Palermo, 24 ott. - (Adnkronos) - "Il prossimo 30 ottobre scadranno i termini per la trasformazione in legge del decreto sul riordino del precariato nella pubblica amministrazione e il decreto è ancora lontano dal completamento del percorso. Non vorremmo che il lavoro sinergico e virtuoso compiuto dal ministro D'Alia, dal presidente Crocetta e dai deputati nazionale eletti in Sicilia fosse vanificato dall'eventuale decadenza o da modifiche particolarmente restrittive dell'ultima ora". Lo dice il deputato regionale siciliano di Articolo 4, Lino Leanza, preoccupato per la situazione che si sta determinando a livello nazionale e che potrebbe incidere negativamente nel percorso di stabilizzazione dei precari siciliani della pubblica amministrazione. "E' questo, infatti, il rischio che sembra prendere corpo e ciò getterebbe nello sconforto decine di miglia di precari a cominciare dai circa 20 mila siciliani - spiega -. Occorre la massima attenzione da parte di tutti: sindacati, deputati nazionali eletti in Sicilia, istituzioni siciliane, presidente della Regione, giunta di governo, per scongiurare questa ipotesi". Per Leanza "non è abolendo i precari che si abolisce il precariato. Facciamo appello a tutte le forze sociali e politiche in campo ed a tutti i livelli istituzionali perché, con grande unità di intenti, si lavori per evitare che possa compiersi un atto di vera e propria macelleria sociale".