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Von der Leyen: "È il momento dell'indipendenza dell'Europa"

di TMNews mercoledì 17 dicembre 2025
1' di lettura

Strasburgo (Francia), 17 dic. (askanews) - Per la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen questo è il momento "dell'indipendenza dell'Europa". Lo ha detto nel suo intervento al Parlamento europeo in vista del Consiglio europeo, il vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell'Ue, che si tiene domani e venerdì a Bruxelles.

"Il Consiglio europeo di questa settimana affronta la realtà del momento - ha spiegato - la realtà di un mondo che è diventato pericoloso e transazionale, un mondo di guerre. Un mondo di predatori. La realtà di questo mondo significa che noi europei dobbiamo difenderci e dobbiamo dipendere da noi stessi".

"Ecco perché voglio ribadire, proprio da questo luogo dove l'ho dichiarato nel discorso sullo stato dell'Unione, che questo è il momento dell'indipendenza dell'Europa - ha aggiunto - Da quando abbiamo iniziato a usare questo termine, molti sono stati scettici su ciò che esso comporta: è davvero realistico? Beh, basta guardare a ciò che abbiamo già fatto".

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"Voglio ringraziare il segretario generale" del Senato, Federico Toniato "per avere organizzato e resa possibile questa inaspettata e per noi felicissima occasione di visita del Santo Padre. È venuto in forma privata - ha spiegato La Russa - ecco perché non abbiamo potuto estendere l'invito anche alle altre cariche dello Stato e all'altro ramo del Parlamento, perché ci è stato detto che era una visita in forma privata. È il secondo Papa che viene al Senato in questa legislatura ed è venuto a visitare La Bibbia che noi esponiamo. È La seconda mostra che facciamo durante il Giubileo, la prima era su San Francesco".

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In piena sicurezza, con funi e imbragature, cinque tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) hanno indossato il costume rosso e bianco e sono scesi davanti alla facciata dell'ospedale per fare una sorpresa ai bambini.

L'iniziativa è stata promossa dal Dipartimento della Protezione Civile della presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Soccorso Alpino.

I volontari, dopo la discesa, hanno incontrato i piccoli pazienti e le loro famiglie al Castello dei Giochi davanti alla ludoteca nell'edificio e hanno distribuito regali portando così un po' di spirito natalizio anche a chi è costretto a restare in ospedale.

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Chiatti nei panni di Bocci in tv: "Mi capita di pensarci davvero"

Roma, 18 dic. (askanews) - Uno scambio di ruolo e di identità tra due persone completamente diverse. Quella famosa espressione "Vorrei vederti nei miei panni" si realizza come per magia, poco prima di Natale. Capita a Laura Chiatti e Marco Bocci, protagonisti della miniserie "Se fossi te", regia di Luca Lucini e Simona Ruggeri, in prima visione su Ra1 il 28 e 29 dicembre.

Sono Massimo e Valentina, lui operaio, lei figlia del proprietario dell'azienda in cui lavora. Due vite opposte, difficoltà e stili diversi, ognuno però con i suoi problemi e debolezze, messi alla prova quando si trovano l'uno nel corpo dell'altro, il capo e il dipendente, tra momenti di imbarazzo, famiglie nuove e pregiudizi da superare, per arrivare a conoscere anche se stessi attraverso la nuova identità.

Una favola nell'atmostefa natalizia ma che racconta anche dinamiche drammatiche. Lo scambio di ruolo anche come opportunità di aprirsi all'altro:

Marco Bocci: "Io credo che la cosa più giusta sia la tolleranza, l'apertura, nel senso che molto spesso ci chiudiamo dentro quelli che sono i nostri punti di vista e mettiamo dei muri su tutte le persone che intuiamo, capiamo, che la pensano in maniera diversa di noi e la volontà, il desiderio è proprio quello di abbattere questi muri, riuscire ad avere ognuno il suo punto di vista ma che il punto di vista possa essere comprensibile, condivisibile in qualche maniera, che possa anche farci mettere a volte in discussioni alle nostre rigidità".

Nei suoi panni ci si mette Laura Chiatti, per loro era la prima volta da attori sul set insieme dopo tanti anni di matrimonio. "Farlo con Laura dopo 11 anni mi metteva all'inizio in imbarazzo, poi ci siamo divertiti". Laura Chiatti: "Questa serie ci ha affascinato fin dall'inizio perché affrontava appunto un tema che a noi colpisce particolarmente, il tema dell'identità che è sempre mutevole e instabile. Quindi mi sembrava una sfida interessante catapultarmi nel corpo di qualcun altro e in questo caso nel suo". E alla domanda se nella vita vera ha mai pensato di mettersi nei panni del marito, risponde: "Mi capita di desiderare di essere nei suoi panni perché Marco è una persona molto forte, molto integra e ha un approccio alla vita leggero. Lui mi dice sempre, pensa giorno per giorno, ora per ora, scena per scena. Io sono una persona invece molto ansiosa e anche molto insicura, quindi sì, vorrei cogliere da lui questo aspetto di sicurezza e di stabilità".

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