Genova, 9 giu. - (Adnkronos) - L'edilizia a Genova soffre come in tutta Italia, al momento per una ripresa puo' contare solo sul programma di grandi opere gia' stabilito che pero', almeno in parte, rischia di subire ritardi dovuti alle indecisioni degli amministratori. E' quanto denuncia Federico Garaventa, presidente di Assedil, l'associazione dei costruttori genovesi, commentando la recente manifestazione dei lavoratori edili che la settimana scorsa sono sfilati per le vie della citta' chiedendo l'apertura di nuovi cantieri e la realizzazione delle grandi infrastrutture previste. Secondo i dati resi noti da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, l'edilizia in Liguria ha perso 7 mila posti di lavoro negli ultimi tre anni e a Genova circa 1.500 nel 2012. Sempre a Genova, le imprese che hanno chiuso i battenti nell'ultimo anno sono circa 200 e dall'inizio del 2013 sono rimasti a casa piu' di 1000 edili. "La situazione - dichiara Garaventa ad Adnkronos - e' negativa e non si vedono possibilita' di ripresa a breve termine. Certamente l'occupazione e' destinata a calare ulteriormente nel 2013 e ne l 2014. Ce lo fanno capire i dati forniti dalla Cassa Edile provinciale. Puo' anche essere che, come dicono alcuni, abbiamo toccato il fondo, il fatto e' che sul fondo ci stiamo ancora". (segue)