Milano, 21 mag. - (Adnkronos Salute) - Basta campagne mediatiche che rischiano di alimentare false speranze nei pazienti. C'e' "urgente bisogno di proteggere pazienti gravemente malati, la cui condizione li espone a rischi notevoli di sfruttamento e facile manipolazione mediatica". E "soltanto un approccio scientifico rigoroso ed una precisa regolamentazione possono garantire un corretto trasferimento dei dati scientifici nella pratica clinica per lo sviluppo di terapie efficaci, piuttosto che per la creazione di prodotti commerciali poco efficaci". All'indomani del via libera della Camera a una sperimentazione controllata sul metodo Stamina, gli scienziati delle 'cellule bambine' tornano in campo con un nuovo "appello per un corretto impiego delle cellule staminali a fini terapeutici in Italia e in Europa". Il testo e' firmato dall'associazione Stem Cell Research Italy (Scr Italy) presieduta da Umberto Galderisi, docente di Biologia molecolare alla Seconda Universita' di Napoli; e' sottoscritto dal Consiglio di amministrazione dell'associazione e condiviso dalla Iplass International Placenta Stem Cell Society, nonche' da 17 specialisti internazionali. Tra i nomi in lista spicca quello di Antonio Giordano, cervello italiano emigrato negli Usa dove dirige lo Sbarro Institute of Cancer and Molecular Medicine di Philadelphia. Nel suo appello, Scr Italy (www.stemcellitaly.org) riprende e "sostiene con forza" quanto affermato da 13 big mondiali del settore in un articolo pubblicato nelle scorse settimane su 'Embo Journal'. Gli italiani Paolo Bianco, Elena Cattaneo e Michele De Luca, insieme a 10 colleghi di Germania, Gb, Paesi Bassi e Stati Uniti, rilanciavano l'allarme sulla prima versione del Dl Balduzzi definendolo "un attacco alle regole" della ricerca, un precedente "unico nel mondo occidentale". (segue)