CATEGORIE

Pensioni, come cambianoAssegni sempre più leggeri

di Nicoletta Orlandi Posti domenica 9 giugno 2013

2' di lettura

Si lavora più a lungo e quando finalmente si arriverà alla pensione gli assegni saranno più bassi. La pensione sarà infatti di oltre il 20% in meno dell'ultima busta paga portata a casa. In pratica vivevate  con uno stipendio di mille euro al mese preparatevi a fare a far quadrare i conti con l'assegno Inps da ottocento euro. I calcoli della Ragioneria dello Stato non lasciano spazio ai dubbi: le pensioni saranno al ribasso. Colpa dell'allungamento della speranza di vita che riduce i coefficienti di trasformazione che nel sistema di calcolo contributivo  si applicano sui versamenti effettuati negli anni di lavoro. Settore privato e pubblico Un'ulteriore indicazione, come riporta il Sole24Ore, arriva dai nuovi calcoli del ministero dell'Economia sul "tasso di sostituzione", cioè il rapporto con l'ultimo stipendio: da questi dati emerge che l'importo della pensione è in calo, solo parzialmente attenuato dal fatto che con la riforma Fornero si lavorerà più a lungo e si verseranno più contributi. Per esempio, un lavoratore dipendente del settore privato con 38 anni di contributi vedrà progressivamente ridotto il valore della propria pensione sino ad arrivare nel 2060 al 72,9% rispetto all'ultima retribuzione. Nel caso di un lavoratore autonomo, sempre con 38 anni di contributi la riduzione del tasso di sostituzione risulta assai più consistente e potrà arrivare ad oltre il 50%.  Tutto ovviamente dipende anche dagli anni di contributi versati. Riducendo a 36 l'anzianità contributiva, spiega il Sole, il tasso di sostituzione netto scende al 69,5% per i dipendenti e al 69,8% per gli autonomi, mentre continuando a lavorare fino al raggiungere i 42 anni di contributi il tasso sale fino al 79,6% sia per i dipendenti che per gli autonomi. Previdenza complementare Per ribilanciare il tutto c'è la previdenza complementare che può riportare il tasso di sostituzione vicino all'80% dell'ultimo stipendio. Ma solo il 25% degli italiani finora vi ha aderito. Il Sole fa l'esempio di un un impegato 35enne: arrivato a 66 anni e tre mesi potrà aggiungere alla sua rendita - vicina al 60% dell'ultimo stipendio - un ulteriore 23% (netto su netto) in caso di adesione alla linea bilanciata di un fondo pensione. Le cose vanno un po' peggio per le donne: solo il 20% da aggiungere al tasso di sostituzione.

Da giugno a settembre Pensioni, 50 euro in meno: chi avrà il taglio per 4 mesi

I nostri soldi Pensioni, Fava smentisce i giornaloni: "Nessun buco nei conti Inps"

L'assegno Pensioni, aumenti dal 2026: gli aumenti fascia per fascia

tag

Pensioni, 50 euro in meno: chi avrà il taglio per 4 mesi

Pensioni, Fava smentisce i giornaloni: "Nessun buco nei conti Inps"

Pensioni, aumenti dal 2026: gli aumenti fascia per fascia

Dazi, le conseguenze: ecco cosa accadrà alle pensioni

Dazi, "accordo Trump-Starmer": cosa sta per succedere

Nuova svolta sui dazi: il presidente americano Donald Trump dovrebbe firmare oggi a Washington un accordo commerciale bi...

Viktor Orban querela "il Domani": "Balle sulla villa"

"Oggi la stampa delle fake news si è inventata che, oltre alle zebre, avrei anche una villa italiana. Gyozik...

Pensioni, 50 euro in meno: chi avrà il taglio per 4 mesi

50 euro in meno sulla pensione da giugno a settembre. È questa la novità che è stata annunciata dal...

Investitori esteri e famiglie, ecco perché il nostro debito torna un affare

Dopo tre annidi graduale disimpegno, gli investitori stranieri sono tornati a scommettere sul debito pubblico italiano, ...
Luigi Merano