Verstappen - 9 - A Perez quasi 12 secondi. Ferrari e Mercedes puntini lontani. Un martello. E una solitudine che fa quasi imbarazzo. Pare il Lewis dei tempi d’oro.
Alonso - 10 - Lì non si sorpassa ma lui ci prova e la sverniciata sul rivale Mercedes è pazzesca. Voglia di rimettersi in gioco e audacia ripagati da una macchina che nessuno si aspettava così bella ed esplosiva. Il podio numero 99 emoziona.
Leclerc - 6 (al pilota). Stoico. Ma non basta. Quando il motore lo pianta Piero Ferrari si tocca la testa. Charles vola via in Vespa. E un Sainz fino a quel momento assente cerca come sempre di salvare il salvabile. Cambia tutto, non cambia niente.
Hamilton - 5.5 - La macchina non esiste, ma la voglia di lottare non si spegne. Le busca da Alonso e il loro duello è uno dei pochi momenti di vero spettacolo.
Ocon - Capitan Fracassa di un’Alpine anonima, alla fine si ritira. Mister Penalità ne becca 3. Come il voto che gli diamo qui.
Hülkenberg - o - Sembrava il rientro dell’anno, invece gli rifilano una bandiera. Il lampo delle qualifiche è un fuoco di paglia. La gara in salita. E nemmeno Magnussen parte sotto la giusta stella.
McLaren - I tempi in fotocopia di Sargeant in qualifica la dicono lunga. Piastri ko all’esordio, Norris spettatore frustrato. Un disastro annunciato. Da 0.




