Roma, 21 mar. (Adnkronos) - Su circa 1400 segnalazioni ricevute dall'Unar un migliaio riguardano la discriminazione a sfondo etnico razziale di cui il 34% nel settore dei Media e il 30 nel settore Servizi e Vita di relazione. Il dato è stato presentato durante la conferenza europea "Il razzismo in Europa e in Italia" che si è tenuta a Torino organizzato da Cie con il patrocinio e il sostegno del Comune di Torino in collaborazione con Unar, l'Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali del Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un terzo dei casi pertinenti esaminati nel 2013 proviene dal Centro Italia; dal Nord è arrivato quasi il 55% delle segnalazioni, quota equamente suddivisa tra la ripartizione Ovest (25%) ed Est (29,3%). Molto più contenute le denunce di discriminazioni provenienti dal Sud (11,3%). Per il dettaglio regionale dei casi pertinenti: Il Lazio, con il 22,1%, il Veneto con il 17% e la Lombardia con il 14,7% sono le regioni che hanno il riscontro più alto in termini di numerosità delle segnalazioni. L'85% delle discriminazioni avviene in forma diretta, spesso con l'aggravante delle molestie. La prima nazionalità, tra le 41, per numero di segnalazioni è quella italiana: 26,5% delle segnalazioni fatte da vittime, seguono i casi segnalati da persone di origine marocchina e rumena (8,5%). (segue)