Rossella Orlandi, arrivata al vertice dell'Agenzia delle Entrate dopo Attilio Befera, prepara il suo piano per la lotta contro l'evasione. Il Fisco dunque prepara nuove armi. La Orlandi ha diramato una circolare che riorganizza la macchina anti-evasione. Secondo quanto si apprende dalla nota il Fisco punterà soprattutto sui grandi contribuenti a rischio di grandi evasioni mentre si allenterà la morsa sui piccoli e sugli onesti. Tra le linee guida c'è poi l'abbandono delle contestazioni esclusivamente formali dando centralità al contraddittorio, che consente la partecipazione del cittadino sottoposto a controllo sia in sede istruttoria sia nella fase di definizione della pretesa. Redditometro - Novità anche sul fronte del redditometro. L'accertamento scatterà soltanto nei confronti di coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute. La circolare ribadisce poi come, a tutela del cittadino, durante il momento di confronto con l’Amministrazione finanziaria deve essere garantita un’attenta valutazione delle prove e dei chiarimenti forniti dai contribuenti. L’Agenzia chiede alle proprie strutture regionali di concentrare la capacità di indagine sulle situazioni che possono rappresentare una reale evasione o elusione tributaria, come, per esempio, la delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità più favorevole e i fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva. Chi finisce nel mirino - Nel mirino del nuovo Fisco finiranno proprio le imprese medio-grandi, per i fenomeni di evasione o di elusione che possono coinvolgere realtà appartenenti a gruppi societari e al turn-over delle imprese di medie dimensioni nei singoli ambiti provinciali. Occhi puntati sui casi di "migrazione" dalla platea dei grandi contribuenti a quella dei medi, anche attraverso specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre le dimensioni. Nell’ambito degli Enti non commerciali, restano sorvegliati speciali i soggetti che si presentano come non profit, ma che in realtà svolgono vere e proprie attività commerciali. Sotto tiro pure le frodi intracomunitarie e le indebite compensazioni di crediti erariali inesistenti. Insomma la Orlandi lancia la sfida agli evasori. E agli italiani...