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Upside, l'evento gaming che proietta l'Italia al futuro

di TMNews venerdì 12 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 12 dic. (askanews) - Sono stati presentati presso l'e-Gokart di Parco de Medici a Roma i risultati del progetto 'Upside', la prima competizione gaming orientata verso le tecnologie emergenti. Il progetto è realizzato nell'ambito dell'avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), con un partenariato costituito da: Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, ente capofila del progetto, Mkers Spa, Politecnico di Bari, WINDTRE BUSINESS e il Centro di Competenza Meditech.

Il Prof. Michele Ruta del Politecnico di Bari ha dichiarato: "Il progetto Upside è il prototipo di un caso di studio; tecnologie come l'intelligenza artificiale, la blockchain e il 5G sono state incluse in un gioco nel quale, non soltanto gli utenti si confrontano tra di loro, ma in realtà si interfacciano con agenti sintetici guidati dall'intelligenza artificiale, il tutto in un contesto digital, cioè in un contesto nel quale l'interazione diretta avviene anche in concomitanza con l'interazione verso delle entità digitali che non sono fisicamente presenti".

Thomas De Gasperi, Presidente di Mkers, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Credo che il mondo del gaming sia ormai sempre di più parte della cultura, della quotidianità. Gaming vuol dire narrativa, coinvolgimento e anche quotidianità. Noi abbiamo sfruttato il videogioco perché è un'esperienza condivisa e mette tante persone d'accordo, ma è anche competizione. Abbiamo utilizzato questo strumento così attrattivo per fare anche ricerca".

L'innovazione che distingue il progetto 'Upside' è dunque l'allestimento di un'esperienza di gioco immersiva, coinvolgente ed interattiva tramite l'integrazione delle tecnologie più emergenti come le infrastrutture 5G e l'intelligenza artificiale, gettando uno sguardo ad un tema di estrema attualità come la cybersecurity.

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Cortei in tutta Italia per lo sciopero della Cgil contro la manovra

Roma, 12 dic. (askanews) - Manifestazioni e presidi in tutta Italia. Un altro venerdì di sciopero generale indetto dalla Cgil che ha riguardato scuole, trasporti, sanità, con cortei e disagi. La protesta è stata indetta contro la manovra finanziaria. Il segretario generale Maurizio Landini, intervenuto a Firenze, ha rivendicato "le piazze piene", sostenendo che "il governo non rappresenta la maggioranza del Paese" e che "la grande partecipazione dimostra che si chiede un cambio di rotta".

Alla manifestazione di Roma, striscioni con scritto "Tre cose devono scendere: le bollette, il costo della vita e gli over 60 dalle impalcature" e in riferimento alle parole del ministro dei Trasporti per un altro sciopero di venerdì, il cartello: "Salvini, 897 morti sul lavoro: questo non è un weekend lungo, ma una responsabilità".

Natale Di Cola, segretario Cgil di Roma e Lazio: "Il governo continua a raccontare bugie ma la realtà è diversa: le persone non riescono ad arrivare a fine mese. Questa manovra non aumenta i salari, non permette di andare in pensione e non rafforza i servizi pubblici. È una manovra che umilia gli enti locali e colpisce la Capitale. Siamo in piazza insieme ai lavoratori e alle lavoratrici per chiedere al governo di fermarsi e cambiare l'economia di guerra, perché non solo non si risolvono i problemi del Paese, ma si alimentano le guerre".

In piazza rappresentanti di diverse categorie che contestano le misure previste nella manovra. Valentino Bergamaschi, ricercatore precario nel settore agroalimentare: "Lavoriamo stabilmente per portare avanti la ricerca in un settore che il nostro governo considera prioritario, ma purtroppo il futuro, che è strettamente legato all'attività di ricerca, non viene ricompensato come dovrebbe".

Maena Divona, della rete dei caregiver: "Quello che ci offrono è una miseria, non lo accettiamo. Vogliamo essere riconosciuti come lavoratori perché forniamo assistenza continua a persone con disabilità, persone allettate. Non riceviamo alcun sostegno, non abbiamo nulla".

