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Molti a piangere il regista Rob Reiner sui social, Trump lo irride

di TMNews lunedì 15 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 15 dic. (askanews) - In molti a piangere sui social il regista Rob Reiner e la sua amata moglie, Michele. Da Jamie Lee Curtis a Ben Stiller, dallo scrittore Stephen King all'attrice Kathy Bates, e anche Bill e Hillary Clinton, Barack e Michelle Obama che su X scrivono: "lui e sua moglie hanno vissuto vite definite da uno scopo. Saranno ricordati per i valori che hanno sostenuto e per le innumerevoli persone che hanno ispirato".

Di tono decisamente differente il commiato del presidente Usa in carica Donald Trump che si scaglia contro il defunto, vittima secondo lui, di "rabbioso" anti-Trumpismo.

"Una cosa molto triste è accaduta ieri sera a Hollywood. Rob Reiner, un regista e comico tormentato e in difficoltà, ma un tempo di grande talento, è mancato insieme con la moglie Michele, a quanto pare a causa della rabbia che ha causato agli altri attraverso la sua grave e incurabile malattia, una malattia che debilita la mente nota come Sindrome da disordine da Trump, a volte chiamata anche TDS. Era noto per aver mandato fuori di testa la gente con la sua furiosa ossessione per il presidente Donald J. Trump, con la sua evidente paranoia che ha raggiunto nuove vette mentre l'amministrazione Trump superava ogni obiettivo e aspettativa di grandezza, e con l'età dell'oro dell'America alle porte, forse come mai prima. Che Rob e Michele riposino in pace!"

Il famoso regista aveva parlato pubblicamente contro le politiche migratorie di Trump e alcuni profili come Democratic Wins Media lo ricordano apertamente oggi, citandolo mentre diceva "è un incubo quello che succede oggi in America".

Attualmente numerosi esponenti del mondo dello spettacolo statunitense stanno criticando Trump sui social e in tv, a partire da Robert de Niro sino ai popolarissimi conduttori dei late show. Sulla morte di Reiner e moglie la polizia sta indagando su quello che ha descritto come un apparente omicidio presso la casa dove viveva la coppia.

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Camminate lunghe centinaia di metri, fatte di impronte grandi fino a 40 centimetri di diametro, disposte in file parallele.

"I dinosuari del parco dello Stelvio erano molto simili a questo plateosauro montato qui al Museo di Storia Naturale di Milano, bipedi con colli lunghi e testa piccola. Erano erbivori e camminavano in grandi branchi come abbiamo visto e testimoniato dalle orme appena scoperte i più grandi raggiungevano i 10 metri di lunghezza il peso fino a 4 tonnellate" ha aggiunto Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano.

L'area non è raggiungibile tramite sentieri, quindi per studiare le orme si dovranno usare droni e altre tecnologie di telerilevamento. Bisognerà però aspettare fino a giugno o luglio, tempo di scioglimento delle nevi, per tornare sul posto, a una quota compresa tra i 2.400 e i 2.800 metri di altitudine, e rimanerci per fare tutti i rilevamenti necessari.

La Regione Lombardia intende poi rendere l'area visitabile anche dai turisti, allestendo almeno un punto di osservazione tramite cannocchiali.

"Credo che sia un giacimento fra i primi rischi al mondo sula quale si potranno fare studi per cercare di ricostruire una serie di questioni che gli scienziati devono approfondire. Comunque è un aiuto anche per capire la conformazione del nostro territorio, l'estensione del mare che all'epoca esisteva, credo che sia una scoperta di carattere eccezionale" ha commentato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.

La posizione attuale delle orme, quasi verticale, non deve trarre in inganno. In origine era infatti la riva fangosa e calcarea dell'Oceano che si è poi trasformata in parete rocciosa.

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Il suo nome ha fatto registrare oltre 3 milioni e 800mila (3.877.370) visite, davanti a Papa Francesco (3.144.224 visite) e a Papa Leone XIV (3.025.143 visite) al terzo posto. E grazie alla rivalità con Sinner, anche lo spagnolo Carlos Alcaraz è entrato nella top ten, all'ottavo posto.

Le ricerche fatte sull'enciclopedia online (secondo i dati di Wikimedia Italia aggiornati a novembre 2025), evidenziano un anno all'insegna anche di musica, spettacolo e spiritualità. La classifica riflette molto l'attualità che ha segnato l'anno che sta per finire: a partire dalla morte del Pontefice e dalla nomina del suo successore; e a conferma dell'interesse per l'argomento, al decimo posto compare Papa Giovanni Paolo II e poco prima la voce "Lista dei papi".

Al quarto posto Lucio Corsi, che ha raggiunto una nuova notorietà grazie alla partecipazione a Sanremo e al quinto posto la Rai. Anche la pagina del Festival con oltre 1,6 milioni visualizzazioni, ha sfiorato l'ingresso in classifica.

Dalle ricerche è emersa inoltre una passione per il "crime": settimo posto per il serial killer statunitense Ed Gein, il "Macellaio di Plainfield", figura tornata al centro dell'attenzione anche grazie alla serie tv "Monster: La storia di Ed Gein". Poco più in basso, il Delitto di Garlasco, che ha registrato un rinnovato interesse a seguito delle recenti indagini sul dna di Andrea Sempio. Per poco non è riuscita a entrare in classifica anche la voce dedicata al Mostro di Firenze che, presumibilmente grazie all'uscita della miniserie "Il Mostro", ha raggiunto le 1,7 milioni di visite su Wikipedia in italiano.

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