Pisa, 6 lug. -(Adnkronos) - "Il decreto legge 'disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati', approvato ieri dal Consiglio dei ministri e' l'ennesima manovra fatta di tagli lineari e indiscriminati e di misure che solo astrattamente possono generare risparmi senza compromettere il livello essenziale dei servizi erogati e le prestazioni per il sociale e la sanita'". Lo ha affermato Marco Filippeschi, presidente di Legautonomie e sindaco di Pisa. "Non c'e' traccia nel decreto, per quello che riguarda il sistema delle autonomie, di misure puntuali e di interventi strutturali mirati a ridurre sprechi e inefficenze, ma solo la quantificazione di tagli pari a 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 2.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013 per i Comuni, e di 500 milioni di euro per l'anno 2012 e 1.000 milioni di euro a decorrere dal 2013 per le Province. Se si sommano ai precedenti interventi e quelli a carico delle Regioni - ha spiegato il presidente di Legautonomie - questi tagli, determinati astrattamente e in via presuntiva, non faranno altro che alimentare la spirale recessiva". "Continua a latitare una politica tangibile di crescita - ha continuato Filippeschi - che faccia leva sulle citta' e sui territori come motori dello sviluppo. Anche il piano per le citta', annunciato nel decreto sviluppo, e' infatti poca cosa a fronte dell'ennesima riproposizione della filosofia centralista che cozza contro la natura e la logica della spending review".(segue)