CATEGORIE

Governo, il decreto: " Dieci banche popolari dovranno diventare spa entro 18 mesi"

di Andrea Tempestini domenica 25 gennaio 2015

2' di lettura

Il governo ha deciso di trasformare dieci banche popolari in società per azioni entro i prossimi 18 mesi. "Attraverso l’articolo 1 di questo decreto legge interveniamo sulle banche popolari, non su tutte ma sulle banche popolari con un patrimonio superiore agli 8 miliardi. Sono 10 in Italia che in 18 mesi dovranno superare il voto capitario e diventare società per azioni. È un momento storico", ha spiegato il premier Matteo Renzi dopo il Consiglio dei ministri. "Dopo 20 anni di dibattito interveniamo attraverso un decreto legge - ha aggiunto Renzi -. È tema controverso e dibattuto, le altre banche se vorranno potranno mantenere la fisionomia di popolari, ma queste 10 in 18 mesi dovranno trasformarsi in Spa" superando il voto capitario (per il quale ogni socio è titolare di un singolo voto indipendentemente dal numero delle azioni possedute o rappresentate). Scelta quantitativa - Nel suo intervento in sala stampa il premier ha sottolineato che non c’è "nessun intervento sulle banche di credito cooperativo, non si tratta di danneggiare la storia di piccoli istituti ma di far sì che le banche sul territorio siano all’altezza delle sfide europee e mondiali". Il premier ha sottolineato che "il nostro sistema bancario è solido, sano e serio. Ma ha bisogno di avere elementi di innovazione". La trasformazione delle principali banche popolari in Spa, ha aggiunto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, "renderà le banche popolari più forti. È una misura che rafforza il sistema bancario italiano che andrà sempre meglio man mano che la ripresa si consolida - ha aggiunto Padoan - è interesse del sistema bancario e dei consumatori". Per Padoan la "scelta quantitativa" che si applicherà a dieci grandi banche popolari "concilia la necessità di dare una scossa forte preservando però in alcuni casi una forma di governance che ha servito bene il Paese". E ancora: "Andranno valutati in futuro altri suggerimenti di modifica della governance". Gli istituti coinvolti - Ma quali saranno, nel dettaglio, le banche che verranno trasformate dalla riforma? Si tratta delle dieci più importanti banche popolari italiane. Ai primi posti, dunque, figurano nella classifica Ubi, Banco Popolare, Bpm e Bper, tutte quotate, così come le valtellinesi Creval e Popolare di Sondrio. Quotata anche Banca Etruria, mentre fuori dal listino restano le due big venete: Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La decima, con attività tangibili per oltre 9 miliardi, è la piu’ grande popolare del Mezzogiorno: la Popolare di Bari. Il sistema delle popolari conta complessivamente su 70 istituti con 9.248 sportelli e 1,34 milioni di soci. Le banche popolari distribuiscono circa un quarto degli impieghi in Italia e hanno attivi complessivi per 450miliardi. Non sono coinvolte dalla riforma, quindi, una sessantina di banche.

Cifre positive Pil, l'Italia supera Parigi e Berlino: gufi in lacrime

Cosa cambia Scuola, arresto in flagranza per chi commette violenze contro i docenti

Il provvedimento Governo contro Confindustria, "irritazione" dopo le critiche al dl Bollette

tag

Ti potrebbero interessare

Pil, l'Italia supera Parigi e Berlino: gufi in lacrime

Scuola, arresto in flagranza per chi commette violenze contro i docenti

Governo contro Confindustria, "irritazione" dopo le critiche al dl Bollette

Corretto l'errore sull'Irpef: cosa cambia subito in busta

L'Italia continua a crescere: va meglio di Germania e Francia

La notizia secca, quella su cui il circo politico-mediatico della sinistra oggi si avventerà, è che per co...
Sandro Iacometti

Pil, l'Italia supera Parigi e Berlino: gufi in lacrime

La Germania dovrebbe registrare una crescita pari a zero nel 2025, per vedere un rimbalzo dell’1,1% nel 2026. Lo p...

Borsa, ecco le azioni che fruttano più soldi

Per chi ha in portafoglio azioni italiane oggi è uno dei giorni più ghiottti dell’anno visto che sta...
Benedetta Vitetta

Lo spread a 100 punti? Quanto si risparmia

Con lo spread a 100 punti, l’Italia potrebbe risparmiare fino a 10 miliardi da qui ai prossimi due anni. Per capir...
Benedetta Vitetta