Il crac

Banca Etruria, nuova inchiesta su Pier Luigi Boschi per bancarotta

Eliana Giusto

E' coinvolto in un'altra inchiesta sugli ex vertici di Banca Etruria, Pier Luigi Boschi, il papà della sottosegretaria Maria Elena Boschi. L'ex vicepresidente dell'istituto bancarie, riporta il Messaggero, è oggetto di "verifiche di elevatissima complessità" sulle "distrazioni e dissipazioni del patrimonio" che hanno portato al crac. Le indagini - Le ipotesi di reato sono bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta e sono sedici i nomi iscritti sul registro degli indagati. Si tratta degli ex presidenti Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi, degli ex vice, Giorgio Inghirami e Pier Luigi Boschi. Rossi, ha ottenuto il via libera ad altre indagini, il 28 novembre, due giorni prima dell'audizione in Commissione banche. La sua richiesta di altre verifiche è motivata "alla luce dell'elevatissima complessità delle investigazioni, aventi ad oggetto molteplici fatti tra loro collegati e di eccezionale complessità tecnica". È lo stesso Rossi a spiegare che le condotte contestate riguardano "distrazioni e dissipazioni del patrimonio della società dichiarata insolvente, mediante concessione di finanziamenti ovvero mediante diversi e ulteriori atti, nonché aggravamento del dissesto mediante omissioni di iniziative doverose".