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Energia, ecco come risparmiarefino a 500 euro l'anno

Le proposte del mercato libero offrono dei vantaggi rispetto a quelle tutelate. Negli ultimi 6 anni, in Italia il 25% degli utenti ha cambiato il fornitore
di Andrea Tempestini domenica 23 giugno 2013

2' di lettura

Il mercato libero dell'energia? Conviene. A sei anni dalla liberalizzazione lo sottolinea uno studio di NomismaEnergia che verrà presentato questo mercoledì a Roma. Lo studio fa il punto sui vantaggi ottenuti dai clienti del sistema energetico negli ultimi anni. Davide Tarabelli di Nomisma Energia, interpellato dal Corriere Economia, spiega: "Abbiamo analizzato 82 offerte sul mercato libero: tenendo conto di tutti gli aspetti, 74 si sono dimostrate più vantaggiose del mercato tutelate e 55 anche più convenienti in termini di prezzo". Il taglio - L'esperto spiega poi che "chi accede al mercato libero con oculatezza e utilizza tutte le opportunità di risparmio, può tagliare la bolletta anche di 500 euro rispetto alle tariffe del servizio tutelato. Di solito - aggiunge - il cliente del mercato libero punta anche alla possibilità di fare shopping in base alle proprie esigenze che il cliente del mercato tutelato non ha". Bolletta più leggera - Oltre a quelli sul prezzo, grazie al mercato libero si può godere di altri vantaggi consistenti che spaziano dai servizi telematici alla possibilità di scegliere energie rinnovabili; dai prodotti per il risparmio energetico all'assistenza per incrementare l'efficienza domestica; dall'assicurazione degli impianti ai premi e alle raccolte punti. Di fatto, il mercato libero offre al cliente una maggiore attenzione, oltre a un ventaglio di servizi collaterali che aiutano ad aumentare la consapevolezza dei propri consumi di energia e dei metodi per gestirli senza sprechi. Il risultato? Una bolletta più leggera. Le cifre - In Italia il mercato libero è scelto da sempre più persone: sono 9 milioni i consumatori elettrici su 36 complessivi, 3 milioni su 21 nel gas. Secondo lo studio di Nomisma, inoltre, i vantaggi cresceranno nel tempo: il processo di liberalizzazione infatti ha comportato una serie di investimenti da parte degli operatori elettrici, che sono destinati a generare ulteriori benefici economici per i consumatori nel medio periodo. I costi - Al contrario, però, le liberalizzazioni non hanno portato un abbassamento generale dei prezzi dell'energia. Semmai il contrario. Quando entrarono in vigore, la tariffa elettrica per le famiglie era in media di 7 centesimi di euro a kilowattora, mentre oggi è più del doppio. Le tariffe medie sono salite anche rispetto al 2007, l'anno in cui avvenne l'effettivo accesso al mercato libero dei clienti domestici. Sui prezzi, però, pesa l'andamento del prezzo del petrolio, passato dai 30 dollari del 1999 agli oltre 100 dollari di oggi.

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