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Ecobonus e ristrutturazioni: ecco chi può ottenerle

Guida pratica alle agevolazioni: scadenze, lavori coinvolti, documenti e regole da rispettare. Parola d'ordine: trasparenza
di Giulio Bucchi domenica 2 giugno 2013

3' di lettura

Pochi documenti, ma precisi ed essenziali. Per accedere a ecobonus e benefici fiscali per le ristrutturazioni non serve molto, ma tutto è finalizzato ad abbattere furberie ed elusione fiscale. Dunque, la parola d'ordine è trasparenza. E ricordarsi di fornire alcuni documenti. Ecco quali. Ristrutturazioni: I DOCUMENTI - Una parte sostanziosa del Ddl approvato dal governo e ora all'esame del Parlamento prevede sconti consistenti per gi interventi sulle abitazioni. Fino al 31 dicembre 2013 si potrà accedere a bonus del 50% per ristrutturazioni fino a 96mila euro, presentando fattura e pagando attraverso un bonifico tracciabile con causale specifica, codice fiscale del pagante e partita Iva o codice fiscale del destinatario del pagamento. Se nel corso dell'anno, dopo l'inizio delle ristrutturazioni, l'immobile ristrutturato viene ceduto, chi vende può continuare ad accedere ai bonus. Come per tutt il pacchetto previsto dal ddl, il rimborso del 50% verrà pagato dallo Stato scalandolo dalle prossime dieci dichiarazioni dei redditi, in altrettante rate uguali e costanti. Ristrutturazioni: I LAVORI COINVOLTI - L'agevolazione del 50% riguarda i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento, ristrutturazione edilizia e urbanistica oltre che i lavori resi necessari in seguito di un evento sismico. Bonus disponibile anche per lavori su parti accessorie, come la costruzione di un garage, l'installazione di impianti di domotica, l'abbattimento di barriere architettoniche e la realizzazione di impianti di sicurezza, riduttori di inquinamento acustico, bonifiche da sostanze dannose (ad esempio l’amianto) e l'adozione di sistemi antisismici. Ristrutturazioni: I BENEFICIARI - A incassare il bonus saranno i titolari dell'immobile ristrutturato che hanno pagato i lavori, a titolo di proprietà, possesso o uso. Ma può accedere allo sconto del 50%, dunque, anche chi detiene la nuda proprietà o l'usufrutto, chi è in affitto o in comodato, o il familiare convivente del possessore. Bonus MOBILI: come funziona - Il pacchetto messo a punto dal governo prevede per chi accede al primo "sconto-ristrutturazione" anche un bonus del 50%, fino al 31 dicembre 2013, per l'acquisto di mobili per un importo massimo di 10mila euro. La condizione, però, è che l'arredamento riguardi effettivamente l'intervento di ristrutturazione. Non sono compresi gli elettrodomestici, ma solo gli arredi. Per poter ottenere lo sconto, il pagamento deve essere realizzato anche in questo caso attraverso un bonifico bancario o postale da cui risulti con chiarezza la causale del versamento e con ben indicati codice fiscale di chi compra e di chi riceve il pagamento, oppure la sua partita Iva. Il beneficiario del bonus può ristrutturare più immobili incassando lo sconto per tutti i suoi interventi. Ecobonus: COME FUNZIONA - Ottime notizie sono arrivate dal fronte "verde", con l'ecobonus salito dal 50% al 65 per cento. L'agevolazione fiscale in questo caso sarà goduta da chi effettua interventi per migliorare il risparmio energetico del proprio appartamento o immobile. Ma rispetto alle ristrutturazioni ci sono alcune eccezioni, anche temporali. Chi installa pompe di calore e impianti geotermici deve concludere e pagare i lavori entro il 30 giugno. Stesso discorso per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore, finalizzati alla produzione di acqua calda e sanitaria. Proroga fino al 31 dicembre 2013, invece, per l'installazione di pannelli per l’acqua calda alimentati da energia solare, impianti di climatizzazione (per esempio, caldaie a condensazione), isolamento delle pareti o coibentazione dei sottotetti contro la dispersione termica, l’installazione di finestre e infissi che aumentano l'efficienza energetica dell’abitazione. Il bonus può essere applicato anche alla riqualificazione energetica generale degli edifici esistenti con un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore ai parametri previsti dalla legge 296/2006: generatori di calore alimentati da legna, mais, biodiesel o fonti rinnovabili. Ecobonus: I PALAZZI - L'ecobonus sale al 65% e viene prorogata al 31 dicembre anche per gli interventi migliorativi sui palazzi. Ma i numeri cambiano a seconda dell'intervento. Per la riqualificazione energetica di edifici esistenti il tetto di rimborso è di 100mila euro, mentre il limite di spesa con cui accedere all'agevolazione è di 154mila euro. Per la coibentazione dei sottotetti o i nuovi infissi, o l'installazione di pannelli solari, il tetto resta 60mila euro, con spesa massima di 92mila. Gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione la detrazione è possibile fino a 30mila euro per spese non superiori a 46mila euro. In caso di condomini, la proroga si allunga ad un anno. 

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