli con Palazzo Fondi. E' stata un'esperienza bellissima, molto attrattiva per la città. Il bene è stato utilizzato per parecchi anni in tutta la fase di progettazione che non è stata molto breve, come noi sappiamo spesso le fasi si prolungano. Oggi comunque il bene è orientato verso gli usi governativi, ma abbiamo fatto tesoro di quella che è stata l'esperienza di Urban Value all'interno di Palazzo Fondi. Quindi in alcune aree proseguiremo con un'apertura alla collettività, alla cittadinanza, che ha amato tantissimo questo salotto nella città" ha aggiunto Dal Verme.

All'evento hanno preso parte: Nicola Maccanico, Vice Presidente di Associazione Civita; Sabrina Alfonsi, Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale; Tobia Zevi, Assessore a Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale; Alessandra Dal Verme; direttore Agenzia del Demanio; Marco Sangiorgio, amministratore delegato Giubileo 2025 S.p.A.; Riccardo Capecchi, presidente della Fondazione Lottomatica; Simonetta Giordani, segretario generale di Associazione Civita e Simone Mazzarelli, fondatore e amministratore delegato di Urban Value by Ninetynine.

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Upside, l'evento gaming che proietta l'Italia al futuro

Roma, 12 dic. (askanews) - Sono stati presentati presso l'e-Gokart di Parco de Medici a Roma i risultati del progetto 'Upside', la prima competizione gaming orientata verso le tecnologie emergenti. Il progetto è realizzato nell'ambito dell'avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), con un partenariato costituito da: Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, ente capofila del progetto, Mkers Spa, Politecnico di Bari, WINDTRE BUSINESS e il Centro di Competenza Meditech.

Il Prof. Michele Ruta del Politecnico di Bari ha dichiarato: "Il progetto Upside è il prototipo di un caso di studio; tecnologie come l'intelligenza artificiale, la blockchain e il 5G sono state incluse in un gioco nel quale, non soltanto gli utenti si confrontano tra di loro, ma in realtà si interfacciano con agenti sintetici guidati dall'intelligenza artificiale, il tutto in un contesto digital, cioè in un contesto nel quale l'interazione diretta avviene anche in concomitanza con l'interazione verso delle entità digitali che non sono fisicamente presenti".

Thomas De Gasperi, Presidente di Mkers, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Credo che il mondo del gaming sia ormai sempre di più parte della cultura, della quotidianità. Gaming vuol dire narrativa, coinvolgimento e anche quotidianità. Noi abbiamo sfruttato il videogioco perché è un'esperienza condivisa e mette tante persone d'accordo, ma è anche competizione. Abbiamo utilizzato questo strumento così attrattivo per fare anche ricerca".

L'innovazione che distingue il progetto 'Upside' è dunque l'allestimento di un'esperienza di gioco immersiva, coinvolgente ed interattiva tramite l'integrazione delle tecnologie più emergenti come le infrastrutture 5G e l'intelligenza artificiale, gettando uno sguardo ad un tema di estrema attualità come la cybersecurity.

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IA, rivoluzione in gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Roma, 12 dic. (askanews) - Una rivoluzione che impatta in maniera determinante nella vita del professionista e dal punto di vista clinico. L'avvento dell'intelligenza artificiale in gastroenterologia ed endoscopia digestiva per i professionisti è una sorta di sliding doors, un'innovazione destinata a cambiare questa tipologia di esami. In Humanitas Mater Domini a Castellanza, in provincia di Varese, dopo la fase di sperimentazione scientifica è diventata una prassi consolidata.

Questa struttura sanitaria, insieme a molte altre operanti in regione, è stata inserita in una campagna di comunicazione per raccontare le eccellenze sanitarie lombarde, lanciata da Aiop Lombardia, l'associazione, presieduta da Michele Nicchio, che rappresenta 107 strutture della sanità privata accreditata operanti sul territorio,.

"In una colonscopia, per fare un esempio concreto, il supporto dell'intelligenza artificiale è determinante. Un aiuto che supporta il medico in tutte le fasi dell'esame e permette di indentificare determinate patologie con precisione" spiega il dottor Benedetto Mangiavillano, responsabile del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva.

In termini di prevenzione, nelle campagne di screening per l'identificazione dei tumori del colon retto questa innovazione da un contributo sostanziale. Ma non è la sola, gli endoscopi ad alta definizione hanno permesso di fare, nel corso del tempo, un ulteriore salto di qualità.

"La presenza dell'anestesista durante tutto il corso dell'esame - racconta il dottor Mangiavillano - garantisce una colonscopia senza dolore per il paziente che, non muovendosi, consente al medico di operare con maggiore efficacia".

In gastroenterologia l'intelligenza artificiale troverà presto nuove applicazioni.

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