Tragedia Foggia, "sconvolto" il figlio maggiore dell'agente
Roma, 12 ott. (AdnKronos) (di Sibilla Bertollini) - di Sibilla Bertollini"Sconvolto" per quanto accaduto stanotte. Nessun sospetto, non ha mai immaginato che potesse accadere una tragedia simile, che il padre potesse prendere la pistola e sparare contro la madre e le sorelle. Antonio, 26 anni, è figlio maggiore di Ciro Curcelli che stanotte ha compiuto la mattanza nella sua abitazione al terzo piano di una palazzina di via Guerrieri ad Orta Nova (Foggia). Antonio vive e lavora a Ravenna. Arrivato a Foggia è stato interrogato dai carabinieri ai quali avrebbe detto di cadere dalle nuvole: non c'era nulla che gli facesse percepire una sofferenza in famiglia, altrimenti non avrebbe mai lasciato soli i suoi. Invece l'utima volta che li ha incontrati "loro erano sereni", riferiscono fonti investigative all'Adnkronos. Gli investigatori in queste ore stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto. Perché Ciro non ha lasciato nessun biglietto sul luogo della tragedia? Che cosa ha spinto l'agente della polizia penitenziaria di 53 anni a puntare la pistola, uccidendole, contro la moglie e le figlie? Resta la certezza solo della drammatica telefonata ai carabinieri prima che Ciro Curcelli si sparasse: "Ho ucciso mia moglie e le mie figlie. Lascio la porta aperta".