Vogliono il sangue

Pensioni, la previsione apocalittica di Giuliano Cazzola sugli assegni: arriva la tripla stangata fiscale

Gino Coala

La tagliola che sta per scattare sulle pensioni, oltre al mancato adeguamento all'inflazione, è solo l'antipasto di un pranzo ben più duro da digerire per gli italiani. Il prof. Giuliano Cazzola, esperto di previdenza, non si aspetta nulla di buono già dalla prossima legge di Bilancio. Intervistato dal Giornale, l'economista ha provato a mettere in guardia i pensionati su quel che li aspetta: "Credo che la stangata arriverà su tutti gli italiani. Ma se il governo fosse davvero intenzionato a fregarsene della regolare, dello spread, del deficit e del debito, id anni sarebbero ancora più gravi. Dall'euro non si può solo uscire. Si può anche trovarsi fuori, al freddo e a stridere i denti". Leggi anche: Pensioni, l'ultimo avviso dell'Inps sul taglio degli assegni: quanto si riprendono da giugno Lo scenario nefasto secondo Cazzola è inevitabile, quindi aumento delle aliquote e dell'Iva, oltre che il taglio alle tax expenditures. Difficile se non impossibile in tempi brevi trovare un modo alternativo per recuperare le famigerate coperture per la prossima manovra finanziaria. Quel che non manda giù Cazzola, però, è come il governo indirizzi le risorse recuperate, anche con il conguaglio sul taglio delle indicizzazioni e il contributo di solidarietà: "Le pensioni vigenti - ha spiegato il professore - vengono penalizzate in nome di una solidarietà forzosa con coloro che decideranno di avvalersi di quota 100. Quanto al contributo di solidarietà, in un paese civile è il fisco a redistribuire il reddito".