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Germania, Bundesbank: "Patrimoniale per i paesi a rischio default"

Berlino: "Prelievo forzoso per l'Italia e i Paesi più deboli dell'eurozona. Meglio una tassa che il costo del salvataggio". Angela, nuovo vampiro
di Ignazio Stagno venerdì 31 gennaio 2014

Angela Merkel

2' di lettura

La Germania si prepara a mettere le mani dentro le tasche degli italiani. Da Berlino arriva un consiglio per risolvere il problema dei paesi eurozona con i conti ballerini: una imposta patrimoniale una tantum per i Paesi dell’Eurozona che rischiano un default. E’ questa l’opzione individuata dalla Bundesbank, per affrontare in prima battuta il "caso eccezionale di uno Stato che rischia l’insolvenza". La Banca centrale tedesca spiega – nel Bollettino mensile – che il coinvolgimento dei contribuenti con un prelievo straordinario sui capitali privati, "è preferibile ai salvataggi”, anche se – riconosce la Buba – questo tipo di misura “non è priva di rischi e dovrebbe essere adottata solo in ultima istanza". Insomma se ci dovessimo trovare con l'acqua alla gola i tedeschi consigliano di mettere mano al nostro capitale privato. Il report della Bundesbank di cui parla l'agenzia Reuters potrebbe avere ripercursioni in tutti i paesi dell'Eurozona. Le mani sui nostri risparmi - La Bundesbank sostiene che non deriverebbero "rischi significativi" da un prelievo una tantum sui cittadini, che anzi difenderebbe il principio della responsabilità nazionale e permetterebbe la gestione più ordinata di eventuali casi di insolvenza. La Banca centrale non ha tuttavia precisato in che forma e in che quantità il prelievo sarebbe accettabile. Per la Bundesbank gli eventuali prelievi devono servire a ridurre i debiti pubblici nazionali. La Reuters cita la Buba: "(Un prelievo di capitale) rispetterebbe il principio della responsabilità nazionale, in base al quale i contribuenti sono responsabili per gli obblighi del loro governo prima che sia necessaria la solidarietà di altri Stati". 

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