Ci sono voluti due anni perché l'Agcom, l'autorità per le comunicazioni, liberasse gli italiani dall'obbligo di prendere il modem imposto dai gestori telefonici. Fino a oggi, riporta il Fatto quotidiano, le imposizioni in bolletta potevano arrivare anche a 5 euro a fattura per il noleggio dell'apparecchio, costringendo a spendere quasi il doppio rispetto a quanto costano modem e router nei negozi di elettronica. Leggi anche: Bollette luce e gas, a settembre nuovo rincaro: sarà un massacro Il giorno della liberazione definitiva però dovrà attendere. Nella delibera infatti non sono ancora chiarite le eventuali conseguenze per gli operatori che non si adegueranno alle nuove norme. A tutela dei consumatori, spiega il responsabile della Free modem alliance, Gabriele Fiorentini, ci sarebbe la legge europea n.167 del 2017, che prevede sanzioni per la violaziojne della "libertà di scelta delle apparecchiature terminali da parte degli utenti". C'è poi una possibile scappatoia che gli operatori potrebbero sfruttare, una via di fuga insita nell'articolo 4 della delibera, dove si distingue tra i casi in cui il modem è fornito dall'operatore a titolo oneroso e quelli in cui è fornito a titolo gratuito. Mentre per il primo l'elemento economico è chiaro, non è facile prevedere cosa possa succedere in bolletta se si decidesse di rinunciare al modem "gratuito". Più semplice prevedere comunque che in qualche modo quei costi addebitati per i modem, gli operatori saranno in grado di spostarli su altre voci in bolletta.