(Adnkronos) - Il senso della delibera sull'Imu e' stato spiegato dall'assessore al Bilancio Claudio Fantoni. "Nello stabilire l'impianto di questa delibera abbiamo riservato grande attenzione all'aspetto legato all'abitazione principale per cui si paghera' meno di quanto si corrispondeva per l'Ici nel 2007, prima che venisse prevista l'esenzione e al canone concordato, rispetto al quale si paghera' solo la quota parte che lo Stato richiede mentre il Comune procedera' a rimborsare ai proprietari di case, per i casi previsti, la propria parte. Lo stesso dicasi per gli anziani ricoverati in istituti di cura che a Firenze pagheranno l'aliquota prevista per l'abitazione principale e non quella prevista per la seconda casa mentre, piu' in generale, per le seconde case si avra' un impatto decisamente inferiore a citta' come Roma o Milano, dove i cittadini pagheranno sino a quasi sette volte tanto quello che si paga a Firenze. Da cio' si evince come il Comune di Firenze - ha detto Fantoni - stia facendo un significativo sforzo per contenere la pressione fiscale a carico dei cittadini. E in questa direzione va anche l'abbassamento dell'addizionale Irpef". Facendo un raffronto con la vecchia Ici, il Comune incassava 90 milioni euro, piu' un trasferimento compensativo di circa 47 milioni. Adesso i contribuenti fiorentini e non pagheranno 233 milioni di euro. "Di questo importo pero' - ha aggiunto l'assessore Fantoni - al Comune di Firenze vanno solo 23 milioni euro in piu', il resto va allo Stato". "E' preciso dovere di tutti - ha concluso l'assessore Fantoni - concorrere a garantire la solidita' dei conti edella finanza pubblica. Questa situazione pero' non esclude il dovere di critica. E' un fatto innegabile che sull'imu e' stato fatto un pasticcio e che ancora oggi resta un quadro incerto, tanto che lo stato si e' riservato esso stesso, per fare quadrare i conti, la possibilita' di modificare le aliquote Imu sino il 10 dicembre. Il Comune di Firenze non insegue la deriva demagogica di cui da piu' parti arrivano inequivocabili segnali ma non rinuncia a chiedere al Governo un cambio di rotta nell'interesse dei cittadini e dei comuni che lavorano per garantire i servizi essenziali e non possono essere trasformati in semplici gabellieri".