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Finanza, verifiche 2015: nel mirino imprese e lavoratori autonomi

di michele deroma domenica 23 novembre 2014

2' di lettura

In una circolare datata 19 novembre, la Guardia di Finanza ha presentato l'attività di verifica del 2015. Come spiega Il Sole 24 Ore, nella relazione della GdF sono contenute le linee operative dell'attività ispettiva, e ci si sofferma in particolare sui fenomeni di evasione attuati da imprese e lavoratori autonomi di modeste dimensioni, che operano direttamente con i consumatori finali. Questi soggetti, secondo il documento, evadono con sistemi elementari, come l'omessa certificazione di compensi o, più semplicemente, omettendo la presentazione della dichiarazione, e operano direttamente con i consumatori finali: nella circolare pertanto è suggerito di ricorrere alla ricostruzione induttiva, dato che le tracce di evasione sono difficilmente reperibili. Questo metodo è consentito a norma di legge, ed è il più efficace, dato che non sarà possibile ottenere altri riscontri. L'analisi - I risultati più significativi conseguiti negli anni scorsi, dalla GdF, derivano dallo sviluppo degli elementi acquisiti nelle indagini di polizia giudiziaria, o di segnalazione di operazione: in futuro si continuerà a lavorare ed approfondire, in particolare, il confronto tra flussi finanziari e situazione reddituale dei contribuenti. Le indagini analizzeranno la movimentazione di merci, o di altri fattori legati alla produzione, e altri documenti a livello contabile e bancario. Il Pvc - Nel processo verbale di constatazione (Pvc), in caso di ricostruzione induttiva, i verificatori dovranno procedere al riconoscimento dei costi verosimilmente sostenuti dall'impresa. Saranno pertanto segnalati, sempre sul Pvc, i costi, le spese e le altre cifre risultanti dai documenti fiscali regolari e attestanti acquisti di beni e servizi. Le fatture analizzate - Per la ricostruzione indiretta del volume di affari, in caso di evasori totali, i verificatori prenderanno in esame le fatture relative a costi: le fatture emesse, ossia i ricavi dell'impresa, non potranno rappresentare il complesso dei componenti positivi non dichiarati. E' improbabile, infatti, che l'evasore totale possa aver emesso documenti per tutte le operazioni compiute. La stima - I verificatori, inoltre, dal 2015 dovranno stimare le imposte dirette, adottando metodi analoghi a quelli già usati per il controllo del superamento della soglia penale. In sede di accertamento, poi, saranno ancora utili le competenze degli uffici: quella dei verificatori, comunque, sarà soltanto una stima, senza l'indicazione di alcuna sanzione.

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