Chiamatele pure "polizze indesiderate". Sono quelle che si celano dietro ad un contratto del telefono oppure nel conto corrente. Per fare luce, l’Ivass ha acceso un faro sulle polizze occulte abbinate a pacchetti vacanza, conti correnti bancari, contratti telefonici o di fornitura di gas e acqua, di cui i consumatori sono spesso ignari di aver siglato oppure dai costi non chiari malgrado a volte siano dichiarate gratuite. L’indagine, come racconta il Corriere, ha fatto luce più di 15 milioni di assicurati con oltre 1.600 tipologie di "pacchetti" offerti a seguito di accordi commerciali tra imprese di assicurazione e operatori economici di varia natura. Le fregature - Secondo l’Autorità di vigilanza "spesso le coperture assicurative sono parte integrante di offerte commerciali che comprendono beni o servizi di natura non assicurativa (all inclusive) oppure sono distinte e abbinabili al bene o servizio principale. In molti casi viene dichiarata la gratuità della copertura assicurativa, aspetto che dovrà essere approfondito per accertare che i relativi costi non siano ribaltati sui consumatori dai fornitori del bene/servizio principale". Dall’indagine sono emerse criticità che attengono alla conoscibilità delle garanzie, alle modalità di adesione e di scioglimento del contratto e alla chiara esplicitazione dei costi. In pratica una volta firmato il contratto è difficilissimo scioglierlo. L’indagine è stata trasmessa anche all’Antitrust, all’Autorità per l’energia e al Garante della Privacy "per valutare l’opportunità di attivare azioni congiunte a tutela dei consumatori" e anche alle Associazioni dei Consumatori, con cui Ivass è in costante contatto. La maggioranza delle polizze "abbinate" a conti correnti, pacchetti viaggi o fornitura di gas o acqua, sulle quali l’Ivass ha acceso un faro, ha un premio inferiore ai 30 euro.