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Risparmio, i nuovi conti correnti convengono: quelli vecchi costano 40 euro in più

Spesa media in calo, ma chi ha aperto un conto nell'ultimo anno paga in media 60 euro contro i 101 dei vecchi correntisti
di Giulio Bucchi domenica 23 giugno 2013

2' di lettura

I costi di gestione di un conto corrente calano, ma a fare festa davvero sono i clienti che ne hanno aperto uno nell'ultimo anno. Lo rende noto l'indagine di Bankitalia, secondo cui la spesa media per la gestione di un conto corrente nel 2012 è stata pari a 101 euro, 4,8 euro in meno rispetto all’anno precedente e 9,2 euro in meno rispetto al 2010, mentre per i conti correnti aperti nell'ultimo anno la spesa si pone ben al di sotto della media e, al netto degli utilizzi a debito, è pari a 60,5 euro. Il costo cresce invece con l'aumentare dell'anzianità dei conti fino a raggiungere l'importo di 99,6 euro per quelli con dieci o più anni di anzianità.    I numeri nel dettaglio - Secondo la relazione di Carmelo Barbagallo, direttore centrale per la Vigilanza bancaria e finanziaria di Palazzo Koch, presso il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, al netto delle commissioni pagate sugli scoperti e sui finanziamenti in conto corrente, la spesa media si è attestata a 86,9 euro. Nel 2012 gli oneri pagati sui fidi sono stati pari allo 0,231% del credito accordato, mentre nel 2011 erano stati pari allo 0,197 per cento. In caso di sconfinamento rispetto al fido le commissioni in rapporto al credito utilizzato sono diminuite da 4,9 a 2,99 per cento. In caso di sconfinamento su conti non affidati, invece, l'onere medio è stato pari a 4,01% del credito utilizzato (era del 6,49% nel 2011). Solo metà dei clienti che hanno sconfinato hanno pagato una commissione. Nel quarto trimestre del 2012, con il nuovo regime, la commissione media applicata sugli scoperti di conto corrente per i clienti affidati è scesa all'1,96% del credito utilizzato, nei primi tre trimestri dello stesso anno è stata pari a 3,35 per cento. Sempre nel quarto trimestre l'onere per i clienti non affidati è passato da 5,34 a 1,57 per cento.

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