(Adnkronos/Ign) - Il fondatore dell'Eni era un uomo che per sua stessa ammissione non amava parlare in pubblico. Ma attraverso i suoi discorsi era capace di coinvolgere un pubblico estremamente vario, composto da autorita' politiche, giornalisti, operatori economici, fino ai dipendenti della sua azienda, che amava definire usando spesso la parola "famiglia". "Mattei era un uomo raro - afferma il direttore editoriale Rcs Paolo Mieli, che firma la prefazione del libro -. Uno di quegli uomini che parlano poco, ma quando lo fanno "dicono" e raggiungono le menti e i cuori. Un personaggio esemplare che, come tutti ha avuto anche dei difetti, ma e' stato uno dei piu' grandi personaggi del Novecento". Fortemente convinto del rispetto delle diverse culture, l'imprenditore fu tra i primi a promuovere l'idea della collaborazione paritetica con i Paesi produttori di petrolio. La sua prematura scomparsa in un incidente aereo nei cieli di Bascape', avvenuto la notte del 27 ottobre 1962, non gli consenti' di raggiungere i risultati sperati. Ma, secondo gli autori, lascio' comunque un segno indelebile. E un eredita' fatta di lungimiranza, di capacita' di affrontare le sconfitte in modo innovativo e di coraggio per compiere scelte audaci per il futuro.