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Salute, il 64% degli italiani ha fiducia nella sanità digitale

Roma, 12 dic. (askanews) - L'Italia è sempre più aperta all'innovazione digitale e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale anche nel campo della salute: il 64% degli italiani si dichiara a proprio agio nell'uso di strumenti digitali sanitari per gestire la propria salute e il 70% dei parlamentari e dei consiglieri regionali concorda sulla necessità di regolamentare con norme specifiche l'uso dei dati sintetici e l'utilizzo dell'IA in sanità. Non solo. Il 60% approva l'impiego dell'IA nella ricerca scientifica e nella sperimentazione clinica e il 66% si dice disponibile a mettere a disposizione i propri dati sanitari per finalità di ricerca tramite sistemi basati su IA. Sono i dati che emergono da un'indagine campionaria su cittadini, parlamentari e consiglieri regionali condotta da YouTrend in collaborazione con LS CUBE presentata all'evento "NET-HEALTH - Sanità in rete 2030", a Roma.

"Da questa iniziativa - spiega Rosanna Sovani, Partner di LS CUBE - emerge sicuramente un'esigenza di digitalizzazione. Quello che a noi ha stupito tantissimo è una grande predisposizione da parte dei cittadini verso la digitalizzazione ma anche verso la condivisione del dato sanitario; quindi l'altruismo sanitario che il regolamento europeo ha introdotto in effetti i cittadini in qualche modo lo hanno già sentito proprio, senza dover andare a leggerlo. E questo ci dà molta fiducia, perché questo vuol dire che - in un assetto ovviamente molto rigoroso e serio, perché la privacy dei cittadini è fondamentale, saremo in grado di utilizzare il dato sanitario per accelerare la ricerca e rispettare i principi di eticità per quei pazienti che non hanno l'opportunità di arruolarsi in determinati trial clinici per questioni etiche, perché sono pazienti senza un'alternativa terapeutica. Il nostro auspicio - conclude Sovani - è che i risultati di questo convegno possano essere un punto di partenza per accelerare un processo che è solo iniziato".

"Stiamo vedendo che i dati sintetici vengono utilizzati molto e li stanno utilizzando sempre più per i clinical trial e questo permette anche di ridurre i tempi di sviluppo dei clinical trial. Ma il vantaggio maggiore è sempre per il paziente", ha sottolineato Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento Ministero Salute.

L'indagine di YouTrend prende in esame anche il sentiment di cittadini e istituzioni rispetto ai sistemi premiali: il 48% della popolazione, il 53% dei parlamentari e il 74% dei consiglieri regionali si sono detti favorevoli all'introduzione di premi e incentivi per migliorare le performance regionali.

"C'è la possibilità di studiare popolazioni rare - ha detto Guido Rasi, consulente del Ministero della Salute - popolazioni difficili, popolazioni dove è difficile raccogliere i dati. Si è visto dai primi studi pilota che il dato sintetico ci può restituire tantissime informazioni, risparmiare il paziente dal sottoporsi a studi inutili, ma anche risparmiare dal punto di vista economico e soprattutto si può velocizzare di molto la raccolta dei dati, superando anche uno dei più grossi ostacoli che è quello della privacy".

L'indagine è stata condotta nell'ambito del progetto NET-HEALTH, il policy enabler - giunto alla sua terza edizione - ideato da LS CUBE con l'obiettivo di costruire una piattaforma informata, pluralista e orientata al futuro per una sanità equa, efficiente e integrata, capace di utilizzare innovazione, scienza e tecnologia al servizio dei pazienti.

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Presentata a Roma la Fondazione Infermieri

Roma, 12 dic. (askanews) - Su impulso della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche, nasce la Fondazione Infermieri un progetto strategico pensato per sostenere l'evoluzione della professione in Italia. La Fondazione è stata presentata durante un evento che ha raccontato i percorsi e le iniziative della professione infermieristica.

