(Adnkronos) - "Dopo l'arresto di Gerlandino Messina, nel settembre del 2009 Leo Sutera era diventato il capo della provincia - dice ancora il Procuratore aggiunto Vittorio teresi - e sul territorio si assisteva a un incremento delle attivita' di estorsione e danneggiamenti. Pur tuttavia noi ci siamo assunti la responsabilita' di mettere in secondo piano tutte queste attivita' per due anni. Con tutte le sofferenze per gli abitanti del territorio. A seguiti di tutte queste attivita' investigative, la Squadra mobile di Palermo nel settembre 2011 presenta l'informativa di reato su tutte queste vicende delle attivita' mafiose dell'agrigentino". "Nonostante quella informativa .- racconta ancora Teresi - non dico che abbiamo voluto ritardare quelle indagini, ma noi abbiamo continuato a considerare queste cose secondarie rispetto all'esigenza di prendere Messina Denaro". "Quando un organo di Polizia presenta una informativa di reato di questo tipo - spiega Teresi - c'e' intanto per il pm l'obbligatorieta' dell'azione penale, ma c'e' anche un altro obbligo per il pm, che e' quello che di evitare che accadano altri reati. Noi in qualche modo quella esigenza l'abbiamo congelata, rispetto all'esigenza di arrestare Messina Denaro. Quindi, per favore, non mi si dica che c'e' stata una mancanza di coordinamento per l'arresto di Messina Denaro". (segue)