Milano, 23 apr. (Adnkronos) - La Giunta regionale lombarda, su proposta dell'assessore all'Ambiente, Marcello Raimondi, ha approvato le linee guida che regolano il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti per la produzione di energia elettrica da Fonti energetiche rinnovabili (Fer), quali fotovoltaico, eolico, biomasse biogas e idroelettrico. "E' stato fatto uno sforzo non solo di semplificazione - ha spiegato Raimondi - ma anche di certezza del diritto e di omogeneizzazione dei procedimenti su tutto il territorio lombardo, cercando di garantire tempi sicuri a tutti i soggetti coinvolti. Una bella svolta nel settore, talvolta ingolfato di burocrazia". Le nuove direttive, che recepiscono quelle nazionali del 2010, attuandole sul territorio lombardo, valgono sia per le amministrazioni, che autorizzano, o per gli Enti, che rilasciano pareri e nulla osta, sia per i privati interessati. In pratica regolano l'istallazione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da Fer, delineando le procedure necessarie per ottenere l'autorizzazione. Per velocizzare la normativa, la Regione ha scelto di "spacchettare" questa riforma dall'individuazione delle aree "non idonee", quelle cioe' dove e' vietata l'installazione di questi impianti. L'obiettivo e' quello di favorire il confronto e l'ascolto degli Enti locali e di tutti i soggetti interessati. "La Lombardia ha tanti primati nel settore delle rinnovabili - ha aggiunto - e noi abbiamo come obiettivo proprio quello di continuare ad accompagnare la voglia di energia pulita che i nostri concittadini ci manifestano quotidianamente". Tra le principali novita' introdotte va segnalato che e' sufficiente una semplice comunicazione preliminare al Comune per attivita' in edilizia libera per gli impianti piu' piccoli (come ad esempio il fotovoltaico che si puo' installare sulla propria abitazione privata). "Una misura - ha detto ancora Raimondi - che si sposa con tutte quelle che incentivano l'efficientamento energetico degli edifici, in questo caso individuando un'incentivazione nei minori costi e nella minore burocrazia che ci si dovra' sobbarcare per un piccolo impianto fotovoltaico domestico, per cui in Lombardia siamo i primi in Italia". (segue)