La Presidente della Fondazione Barbara Mangiacavalli ha dichiarato: "Abbiamo voluto fortemente la nascita della Fondazione Infermieri per affiancarla alla Federazione come ente sussidiaria dello Stato perché la riforma degli ordini ha definito un perimetro rigoroso per l'esercizio della funzione sussidiaria dello Stato. Abbiamo ritenuto opportuno affiancare una realtà come la Fondazione affinché quest'ultima potesse diventare un contenitore privilegiato per lo sviluppo e l'innovazione della professione infermieristica".

Il Servizio sanitario nazionale vive un momento storico delicato: è chiamato a trasformarsi per far fronte a sfide complesse come l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle cronicità e l'inserimento dell'intelligenza artificiale nei processi assistenziali. In questo scenario l'infermiere assume un ruolo centrale come professionista evoluto, competente nella gestione dei bisogni di salute.

Antonella Celano, Presidente APMARR, ha dichiarato: "La Fondazione Infermieri rappresenta un'occasione importante non solo per la figura infermieristica, ma risulta cruciale anche per le associazioni dei pazienti che da sempre collaborano con la federazione".

"È stato un momento di confronto interessante per la nascita della Fondazione in un momento in cui la professione infermieristica sta diventando strategica nell'attuazione della riforma del territorio e nella necessità di rafforzare la presa in carico del cittadino. Una figura, ad esempio, come l'infermiere di famiglia e di comunità che serve per assistere il cittadino ed orientarlo in tutte le scelte", ha affermato Mariella Mainolfi, Direttore della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del SSN del Ministero della Salute.

Si prospetta così una nuova figura di professionista autonomo e responsabile, centrale nei percorsi di cura costruiti sui bisogni della persona. Una figura chiave nella prevenzione e nell'assistenza per portare l'Italia nel futuro della sanità.

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Al CNR la conferenza DIITET del 2025

Roma, 12 dic. (askanews) - Presso la sede del CNR di Roma, si è svolta la conferenza DIITET del 2025. Diversi i temi affrontati quest'anno dai vari istituti sparsi per tutta Italia e coinvolti in questo evento, come quello della digitalizzazione, con un occhio di riguardo particolare al nuovo modello linguistico Minerva 7B. A parlarne è stato Roberto Navigli, docente di IA alla Sapienza Università di Roma.

Roberto Navigli, Docente IA Sapienza Università di Roma, ha dichiarato: "Abbiamo presentato Minerva 7b, il language model italiano creato da Sapienza, parliamo quindi dell'unico modello pubblico disponibile in Italia. Stiamo svolgendo un lavoro importante per i nuovi rilasci ed i casi d'uso in ambito istituzionale e industriale".

Grande spazio anche all'ingegneria e alla medicina, con la presenza di figure di spicco di Fincantieri e della Fondazione "Don Gnocchi", che si sono concentrati sugli argomenti dell'innovazione e della ricerca in campo navale e della riabilitazione neuromotoria.

Pierroberto Folgiero, AD Fincantieri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Per noi che abbiamo una leadership profonda nel navale, il tema della ricerca è molto importante. Essere qui significa creare un ponte e capire cosa è importante per l'innovazione e per le aziende, soprattutto in un momento in cui c'è tanta spinta da dare in termini di sviluppo".

"Abbiamo dato inizio ad un progetto che consenta di portare la robotica nel campo della riabilitazione neuromotoria, mettendo a disposizione una nuova tecnologia in ambito riabilitativo. Vogliamo far arrivare questa innovazione nelle palestre nelle quali pazienti affetti da disabilità motorie, sensoriali e cognitive svolgono la propria riabilitazione. L'obiettivo è rinnovare i sistemi riabilitativi garantendo dei percorsi personalizzati e continuativi ai pazienti", ha affermato Irene Aprile, Direttrice Dipartimento Riabilitazione Neuromotoria, Fondazione Don Gnocchi.

Grandi ospiti per un grande evento che ha confermato come, nonostante conti meno componenti rispetto a quelli delle altre nazioni europee (circa 8mila), il Comitato Nazionale delle Ricerche italiano abbia performance equivalenti ai propri analoghi.

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