Il sangue delle Farfalle, installazione di Lidia Mendez
Si conclude questo 25 novembre di cortei, manifestazioni, tagli di nastro, scarpe e panchine rosse. Tantissime le iniziative in tutte le città italiane per dire no alla violenza contro le donne, tanti buoni propositi, moltissima retorica e uno strascico di polemiche che arriva dal Parlamento e domani sarà su tutti i giornali. Se l'Aula della Camera, dopo il via libera del Senato, ha approvato in via definitiva e all'unanimità il ddl che istituisce il reato di femminicidio. introducendo nel Codice penale l'art. 577-bis, che prevede l'ergastolo quando l'omicidio di una donna sia commesso per discriminazione di genere, odio o per reprimere la libertà della vittima, lo stesso non si può dire per il ddl sul consenso informato. Su tale provvedimento, già passato all'unanimità alla Camera, è infatti scontro tra maggioranza e opposizione dopo i dubbi espressi da alcuni rappresentanti dei partiti di maggioranza in Commissione. Il consenso "libero e attuale" delle donne - se manca - certifica la violenza sessuale e su questo <servono correzioni>, secondo quanto emerso ieri al Senato a un passo dall'approvazione. Per l'opposizione non ci sono dubbi: <La maggioranza vuole affossare la legge>. E la segretaria Pd, Elly Schlein, ha preso il telefono per sentire la premier Giorgia Meloni dopo che le due erano state davvero unite nel dire sì all'ergastolo per chi commette femminicidio. Insomma, le due avversarie politiche, leader di opposti schieramenti, hanno incarnato su questo provvedimento per tutte le donne quella sorta di sorellanza, che spesso viene invocata non solo dalle femministe più accese e politicizzate e anti-maschio, ma di tutte quelle associazioni che, anche in silenzio, si adoperano per dare alle donne lo spazio che meritano nella società e fanno pressione, nell'opinione pubblica, affinché qualcosa cambi nei rapporti tra donne e uomini e la parità non sia più un miraggio. Una di queste è la Fidapa, la Federazione italiana donne arti professioni e affari, impegnata in queste settimane in varie iniziative di sensibilizzazione a favore delle donne. La sezione di Alessandria, di cui indegnamente sono chiamata a ricoprire il ruolo di presidente per il biennio 2025-27, parlerà di donne, violenza, sfruttamento e sorellanza venerdì 28 nella sala consiliare del Comune di Alessandria. Partendo da una storia vera, quella delle sorelle raccontate e perfettamente descritte nella loro vita "spaiata" da Lucia Esposito, capo della Cultura di Libero, nel suo libro edito da Giunti. Insieme a Carlotta Sartorio, vicepresidente di Medea e alla consigliera delegata per i Rapporti con la Consulta Pari Opportunità, Giulia Giustetto. Una storia conservata per trent'anni, che ha preso forma attraverso lettere da una sorella all'altra, da Ershela ad Alina. Unite per sempre. La politica prenda spunto per creare un'alleanza vera a favore di tutte le donne, al di là degli schieramenti.