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Il “Colpo” di Simenon dà un calcio ai sentimentalismi

Un sole implacabile, che spacca il cranio e scioglie ogni cosa in un miraggio tremolante, quando il senso per l’avventura diventa parodia, trucco, inganno, e dove la farsa può slittare senza ostacoli nella tragedia più cupa
di Caterina Maniaci lunedì 15 dicembre 2025

1' di lettura

Un sole implacabile, che spacca il cranio e scioglie ogni cosa in un miraggio tremolante, quando il senso per l’avventura diventa parodia, trucco, inganno, e dove la farsa può slittare senza ostacoli nella tragedia più cupa. Il “mal d’Africa” di Georges Simenon ha un gusto amaro, disilluso eaccusatore verso tutti quegli occidentali che nel continente hanno consumato ( e continuano a consumare) cupidigia, brama di potere, delirio di onnipotenza, o anche solo uno sterile romanticismo coltivato da illusioni. Sono appena usciti, per Adelphi, due libri dedicati proprio al mondo africano, spogliato di ogni esotismo, dal fascino spesso fatale.

Ma ricco di forze nascoste. Colpo di luna (pp.166, euro 12) romanzo feroce e perfetto, che inquieta e ipnotizza il letto15 re, così come lo è, in modo irreversibile, il protagonista della vicenda, e L’Africa che dicono misteriosa (pp.219, euro 16) raccolta di articoli e reportage, il quale, fin dal titolo, promette di demolire il mito che dall’Ottocento in poi è stato costruito, ad uso e consumo del colonialismo e dell’esotismo di cui si voleva ammantare. L’Africa ci manda al diavolo», scrive Simenon, « e fa bene!». Ed ecco allora susseguirsi ritratti impietosi di sciocchi turisti che pensano di essere impegnati in pericolosi ed eccitanti safari, mentre tutto è costruito ad arte allo scopo di ricavarne un po’ di soldi. Qualcosa che nel tempo non è cambiato, se guardiamo all’ubriacatura dell’overtourism attuale... Controcanto efficace nei giorni del falso sentimentalismo natalizio.

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