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Difesa, Crosetto: nuova strategia Usa non è crisi della Nato

di TMNews martedì 16 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 16 dic. (askanews) - Con la nuova strategia delineata dall'amministrazione Usa "l'Europa deve assumersi le sue responsabilità" in materia di difesa. "Le garanzie Usa non sono più una cosa automatica, non si tratta di una crisi dell'alleanza ma di una ridefinizione delle responsabilità" perchè "la Nato rimarrà una delle colonne delle nostra sicurezza". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo intervento alla quinta sessione della seconda giornata della Conferenza delle Ambasciatrice e degli Ambasciatori, in corso alla Farnesina.

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Roma, 17 dic. (askanews) - "Il piano di pace del presidente Trump ha avuto il grande merito di porre fine al conflitto a Gaza, un conflitto che aveva provocato un numero di vittime civili e una crisi umanitaria ingiustificabili e che non lasciano indifferente nessuno di noi, ma si tratta di una tregua fragile e di un percorso complesso e ambizioso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni in aula alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre 2025.

"Ogni persona di buona volontà - ha aggiunto - che ha a cuore il futuro di Israele, della Palestina e la stabilità in una regione così strategica sia chiamata a fare la sua parte per consolidare la cessazione delle ostilità, che possa durare nel tempo, aprire la strada alla stabilizzazione a lungo termine della Striscia fino a realizzare la prospettiva dei due Stati".

"Tutto questo richiede un pieno accesso umanitario per far fronte ai bisogni enormi della popolazione civile, l'avvio della ricostruzione ma anche il disarmo di Hamas che deve cessare di essere una minaccia per Israele e in ultima analisi per gli stessi palestinesi", ha concluso.

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"La nostra gratitudine - ha aggiunto - va a quel cittadino, anche lui musulmano, che con il suo intervento ha evitato che la strage fosse addirittura peggiore. Nel suo gesto eroico sta un messaggio potentissimo: la pace è difficile, i nemici della pace proveranno a sabotarla in ogni modo, spetta agli uomini di buona volontà, di qualunque fede e origine, fare di tutto per costruirla e preservarla.

"Alla politica e alle istituzioni spetta invece il compito di rafforzare le misure di sicurezza e di protezione delle comunità ebraiche, che hanno il diritto di vivere in libertà nelle nostre città senza divenire bersaglio di intollerabili attacchi terroristici per il solo fatto di esistere", ha sottolineato Meloni.

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"Questa difficoltà - ha aggiunto - è l'unica cosa che può costringere Mosca a un accordo ed è una difficoltà che è stata garantita dal coraggio degli ucraini e dal sostegno occidentale alla nazione aggredita".

La trattativa per un accordo di pace tra Ucraina e Russia è "estremamente complessa", e "non può prescindere dalla volontà russa di contribuire ai negoziati in maniera equa e credibile e costruttiva. Tutto sembra raccontare che questa volontà non sia ancora maturata: lo dimostrano i bombardamenti su infrastrutture e popolazione inerme, e le richieste irragionevoli sulla porzione di Donbass non conquistata dai russi. È questo lo scoglio più difficile da superare".

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"Quindi -prosegue Conti- è una cosa che non proprio non mi riguarda e non mi interessa.A me interessa poi che le canzoni possano diventare testimonio di tutti, ascoltate in radio e magari qualcuno che possa anche restare nel tempo. E' il festival della canzone italiana, non degli ascolti". "Spero che sarà ancora un altro bel festival divertente, ormai siamo in una fase di discesa nella quale possiamo soltanto posso arrivare. Non vedo l'ora di arrivare a febbraio per far partire questo bel carrozzone, con la speranza poi magari che tanti personaggi possano magari venire qua, come è successo con con tanti e dopo dopo il festival venire qua a fare il concerto", conclude Conti.

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