Contraffazione: fiume di euro falsi da Cina, 5 container destinati a Napoli
Palermo, 12 dic. (AdnKronos) - Il container giunto al porto di Napoli con oltre mezzo milione di monete da uno e due euro false e sequestrato lo scorso settembre era solo il primo destinato al 'mercato' italiano. Almeno nelle intenzioni dell'organizzazione di falsari, sgominata dai carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi e della sezione operativa del Comando carabinieri antifalsificazione monetaria di Roma supportati dai Comandi provinciali di Napoli, Salerno e Cosenza. Un primo trasporto di valuta contraffatta, a cui ne sarebbero dovuti seguire degli altri con cadenza mensile. Le indagini, infatti, hanno permesso di scoprire come Zhuangxiao Yong detto “Giorgio”, uno dei capi dell'organizzazione residente in Cina, si era rivolto a Dino Stancato, "faccendiere calabrese", fermato oggi nell'operazione 'Shanghai Money', per la creazione di una ditta edile, necessaria allo sdoganamento del materiale e all'intestazione delle fatture per il trasporto. Stancato, infatti, era amministratore unico della società Saie, l'impresa che nei piani della banda sarebbe stata utilizzata per effettuare almeno cinque viaggi successivi. "Facciamo la Saiet che è tutta mia al 100%” dice Dino al telefono con Giorgio, che risponde “perchè con la Saiet da ottobre, novembre, dicembre, minimo 5 containers li facciamo entrare con questa società". Secondo gli investigatori era proprio Stancato a consentire l'arrivo e lo sdoganamento dei container con la valuta contraffatta in Italia attraverso la predisposizione della documentazione, il pagamento di funzionari doganali e i contatti con i trasportatori.